L'Iran insiste per il petrolio più caro

L'Iran insiste per il petrolio più caro Al vertice di Vienna i 13 Paesi delFOpec litigano sul prezzo e sul tetto di produzione L'Iran insiste per il petrolio più caro VIENNA — Il vertice dellOpec a I Vienna si e aperto nella ptu gran confusione. ieri mattina, alle prime battute sembrava che l'Iran ed altn Paesi vicini alle sue posizioni, come la Libia e l'Algeria, avessero nnunciato almeno a chiedere un aumento del prezzo uflicialc dei petrolio. Sarebbe stato un grosso contributo ad un accordo rapido ed efficace i>erche sarebbe caduto (in dall'inizio uno degli clementi di tensione previsti alla vigilia Ma In serata lutto e cambiato. l'Iran e la Libia hanno (alto sapere che insisteranno per un aumento di almeno due dollari il barile L'Iran aveva chiesto a più riprese un rincaro del greggio per compensare i Paesi produttori della svalutazione subita dalla valuta Usa da quando, un anno (a. ti prezzo (u fissato a 18 dollan il hanle I 18 dollan di allora, dicono gli esperti, valgono oggi circa 15.50 dollan Liran sembrava Intenzionato a non tare del nncaro un cavallo di battaglia rendendosi probabilmente conto che. in un mercato cedente (nbassi si sono avuil negli ultimi giorni sul mercati li¬ beri», le possibilità di un effettivo aumento dei prezzi sono nulle. Della questione del prezzo si era parlalo nel corso della riunione del comitato di vigilanza del mercato: il presidente del comitato. Otelba. ministro del petrolio degli Emirati Arabi Uniti, ha merito che l sei ministri che ne fanno parte avevano votalo all'unanimità a favore r1. i mantenimento del barile a 18 dollan per un altro anno. I sei. oltre a Oleiba. sono i ministri del petrolio di Iran. Libia. Algeria. Equador e Iraq II rappresentante iraniano. secondo Oteiba. aveva chiesto un momento di almeno 2 dollari ma quando era stato ptoposto di confermare 11 prezzo di 18 dollari nessuno aveva obiettato. Ma in serata 11 ministro iraniano Aghazadeh ha dichiaralo che Teheran I vuole -come minimo- il barile a 20 dollari e che chiederà un tetto produttivo adegualo a tale obiettivo (senza peralI tra indicare quale possa essere tale tet< lo». Ha aggiunto, per sottolineare la 11\ nea dura di Teheran, che l'Iran non inI tende aderire ad alcun accordo nel 1 quale '.) suo punto di vista -non sia ap¬ prezzato- Quella del letto produttivo e l'altra scottante questione sul tavolo del vertice. A giugno era stato raggiunto un accordo in cui si fissava in 16.6 milioni di banli il giorno la produzione per l'ultimo semestre '86. La produzione attuale dovrebbe invece superare i 19 milioni di barili Ien mattina, prima dell'inizio della seduta, il solito Aghazadeh aveva annunciato che il suo Paese avrebbe aumentato -In modo drammatico, la produzione se non fosse stala accettata la proposta di alzare il prezzo Il ministro del petrolio saudita. Hischem Naser. gli ha subito risposto che il suo Paese non avrebbe 1 innato alcun accordo che non rispondesse a una -logica economica-. Il presidente della conferenza, il ministro nigeriano Rilwanu Lukman. si è espresso per 11 raggiungimento di un .patto realistico. tra i produttori ed ha detto che occorre cercare tra tutti i Paesi, appartenenti o no aU'Opec. una soluzione con la quale • si possa adattare Veconcmia petrolifera alla realtà a lunga scadema del mercato, t. c. a. PREZZI INTERNAZIONALI DELLE MATERIE PRIME iipc.c ■ Base 19" 1OO1 irtjictt in tiro ind<e -n dolla" '•«/.•o spot dei -i'egv". *c.i.» -leva) tGOJ

Persone citate: Aghazadeh, Rilwanu Lukman