Borse, nuovo allarme

Borse, nuovo allarme A Tokyo una perdita superiore a quella del «lunedì nero» Borse, nuovo allarme Gli Usa rifiutano di impegnarsi a sostegno del dollaro che scivola ai minimi del dopoguerra - Timori di una frana dei listini alla riapertura dei mercati occidentali ROMA — il mondo delia finanza, quest'anno, rinuncerà alle vacanze di fine anno. Lo spettro eli un nuovo lunedi nero per le piazze finanziarle non appare remoto. Dalle Borse dell'Oriente aperte In questi giorni giunge Infatti un messaggio Inquietante: l'intesa del Bette Grandi annunciata con grande risalto alla vigilia delle festività natalizie, sembra Incapace di ridare tranquillila alle valute e alle Borse. Al Kabuto-cho (la Borsa di Tokyo) al e tenuta Ieri la seduta più drammatica del 1987, ancor più •nera» delle tragiche giornate di ottobre. Nelle quattro ore di riunione l'indice NlkJcey aveva perduto 567.50 punti che vanno ad aggiungersi al 422.43 lasciati sul campo nella giornata di Natale. Nel giro di 48 ore li listino azionarlo ha accusato un ribasso pari al 4.48%. Sui fronte valutarlo, venerdì (al sabato 11 fixing non si tiene) si e registrata un'analoga pioggia di vendite. Stavolta sotto U mirino non erano 1 titoli delle società più esposte agli scossoni delle esportazioni. A Tokyo si vendevano dollari In grande quantità nella convinzione diffu¬ sa che la valuta americana sia destinata a cadere al livello Ji 120 yen. L'ultimo allarme per U dollaro è suonato nella tarda mattinata di sabato sulle rive del Oolfo Persico. A Mariama, piazza finanziarla del Bahreln, unico mercato valutario aperto a Santo Stefano, la valuta americana è piombata a nuovi primati negativi contro lo yen. con una quotazione di 124.75 (contro 1 125.20 di venerdì a Tokyo, già nuovo minimo del dopoguerra). Ma a che si deve questa Improvvisa folata di pessimi¬ smo sul mercati finanziari? La miccia * stata Innescata, cosi come era successo ad ottobre, dalle dichiara «ioni di un alto esponente dell'amministrazione Reagan. Nella tarda serata di mercoledì Bervi Sprlnkcl. consigliere economico di Reagan. ha dichiarato seccamente che »tl documento dei Sette non contiene nessun impegno di •orto da parte degli Stati Uniti ad aumentare i tosti di fatereste per sostenere il dollaro nel caso dovesse riprendere a scendere». Inoltre, lo stesso Sprinkel ha lasciato Intendere che una nuova scivolata del corsi azionali non farebbe cambiare rotta all'amministrazione. «La Ticchetta — ha commentato di fronte all'ipotesi di una caduta di 3-300 punti dell'Indice Dow Jones — ha solo qualche modesto effetto sulla disponibilità a spendere». Queste dichiarazioni hanno avuto un violento Impatto sugli umori del mercato azionario giapponese, l'unico aperto durante le feste di Natale. Oli operatori hanno tratto alcune considerazioni. Innanzitutto, la convinzione che lo scontro valutarla fi- nanziarto e commerciale tra I Grandi non si e ancora esaurito. Nessuno al accontenta delle caute promesse di principio previste nel documento pubblicato nella mattinata di mercoledì. Oli Stali Uniti, in particolare, non intendono assumere alcun impegno preciso per la stabilizzazione del doUiro ma. al contrario, sembrano voler aliidare al deprezzamento della moneta 11 compito di ristabilire gli equilibri commerciali nell'anno elettorale. 81 profila un nuovo lunedi nero? Domani riaprono le grandi Borse occidentali, dalla City a Wall Street (l'elenco comprende anche Piazza Affari) e 1 timori non mancano. L'intervento coordinato delle banche centrali sul fronte valutarlo e la tenuta del grandi investitori istituzionali sulle piazze borsistiche possono scongiurare questo rischio, anche perche la speculazione, dopo due mesi abbondanti di tensioni, appare assai meno esposta che ad ottobre. Ma solo l'azione dei governi, soprattutto da parte dell'amministrazione Usa. può far svanire 11 ritorno della grande paura. u. b. (Altri servizi s pag. 12)

Persone citate: Bette Grandi, Reagan

Luoghi citati: Mariama, Roma, Stali Uniti, Stati Uniti, Tokyo, Usa