Il capo del Comecon alla Cee di Fabio Galvano

Il capo del Comecon alla Cee Il capo del Comecon alla Cee Un'intesa sembra più vicina, ma resta il nodo di Berlino DAL NOSTRO CORRISPONDENTE BRUXELLES — Nello sforzo di non vedersi o sentirsi esclusa dal dialogo Est-Ovest. l'Europa saluta come .storica» la visita che U segretario generale del Comecon. Vjacheslav Bychev. ha reso ieri alla Commissione Cee. U suo ingresso a Palazzo Berlaymont. dove ha avuto nel pomeriggio un colloquio con 11 commissario responsabile per le relazioni esterne Willy De Clercq. va ben oltre un laclle simbolismo e segna di fatto una tappa importante sulla strada di rapporti formali tra Cee e Comecon. Questi potrebbero essere consacrati nel primissimi mesi deii'88. In uno slancio di Ostpolitik accarezzato dall'imminente presidenza tedesca del Dodici, dall'attesa firma di una dichiarazione congiunta. Anche sulla .questione di Berlino', ultimo nodo di questo dialogo, le due parti sembrano avviate a un'Intesa: .Non sarà difficile trovare una soluzione accettabile', ha detto 8ychev dichiarandosi •ottimista-. Questo round negoziale, in cui Sychev è accompagnalo da Ivan Ivanov, vicepresidente del comitato di Stato per I rapporti economici esterni dell'Urss, dovrebbe di fatto consentire di superare gli ultimi ostacoli: •Porci avanzare — dice Bychev — sulla via che porta alla firma'. Dopo l'Incontro di ieri al Berlaymoni. altri seguiranno oggi e domani a Oent, dove i 8ychev e de Clercq Inter- [ verranno anche a un colloquio sul quadro politico e giuridico del rapporti commerciali Cee-Comecon. L'intesa fra Cee e Comecon passa attraverso il riconoscimento della Comunità da parte del singoli Paesi dell'area comunista, posto da Bruxelles come condizione di questa normalizzazione fra entità economiche non omogenee, definita due anni fa da Oorbaciov •desiderabile». Troverà attuazione concreta in accordi commerciali del tipo di quello che la Cee sta concludendo con l'Ungheria, cui dovrebbe seguirne un altro con la Romania destinato ad ampliare Il quadro (ora limitato agli scambi Industriali) che già esiste con quel Paese. Due incontri svoltisi a Ginevra fra gruppi di esperti — settembre '86 e marzo '87 — hanno dato buoni risultati; ora tocca al vertici superare le ultime difficoltà. Per l'Est si tratta di raddrizzare, attraverso plU stretti rapporti, una tendenza sfavorevole della bl landa commerciale. In due anni, fra 104 e 1 88. 11 rapporto di tre a due fra export e import con la Cee si e trasformato in quasi parità (rispettivamente 24.8 miliardi di Ecu contro 30.2). Per la Cee — come hanno sottolineato Oenscher e Andreottl a una recente riunione dei ministri degli Esteri — si tratta soprattutto di dare sapore politico europeo all'avvicinamento fra Est e Ovest. Mutuo interesse, quindi, ma finora bloccato dalla • clausola di Berlino.: dall'insistenza Cee che l'ex capitale tedesca è parte Integrante della Comunità, dalla replica sovietica che Berlino e sottoposta a statuto speciale. -Esiste una realtà obiettiva — dice Sychev — che in seno al Comecon nessuno mette in' dubbio: le relazioni economiche che legano Berlino Ovest alla Germania Federale e agli altri Paesi della Comunità. Afa ce n'è un'altra, e neppure questa può essere messa in dubbio; Il trattato quadripartito del 1971 su Berlino'. Ma ha subito aggiunto, in nome dell'ottimismo e della scioltezza che permeano questi colloqui fra Cee e Comecon: -Non è che una questione di carattere marginale-. Fabio Galvano

Persone citate: Ivan Ivanov, Sychev, Willy De Clercq