Un Natale a tiro di fucile di Angelo Conti

Un Natale a tiro di fucile Sono quattro i sequestrati ancora nelle mani dei banditi Un Natale a tiro di fucile Oltre al piccolo Marco Flora sono in ostaggio una studentessa toscana, un geometra lombardo e un industriale di Padova Quest'anno 24 rapimenti: diciotto persone sono state liberate, due uccise • L'inverno mette in crisi l'Anonima calabrese DAL NOSTRO INVIATO REGGIO CALABRIA — Marco Flora. 7 anni, torinese, e l'ultimo ostaggio ancora nelle mani dell'Anonima sequestri calabrese. Oli altri tre rapimenti in corso In Italia hanno probabilmente altre •regie.: per Ester Anne Ricca, la studentessa toscana prelevata U 2 dicembre, dovrebbe trattarsi di una banda di paitori sardi; per Massimo Villa, il geometra rapito a Merate U 34 novembre, di una gang di malavitosi lombardi, mentre 1) sequestro di Claudio Sartori, l'Industriale ne! campo del luna-park spanto li 7 dicembre ui provincia di Padova, è awiilt- da un notevole mistero e da qualche dubbio. Il totale complessivo dei sequestri avvenuti in Italia è, quest'anno, di 24: diclotto ostaggi sono itati liberati, due uccisi. Nelle ultime settimane la 'ndrangheta ha liberato ! imprenditore di Ardore. Domenico Varacalll (700 milioni il riscatto) ed il gioielliere di Locri. Mario Gallo (circa 600 milioni). • E ' un /atto solo apparentemente eccezionale — spiega il capo della Cr'.minalpol di Reggio Calabria. D'Alfonso — perché è anche strettamente collegato alle evenienze stagionali. Con /Inferno e coti ti freddo diventa meno facile abitare in rifugi tmprotrisari e l'arrivo della neve spinge anche gli ultimi pastori verso vai le.. Proprio queste esigenze inducono spesso 1 sequestratori decentemente anche nel caso di Marco Fiorai a. moderare le richieste. • La stasi invernale — dicono 1 funzionari della Mobile di Reggio — costituisce anche un'occasione per neutri fuire le file delle organizza- zioni mafiose che gestiscono i rapimenti e per diridere gli utili dell'anno. Ma t soltanto una tregua, che non deve creare illusioni.' già a febbraio, soprattutto se l'Inverno é mite e con poca neve in quota, si potrebbe ricominciare.. Quello di Marco t il 115' sequestro gestito dalla 'ndrangheta calabrese dal '63 ad oggi. Prima di quell'anno esistono solo sporadiche segnalazioni di rapimenti mal denunciati alle forze dell'ordine: ta eccezione il sequestro dell'industriale del legno Oluseppe Solo. 37 anni, che nell'ottobre del 'SO rimase prigioniero del banditi per 18 giorni e venne rilasciato dopo il pagamento di 5 milioni. La 'ndrangheta si è massa per gradi, passando a compiere rapimenti fuori regione solo all'inizio degli Anni 60: inizialmente si trattava di nuclei che effettuavano e gestivano l'Intera operazione fuori piazza. Solo successivamente, dopo il •tradimento» di alcuni collaboratori dell'organizzazione, si penso a trasferire sull'Aspromonte gli ostaggi: fra 1 primi Paul Oetty III e l'armatore Oluseppe D'Amico. Il meccanismo del rapimenti ha comunque impiegato molto tempo a raggiungere l'attuale dimensione: basti pensare che nel '63 11 solo sequestrato (Ercole Versare di Reggio) fu tenuto prigioniero appena due giorni e che, per registrare un episodio analogo, fu necessario attendere sino al giugno '68, quando Francesco Voclsano di Delianuova rimase in mano del banditi per 11 giorni Nel corso degli anni gli Investigatori hanno notato una notevole differenza nel numero degli ostaggi gestiti in contemporanea. Quando in Aspromonte c'è un «ospite illustre' (con questa definizione si Intendono 1 rapiti per 1 quali si può ottenere un sequestro di miliardi) si nota una rarefazione nei sequestri di piccoli possidenti locali che riprendono vigore. Invece, nel periodi di pausa. • In questo ha un gioco Importante — spiegano alla Mobile di Reggio Calabria — i rapporti fra le famiglie che controllano le varie zone: si calcola che siano almeno una ventina ad avere voce In capitolo In questa attività Fra loro ci sono contatti, intese e soprattutto notevole rispetto: nessuno ha interesse a pestare i piedi agli altri, creando confusione ed attirando forze dell'ordine vicino ai luoghi di detenzione'. ce comunque una netta divisione fra le famiglie che gravitano sul versante tirre¬ nico e quelle che hanno base verso lo Jonlo. Fra loro esistono anche rivalità. In linea di massima si nota che le bande tirreniche sono meno attive ed anche meno pericolose: qui l'avvento del turismo (Tropea, Nlcotera) e la costruzione di centri industriali (Gioia Tauro. Vlbo Valentia, Lamella Terme) hanno in parte rotto 1 rigidi equilibri. Le bande Joniche (con basi a Locri. Clmlnà. Piati Ardore, Bovallno) sono Invece in grado di gestire operazioni più Importanti: gli ostaggi vengono quasi sempre ospitati sulle pendici del Monte Scorda (1650 metri) o del Monte Cocuzza (1050 metri), un'arca vastissima e selvaggia, attraversata da una sola strada (facilmente controllabile da pochissime persone) che unisce Bovallno a Oambarie dopo 40 chilometri di curve. La localizzazione del sequestri può essere anche dedotta dal luoghi della liberazione, avvenuta 80 volte In provincia di Reggio. 20 In provincia di Catanzaro. 5 In provincia di Cosenza ed una volta fuori regione. Prima di Marco Flore la 'ndrangheta ha sequestrato altri cinque bambini: Alfredo Antico (13 anni l'età. 4 mesi la prigionia). Giovanni Fu rei (10 anni. 8 mesi). Rocco Lupplnl (10 anni. 6 mesi). Vincenzo Diano (11 anni. 3 mesi), Alfredo Battaglia (12 anni, 4 mesi). In comune hanno la relativa brevità nella detenzione e riscatti mai elevatissimi. Pur con le dovute riserve c'è da ritenere che l'Anonima abbia semprv cercato di concludere In fretta, quando c'erano di mezzo ragazzi. Quella di Marco Fiora è una triste e drammatica eccezione. Angelo Conti E* il dicembre del 1973. AI-agonegro, in Basilicata, viene liberato Paul Gelty III. E' il primo grosso colpo della 'ndrangheta: il sequestro è duralo cinque mesi, ha fruttato un miliardo e 700 milioni