«Picchiato dai rapitori di Marco»

«Picchiato dai rapitori di Marco» Gianfranco Fiora racconta il drammatico viaggio in Calabria col riscatto «Picchiato dai rapitori di Marco» «Sapevano quanti soldi ero riuscito a racimolare, avevano promesso di liberare mio figlio per Natale» - L'incontro dopo lunghi giri in auto: «Mi hanno preso a pugni e calci elencando proprietà che non ho, adesso non so più che fare» Lui. Marco, ha U volto triste, l'ombra della paura negli occhi: cosi è In quella foto Polaroid inviata all'Inizio del mese dai carcerieri che da 396 giorni lo tengono in ostaggio. La foto e sul ta- I volo in noce al quale sono seduti il padre, Gianfranco Plora, e il legale di famiglia. OtanVittorio Oabri, presidente dell'Ordine degli avvocati. .interrompiamo il silenzio stampa per raccontare quanto è accaduto in questi ultimi giorni: ore di ansia, di paura, di disperatone-. Un lungo sospiro, poi l'avv. Gabri dice: 'Aderendo alle pressioni dei rapitori. Fiora ha portato loro il denaro, tutto quanto aveva. Il risultato non è stato quello che ci auguravamo. Anzi. Certi fatti ci fanno temere molto.. Poi. il racconto di papà Fiora: il viaggio verso Sud. la consegna del riscatto: dieci drammatici minuti in balia del rapitori. Due, mascherati e armali di pistole: pugni, calci, tante domande su beni e proprietà che i Piora da sempre dicono di non avere; l'Illusione che. comunque. Marco venisse liberato. E. invece, il silenzio. Gianfranco Flora: .Ho dato, quello che avevamo, più dì quello che avevamoL'avv. (labrr •/ rapitori di Marco attribuiscono ai Fiora beni e proprietà che non posseggono. Sono pronto ad incontrarmi con loro, per provare quanto diciamo, per provare che sono in errore.. Le trattative. Piora: • Dopo un lungo r'enzio. mi hanno fatto trovare que- * STAMPA V ma t In quel drammatico interrogatorio. L'errore esiste, lo possiamo provare, ci tono atti, documenti che io posso mostrare ai rapitori. Solo cori usciremo da questo incubo». Fiora: .Slamo in pinocchio, non so più cosa fare. Quanto vogliono? Non lo so più. E' ancora valida ta prima richiesta, tre miliardi? Forte. Sapevano quanto avrei portato giù? Chiaramente si. Quanto ho consegnato è stato considerato un acconto? Non lo so. Da quel giorno non c'è più stato contatto: Fragile speranza. L'aw. Cabri: .Impossibile prevedere cosa accadrà. Non so cosa possano ancora pretendere da Fiora. Noi chiediamo di poter protiare le reali consistenze patrimoniali del papà di Marco. Lo ribadisco.' é un tragico errore e di mezzo c't la vita di un bimbo.. Gianfranco Flora: •Difficile avere una speranza Soldi non ce ne sono più. A questo punto cosa vorranno? Sono costretto ad aspettare le loro decisioni. Come posso fargli capire che sono stati male in/ormati, che questo sequestro è un trecico errore?.. Poi prende la foto di Marco, quella mandata dai rapitori: il ragazzo tiene in mano la prima pagina de La Stampa, l'edizione di martedì 1' dicembre: •Speravo, speravamo tanto che tornasse per Natale. Me lo avevano detto, me lo avevano promesso: "Devi solo fare un ulteriore storto". Io l'ho fatto, loro no. E per noi è la disperazione.. Ezio Mmscariuo Gianfranco Fiora con l'suocalo Cabri, durante la ronft-ren/a stampa. A sinistri, l'ultima lòto di Marco inviala dai rapitori si ultima foto di Marco. Poi è venuta una serie di telefonate. Io ho detto quanto denaro avevo raccolto, loro hanno replicato: "Devi fare un ulteriore storto". Ho chiesto se liberarono Marco: "Si. per Natale. Ma devi fare un ulteriore sforzo". A ncom telefonate, poi finalmente: "Parti domani, vieni nel Sud" Indicazioni precise, che io ho rispettato Siamo partiti in due. cosi hanno voluto i rapitori. Con me c'era un parente.. Il lungo viaggio fino in Calabria: .Poi, laggiù, ancora una serie di contatti: "Val a... e aspetta nuove istruzioni" Coti due o tre volte. Ur.n specie di caccia al tesori Fino all'ultimo appuntamelo: al telefono, dandomi le istruzioni, hanno detto: "Libereremo subito Marco". Ero felice.. Un feroce Interrogatorio. L'incontro con 1 rapitori è avvenuto di giorno, all'aperto: -Mi hanno chiesto quanto avevo portato. L'ho detto, mi hanno gettato a terra.. Poi botte, il calcio della pistola sulla nuca. E un lungo Interrogatorio. •Mi hanno elencato alcune proprietà: "Hai la casa dove abiti, poi il garage", ed io a rispondere si. Poi altre cose che non ho. L'ho detto, mi hanno colpito con la pistola, calci e pugni. "Bastardo, sappiamo tutto di te". Ed io a ripetere che erano in errore, che erano male informati. Mi hanno colpito, tenendomi sempre steso a terra: Cosi per dieci minuti. .Mi hanno anche preso tutti i soldi che avevo nel portafo¬ gli, poi: "Puoi andartene lo ho chiesto di Marco, come stava. Loro hanno ripetuto che dovevo andarmene: Informazioni errate, L'aw. Cabri: .Sono (taf! momenti di terrore, mal l banditi avevano picchiato chi portava il riscatto. Una cosa è certa: i rapitori han no informazioni errate. Il basista, o chissà chi, ha loro raccontato cose sentite o ri portate da altri. Comunque inesatte. Lo si capiva già dall'enormità della cifra ri, chiesta, miliardi. La conferà

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