Partirà a gennaio la riforma del mercato dei titoli pubblici

Partirà a gennaio la riforma del mercato dei titoli pubblici Si comincerà in via sperimentale con oltre dieci grandi operatori Partirà a gennaio la riforma del mercato dei titoli pubblici In vista importanti provvedimenti per il rinnovamento del sistema bancario ROMA — Diverrà, pia facile commerciare 1 Boi e I Cct n nuovo «mercato secondarlo, del titoli di Stato partirà in forma sperimentale a gennaio: il parere del Consiglio di Stato è favorevole e Ieri U ministro del Tesoro. Giuliano Amato, ha potuto dare l'annuncio ufficiale. E' prevedibile che sia un decreto-legge a togliere di mezzo l'ostacolo fiscale, modificando l'imposta di bollo. •Finora — ha detto Amato — abbiamo ai-ufo sul mercato secondario quotazioni partigiane. stravaganti, oscure'. Dell'Innovazione beneficerà 11 Tesoro, che nello stabilire i tassi per le sue emissioni di tlto ■ (11 mercato primario) -non lord più influenzato da un mercato secondario che non è tate-: ma ne potrebbe ricavare vantaggi anche 11 risparmiatore, con quotazioni Jpiu eque e stabili per la vendita del titoli. SI partirà con una convenzione tra .non meno di dieci- grandi operatori bancali. Verso la fine di gennaio 11 governo avrà pronto un disegno di legge per la riforma di tutti I mercati mobiliari. li parlamento potrà cosi discuterne avendo presente l'esperimento già avviato per I titoli di Slato II criterio guida. Amato ha annunciato, sarà quello della contrattazione continua: -E per conseguenza della contrattazione continua, non per obbligo, ci si muoverà verso la concentrazione in un mercato unico». E' superata la controversia tra Banca d'Italia e Consob sui controlli: alla prima spetterà II controllo sulla stabilita, alla seconda sulla trasparenza, senza separazione di soggetti. In tempi brevi il governo dovrebbe partorire anche altri provvedimenti di riforma: 1) per le Casse di risparmio, allo scopo di favorirne la concentrazione su scala regionale: 3) per le banche popolari: 3) per gli Istituii di credito di diritto pubblico, da avviare verso una struttura di tipo societario; 4) per I tondi di investimento. In più di un punto, secondo Amato. Il sistema bancario Italiano ha bisogno di riforme urgenti. -Scricchioliidi piccole Casse di risparmio in difficolta, ha detto, - li avvertiamo in tutta Italia, risalendo dalla Sicilia in su-. I Banchi meridionali -non possono avere di pubblico solo l'aspettativa che paghi il contribuente se le cose vanno male-. In generale. Il sistema bancario Italiano deve rinnovarsi in fretta se non vuole essere danneggiato dalla liberalizzazione europea. Amato e 11 sottosegretario Sacconi si trovano di fronte a stime secondo le quali una Ipotetica liberalizzazione Immediata darebbe alle banche straniere 11 30% del mercato Italiano, mentre le banche italiane conquisterebbero In Europa una fetta del solo 5%. g-

Persone citate: Giuliano Amato, Sacconi

Luoghi citati: Europa, Italia, Roma, Sicilia