Un «cittadino» che non rinnega se stesso di Giorgio Viglino

Un «cittadino» che non rinnega se stesso Un «cittadino» che non rinnega se stesso mincia, né facile né liscia. Lo sci Italiano non ha mal reclutato in pianura, nemmeno Radici e De Chiesa 1 .cittadini, che hanno preceduto Tomba, e pensate quindi quanti talenti buttati via. Radici e De Chiesa «'erano adeguati olle necessita, erano saliti a vivere In montagna, dal valligiani avevano assimilato anche i difetti, nello stono di mimetizzazione. Tomba no. ha continuato ad essere se stesso. Messner. e comunque tutta la federazione nel suo complesso, hanno tentato negli anni di •normalizzare» 11 troppo diverso Tomba, fortunatamente senza riuscirci. DAL NOSTRO INVIATO MADONNA DI CAMPIOLIO — Sul podio per la quarta volta consecutiva, sul podio e sul gradino vincente. Alberto Tomba scuote lo champagne come ha visto fare nello sport-show di F. 1, urla, strepita, canta anche. Poi arriva un costume da Babbo Natalo: lui si volta sul suo palcoscenico come un cabarettista In scena, e quando si rigira compare con barba bianca e cappello rosso. E dire che poco prima, a gara appena finita, si era sentito male, aveva dato di stomaco, quasi a voler provare a tutti quanto poco sia robotizzato 11 campione, che tutti vogliono se non glaciale perlomeno incosciente. Capace di tutto Albertone nostro ma ben diverso da Stenmark che alla prima partecipazione In Coppa finisce 46 . ma che alla prima vittoria (proprio lo slalom di Campiglio '74) reagisce soltanto con un timido sorriso che gli vale il soprannome di -Gioconda. E ripetiamola ancora una volta la storia bella di questo Calimero di pianura salito In montagna per scoprirsi campione. Nasce a Bologna. San Lazzaro di Savena per l'è saltezza, 11 19 dicembre del 66 La famiglia è un po' plU che agiata, il padre commercia in tessuti. Alberto e il secondogenito (poi arriverà anche un sorellina con dieci anni di ritardo;, e tutti prati cano sport, segnatamente lo sci. Si va a Sestola nel wee kend. a Cortina quando la vacanza e un po' più lunga, Roberto 81orpaes vecchia gloria ampezzana a far da Istruttore, capo-gita, lstltu tore per i due «Tombini» che all'inizio stentano a tenere il passo d-i grandi, salvo progredire ad ogni stagione balzare poi di colpo in avanti. E' il momento delle gare, la prima R dodici anni nemmeno finita tanto bene le altre In netto progresso Una bella differenza dal Gu slavo Thoenl nato a Trafoi. uno skilift sulla porta del l'albergo ovvero casa, un padre che vide frustrate dalla guerra le proprie ambizioni sirartlve e le riversava sul fi glio. Poi il successo nel trofeo Topolino, la crescita nel le varie squadre, la prima vittoria Internazionale a Pra Loup nel .Trofeo delle 5 Nazioni», e l'esordio vincente in Coppa nel gigante di Val d'I sere '70. A questo punto nella vita di Tomba, compare Alberto Marchi detto «Paletta-, fi gito di ristoratoli modenesi appassionato di sci. Prende l'Alberto piccolo, sotto la sua protezione e la scalata co¬ Accadde qualcosa di slmile anche a Piero Oros entrato in squadra »A» senza troppi problemi nel 73 (dallo Bel Club eponima alla maglia azzurra tutta una serie di success)) con vittoria Immediata a Val dlsere nel pruno gigante di stagione, ma poi finito nella lista del cattivi Tomba dopo la vittoria nel parallelo di Natale '84 al Monte Stella di Milano, avrebbe dovuto essere Inserito direttamente in squadra A. Non accadde, e prese multe e ammonizioni, e se non fu cacciato fuori, lui e lo sci azzurro, lo debbono proprio al «Paletta». Vennero I primi piazzamenti intema¬ zionali due stagioni addietro e un successo in Coppa Europa, e poi la rivelazione nelle World 8eries di Sestriere '85. ma perché Messner cominciasse a parlare di lui come di un campione, bisognò arrivare al disastro dei mondiali a Crans Montana. Tomba salvò l'onore azzurro con una medaglietta di bronzo in gigante, unica e sola ancorché fortunata, perché maturata sulle disgrazie di Oaspoz, volato via a due porte dall'arrivo II resto e cronaca di questi giorni, cronaca di quattro successi consecutivi, Incredibili, fantastici. Giorgio Viglino

Luoghi citati: Bologna, Campiglio, Cortina, Europa, Milano, Pra Loup, San Lazzaro Di Savena, Sestola, Sestriere