Scrittori russi: l'età d'argento e dell'apocalisse

Scrittori russi; l'età d'argento e dell'apocalisse PARIGI, STUDIOSI DI TUTTO IL MONDO PER UNA MONUMENTALE STORIA LETTERARIA Scrittori russi; l'età d'argento e dell'apocalisse • Premonizioni di irreparabili eventi serpeggiano nella cultura russa dell'inizio del secolo. La paura dell'apocalisse è il basso continuo dell'epoca. Dopo il disastro di Tsushima i poeti intravedono ghigni di mongoli baluginanti tra le caligini di Pietroburgo. Si accresce con implicazioni esoteriche il terrore delle orde asiatiche, radicato sin dal Medio Evo nello spirito russo., scrive Rtpellirio nel saggio intitolato .totanov: Ricognizione nel suo sottosuolo (In VaslllJ Rozanov: •Foglie cadute. Adclphl 1976). Alia letterature sia del periodo immediatamente precedente sia fiorita In quegli anni è dedicato il quarto volume deilHIsfoire de la littérature russe - Le XX siècle L'Age dvigent (Ed. Fayard. pag. 784). .Età d'argento', spiega Georges Nivat. è una definizione suggerita dal filosofo Nikolaj Berdjaev quando .il simbolismo conferì una dimensione culturale ed europea all'arena politica russa paragonabile all'epoca di Pusktn. detta - Età d'oro». S'inizia cosi la pubblicazione di una monumentale opere in sette volumi: 11 primo comprenderà il periodo tra le origini e il Settecento, seguiranno due volumi sull'Ottocento, altri due sugli anni ir la Rivoluzione e i nostri gior¬ ni e un volume sui problemi della letterature russa. 81 tratta, leggiamo nell'/nfrodurione. firmata dal quattro curatori — Efim Etkind dell'Università di Parigi-X. George Nivai dell'Università di Ginevra. Ilya Serman dell'Università di Gerusalemme. Vittorio Strada dell'Università di Venezia — di un'opera che .per l'ampiezza del progetto e il rigore della composizione non ha uguali in nessuna lingua.. Per il teatro Ci Siene ancore detto che questa Untone e stata concepita da un gruppo ristretto di ricercatori dalle specialità complementari e stesa •da un numero imponente di slavisti, provenienti da una Quindicina di Paesi.. Tre la fine dell'Ottocento e la prima guerra mondiale, scuole e movimenti Intellettuali si andavano susseguendo: 11 simbolismo, nato nel 1894 e diventato quindi, benché vilipeso e deriso — come ricorda Nivat — nutrimento delle famiglie artistiche posteriori, poi la rinascita del pensiero religiosa l'acmeismo, il futurismo. Questo .materiale vasto e composito è presentato al lettore in dodici saggi, integrati da una ventina di articoli sul singoli autori. Oltre alla letterature in senso lato. 11 panorama include il teatro, che in quell'epoca vantava personaggi prestigiosi quali Stanlslavskij o Nikolaj Evreinoff (e questa la grafia adottala dopo l'emigrazione in Francia) che lu disegnatore, compositore, critico, drammaturgo, storico e teorico del teatro, e infine la musica e l'avanguardia nelle arti plastiche prima della Rivoluzione. In tanta profusione qualche svista era forse inevitabile. Cosi per esempio. In uno dei saggi più belli, quello sul poeta e filosofo VJaceslav Ivanov. Vassili Rudich. professore di lingue e letterature antiche all'Università di Yale, nel rievocare il soggiorno in Italia di Ivanov (dal 1924 fino alla morte del 1949) omette sia la visita che nell'aprile 1931 gli fece a Pavia il suo coetaneo Benedetto Croce, sia la lunga amicizia con Ettore Lo Gatto. Nella lirica di Blok /I sangue nero, il verso ..V dira sortili cereano la gola, t diventato, con vampirismo acrobatico. -Ics dents cherchent le con. la veine. (1 denti cercano il collo, la vena). Il latino Ego vox e)us! (lo sono la sua voce) e tradotto con .c'est moi. la voix- ; 11 verso dell ego-I ut unsia Severjanin -dello Champagne nel giglio, diventa In francese .Champagne sur les lis. e l'ovvio riferimento alla somiglianza tra giglio e calice si perde. Alla grandiosità del disegno si aggiunge nell'Hisfoire la dovizia dell informazione, quella ndda di incontri non solo con 1 personaggi illustri — Cechov. Beivi. Bunln. Gumilev. il poeta fucilato nel 1921 e recentemente riabilitato — ma con una schiere di minori, che pur ebbero un ruolo significativo nella letterature russa, come quell'Akun VolynskiJ (1863-1926) di cui Strada rievoca la figura nel saggio La letteratura della fine del XIX secolo: .Nel cambiamento dei rapporti delle nuove tendenze letterarie con /'eredità degli Anni Sessanta (dell'Ottocento) fu treni mento principale e sensazionale fu la serie di articoli che Akim VolynskiJ pubblico prima, tra il 1883 e il 1885. nella rivista Sevemyj Vestnik (Il Messaggero del Nord! di cui era direttore insieme con l'editore signora f. io li boi- Goti ren Io'r. poi, nel 1896. in un grosso volume, intitolato Russkie krttiki (I critici russi)». Fu Io scandalo tre quanti avevano creato intomo a Beìmskij un vero e proprio culto della personalità e riserivano Cemysevskij. Dobroljubov e Plsarev. Sulla Oourevitch fioccarono pressioni e proteste, ma Lev Tolstoj accolse favorevolmente gli arti¬ coli di VolynskiJ perché .gli avevano fatte capire di che 'cosa avesse i issuto e vivesse /Vitelligencija russa e a che punto questo gli fosse estraneo. Mentre a Bclinskij e ai successori si rimproverava di non essersi fondati su una solida base estetica, lo stesso VolynskiJ non palesò uno spirito filosofico autentico e 11 suo idealismo, ispiralo soprattutto a Kant, tu talmente vago da risultare a sua volta estraneo alle nuove forze letterarie, foriere del simbolismo. -Direffore della prima rivista russa aperta al decadentismo, VolynskiJ, ripudiata la vecchia eredità... alla fine, paradossalmente, si trovò solo nel movimento di cui cirro caldeggiai) gli inizi.. A Pietroburgo Capita anche d'incontrare un personaggio quasi sconosciuto come quell'Uva Zdanevitch (1894-197S). un amico di SklovsklJ. che gli dedica le ultime, cupe righe di Zoo o Lettere di non amore. Di lui si sono occupali Luigi Magarotto con altri studiosi dell'Università di Venezia (L'atxinguardia a Tiflts) e nell'attuale volume Andre Markowtcz. ricercatore all'Università di Parigi-in. A Pietroburgo, mentre frequentava il liceo. Zdanevitch aveva strettii amicizia con Majakovskij. Chlebnikov e con artisti dell'avanguardia, in Francia, dove risiede sin dal 1921. pubblicò dei hbn raffinatissimi, illustrali da Picasso. Braque o Mirò Con il pittore Le Denlu elaboro il touttsme. una Icona che implicava Il rifiuto del tempo, considerato non più durata :na spazio, dell'ortografia e Cella divisione delle parole. Fu interprete all'ambasciata sovietica dì Parigi e disegnatore da Chanci, e scrisse cinque dras. del drammi ridotti all'essenziale Nel 1930 usci 11 suo romanzo Voschiscenie (Rapimento) ristampato nel 1983 a Berkeley. Dieci anni dopo Zdanevltch scrive A tot una raccolta di sonetti Illustrata da Picasso (64 copie). • Sembra assurdo, osserva Markowicz. che un futurista scriva dei sonetti. e la sua risposta all'impressione di vuoto e d'immaterialità dell'esilio... patene è la lingua che costituisce la realtà. Ut materia del poeta e nell'emigrazione la lingua perde il suo sostegno, la terra.. Ma il sonetto., i il vero tomismo connette tutte le epoche e tutte le ci viltà europee, da Dante fino a Mallarmé e Valéry; e la memoria stessa della civiltà europea sotto la forma più con centrata, più grandiosa'. Lia Walnstein