Radioattività, Cee più tollerante di Fabio Galvano

Radioattività, Cee più tollerante I Dodici hanno finalmente adottato il regolamento generale del dopo-Cernobil Radioattività, Cee più tollerante I limiti per le emergenze del futuro più alti di quelli adottati dopo il disastro in Urss - Quattro Paesi contro la normativa - L'Italia l'approva ma chiede garanzie per gli alimenti destinati all'infanzia dal nostro corrispondente BRUXELLES — I. Europa non si lascerà cogliere impreparata da future emergenze nucleari- ammaestrala dui contrasti attraverso i quali nacque l'intesa del dopo-Cernobil sui limili di radioattività dei prodotti alimentari, ha varato ieri — quasi a sorpresa, dopo mesi di un inconclusivo dibattito — un -regolamento generale- che potrà essere modificato di volta in volta, ma che di fronte a un allarme nucleare formerà la base dell'Immediata azione comunitaria Basterà ora lo scontato si del Parlamento eurolieo iierche la norma acquisti valore formale. Parallelamente i Dodici, riuniti in un Consiglio Esteri cui non ha partecipato alcun ministro, hanno prorogato la difesa contro l'inquinamento causato dalla centrale sovietica: tre mesi, rinnovabili iwr altri 21 non appella il -regolamento generale- sarà ratificato. I limiti per le emergenze del futuro sono molto più ulti — ma anche più particolareggiati, sostanza per sostanza — di quelli adottali nel do|x>-Cernobll. che erano di 370 becquerel il chilo per latte e alimenti destinati all'infanzia. 600 becquerel per gli altri generi alimentari. Secondo quella stessa suddivisione, infatti, si sono fissali ri.spellivanicntc tetti di 500 e 2000 becquerel per lo iodio. 125 e 750 per lo stronzio. 20 e 80 per il plutonio. 1000 e 1250 per il cesio La nuova normativa e stata approvata nonostante il voto contrario dì Germania. Grecia. Danimarca e Lussemburgo: ma con l'appoggio dell'Italia, che aveva condizionato 11 suo si alla formulazione di limiti particolarmente bassi per gli alimenti destinati all'infanzia. In effetti 1 Dodici si sono unI(cimati a varare entro sei mesi quel supplemento di normativa e ad approvare, successivamente, limili speciali per acqua potabile e mangimi animali. Sara la Commissione Cee ad amministrare per tre mesi 11 regime d'emergenza, a determinare quindi t limiti specifici (che secondo l'occorrenza potrebbero essere anche superiori a quelli varali ieri come quadro di riferimento) tenendo conto di variabili come la distanza dell'incidente e la quantità di materiale disperso. I ministri dei Dodici, alla scadenza di quel primo periodo, dovranno prendere in mano la situazione e fissare livelli definitivi. I parametri varati leti sono grandemente inferiori a quelli proposti alcuni mesi la dalla Commissione. Di fallo la Cee ha dovuto ipoteticamente determinare quanti, degli alimenti prodotti e consumati, vengono contaminati. L'esperienza di Cernobil ha indicato che si sta sotto il 10 per cento, e su tale percentuale si sono basati gli esperti Euratom che hanno fornito i dati scientifici alla Commissione Cee. La Germania, maggiore sostenitrice di limiti più severi, ha replicato che Cernobil era lontana, che per il futuro sono semmai da calcolare misure sulla base di una contaminazione del cento per cento, cioè ai tutta la produzione agricola. Allarmismo Inutile, ha ribattuto la Francia, che con Gran Bretagna e Spagna — tutte Impegnate In vasti programmi nucleari — voleva limiti meno severi. E l'Italia, in nome del compromesso, ha suggerito il 40 per cento: ed e in quello spirilo, come hanno rivelato ieri fonti diplomatiche italiane, che il nostro governo — soddisfallo per l'impegno alle norme per i lattanti e i>er la separazione tabellare di stronzio e iodio — ha dato l'adesione decisiva all'accordo. Fabio Galvano