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Grazie, signor Malie, abbiamo capito il nazismo « » Grazie, signor Malie, abbiamo capito il nazismo « » MILANO — .Un'emozione simile l'ho provata a Venezia, la prima volta che il mio film è stato proiettato al pubblico. Anche allora la reazione degli spettatori era stata calorosa, spontanea, partecipe come la '\istra. Òggi come allora mi sono commosso.. Louis Malie. 11 regista di Au revoir les enfants, 11 film premialo col Leone d'oro a Venezia, ha affrontato ieri al cinema Durini 11 giudizio degli studenti delle scuole superiori milanesi Invitati alla proiezione In anteprima del suo ultimo film. Un pubblico attento e Interessato, che ha seguito con partec.pazlone e commozione la tragica storta di Jullen e Jean, due studenti di un collegio francese, l'uno cattolico, l'altro ebreo. nel tragico periodo dell'Intolleranza razziale. Della storta, realmente accaduta nel 1944. fu protagonista 11 giovane Louis Malie. Molte sono state le domande poste dagli studenti al regista: parecchi lo hanno ringraziato per aver dato loro • fa possibilità di conoscere la realtà di un'epoca non col solito film di guerra ma attraverso gli sguardi dei due giovani protagonisti, vittime entrambi della follia di quegli anni.. In parecchi hanno ringraziato Malie per aver . ricostruito quella tragedia senza odio, senza fare la classica distinzione fra buoni e cattivi. Francesi e tedeschi sono protagonisti di quella brutta pagina di storia in maniera diversa ma lei è riuscito a condannare l'irrazionalità dell'intolleranza razziale senza usare parole d'odio verso i responsabili •• Uno studente ha chiesto al regista se. dopo questo film sulla tragedia degli ebrei, ne (ara uno sul problema dei palestinesi, .che oggi sono vittime della stessa intolleranza da parte degli israeliani. Pacato, Louis Malie ha risposto: • Non sono un politico ma un cineasta Ho fatto questo film ricordando un episodio della mio infanzia.. La più bella dichiarazione e venuta da una studentessa di un liceo linguistico: «Lei e riuscito a farmi provare le stesse emozioni di Julien e Jean. Quei ragazzi di ieri sono i nostn padri- t. far.