A giudizio l'assessore dc De Rosa

A giudizio l'assessore de De Rosa A giudizio l'assessore de De Rosa Responsabile dei lavori pubblici alla Regione Campania - Avrebbe preteso una «tangente» di 80 milioni da una ditta del Veneto • Ha ottenuto gli arresti domiciliari dopo 32 giorni di carcere NAPOLI — E' durata trentadue giorni la permanenza In carcere di Armando De Rosa, l'assessore regionale della de al lavori pubblici arrestato per ordine della procura della Repubblica di Venezia, che indaga su un vasto giro di bustarelle pagate da Imprese venete in cambio di appalti per la realizzazione di opere pubbliche. I giudici napoletani Lucio Di Pietro e Armando Lancuba. ai quali è stata successivamente affida» l'inchiesta. gU hanno concesso Ieri gU arresti domiciliari. Contemporaneamente. I magistrati hanno deciso per U rinvio a giudizio dell'esponente politico. Imputato di concussione. Non e stato ritenuto opportuno trasmettere gU atti a* giudice Istruttore per ulteriori accertamenti, in considerazione delle prove schiaccianti già acquisite dal magistrati. In che consistono quesU elementi determinanti per l'accusa? Armando De Rosa sarebbe stato •incastrato, dall'intercettazione di una lunga e significativa serte di telefonate, ordinata dal giudice veneziano che Indagava su un giro di tangenti che la ditta veneta •Vlttadello» sarebbe stata costretta a pagare. Non basta: tra gli atti vi è anche un rapporto del carabinieri che. giunti da Venezia, fecero scattare le manette al polsi di Armando De Rosa. L'operazione fu preparata In ogni particolare. Òli Inquirenti seguirono le mosse di un emissario della •Vlttadello.. che fu bloccato mentre si recava nella villa dell'assessore, a Vico Equense. in provincia di Napoli. Nella borsa del .fattorinodelia ditta veneta vi erano ottanta milioni in contanti: U prezzo, sostiene l'accusa, per l'assegnazione di un appalto nella provincia di Sa¬ lerno. Con quell'appalto, la •Vlttadello. si era assicurata la realizzazione di opere di bonifica di una vasta zona nel pressi del 8ele. Dopo l'arresto dell'assessore De Rosa, U giudice veneziano Ivano Nelson Salvaranl Interrogò numerosi testimoni. Tra gU altri, furono ascoltati U presidente del Napoli Calcio. Corrado Feriamo, proprietario di un'impresa edile consociata con la •Vlttadello*. e suo cognato Dario Boldonl. direttore tecnico delia società. Dal colloqui con il magistrato emerse che Armando De Rosa aveva ricevuto altri •regali., dopo U buon esito di alcune gare d'appalto. •Ma si trattava solo di omaggi*, assicurarono 1 testimoni, che dovranno comparire In aula durante U processo. U cui Inizio è previsto per la prossima primavera. L'assessore ha sempre reagito con decisione alle accuse che gli sono rivolte: • Sono rifritta di una Ignobile montatura. Non ho mai preteso tangenti da nessuno-. Ma 1 magistrati non gU credono, a tal punto che non hanno accolto la richiesta deUa difesa, di modificare l'accusa di concussione in quella, meno grave, di corruzione. SI sono limitati a concedergli gli arresti domiciliari solo perché non sussiste più l'esigenza di tenere lontano l'Imputato dalla tentazione di inquinare le prove. La vicenda giudiziaria che vede coinvolto l'assessore De Rosa ha sconvolto gli equilibri politici già precari deUa Regione Campania Armando De Rosa era conosciuto come uno dei collaboratori più autorevoli del ministre Antonio Oava. Dopo l'arresto, a causa deUe pressioni attuate dal partiti dell'opposizione in consiglio regionale, la giunta fu costretta a chiedere la fiducia, ma cadde sotto I colpi di numerosi franchi tiratori.

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