I cappelli per terra di Aldo Rizzo

I cappelli per terra I cappelli per terra DAL NOSTRO INVIATO WASHINGTON - Trascorsa la prima giornata del vertice, tra cerimonie, discorsi e pranzi. 'ilpiù grosso proNcnui-. sesondo un delegalo americano, era »uWtusurf l'entusiasmo e muoversi lentamente». Lo stesso concetto e stalo espresso dal segretario di Stato Shultz in un'intervista- : due leader hanno lanciato in aria i loro cappelli, ma sapendo he . ^appetii sarebbero ruaa'uii per terra e che auinJi uvrebbrro dovuto rimetterseli in testa e riprendere a iatorart. l'osi la seconda giornata e stata dedicata appunto ai lavoro, e nel lavoro, oltre al disarmo idi cu: si occupano nei dettagli i due superesperti Niuc e Akhromcycv). si vino le cosiddette crisi regionali Ite :n particolare: l'Afghanistan, il Golfo Peisico e il Nicaragua Alla vigilia del vertice, si e pensato che proprio sulla crisi afghana potesse \emre un annuncio clamoroso di Gofbacìov >una delle mosse a sorpresa che egli avrebbe programmalo per il suo soggiorno a Washington). C'era stato un accenno nell'intervista televisiva alla S'bi Ma in tutti i discorsi pubblici pronunciati dal leader sovietico, l'Afghanistan non c slato mai nominato Questo non suol dire che qualche passo avanti non sia imminente, e the un qualche annuncio non ci sia. Oggi dovremmo saperne d più Ma resta che le due posizioni non sono tali da incontrarsi Facilmente. Infatti qual e. o quale e stata finora, la posizione di Corba ciov? L'Lrss e pronta a mirate le sue truppe e anche a indicare una data per il miro, ma a condizione che cessino le cosiddette interferenze, «oc in pratica che cessi la guerriglia anticomunista e antisovietica Ma Rcagan non può accettare, c la guerriglia non accetta, che. ritiratesi le truppe di occupazione, lutto resti come prima Qualcosa o molto deve cambiare anche nel regime di Kabul Ce nebbia anche sul s issilo Persico, dove le flotte americana c sovietica si sfiorano e s; osservano, ceno collaborando. di fatto, perché la cnsi non super, certi livelli, ma anche inseguendo contrapposti disegni d'influenza politica All'Onu. l'ormai lontano 20 luglio, le due superpotenze solarono insieme per il cessatc-il-fuoco ita Iran c Iraq; ma poi non e successo niente, e ora gii americani vorrebbero che l'Urss votasse con loro un'altra risoluzione, questa solta di condanna, mediante sanzioni, del Paese che non ha accolto l'appello alla tregua, cioè l'Iran Finora i vivieiici hanno lanciato segnali diversi, ^ volte dando un'impressione di disponibilità, ma in pratica hanno eluso l'invito. Più difficili da definire sono i contorni della crisi nel Centro America. Mosca addirittura nega che essa la riguardi e moslra sorpresa per il fatto che una -uperpo lenza come gli Stati Uniti si preoccupi tanto per un piccolo e povero Paese come il Nicaragua. Ma il regime di Managua. a torlo o a ragione, è visto da Rcagan come un focolaio di rivoluzioni e un fattore d'instabilità nell'area; e il Presidente vorrebbe dall'L'rss che cessasse i suoi aiuti, soprattutto militari, al regime sandinisla. Dietro tutte queste dispute c'e un'antica e insoluta questione le due superpotenze, nel momento in cui asciano e addirittura concludono storici accordi di disarmo, possono continuare a sfidarsi e a contrapporsi in tutte le aree concrete di tensione nel mondo" Col pencolo di lasciarsi coinvolgere in qualche grosso incendio, e avendo comunque, per quanto avanti possa andare il disarmo, abbastanza armi per farsi del male. La questione si è riproposta in termini nuovi con Gorbaciov: proprio perché c diverso dai suoi predecessori, non dovrebbe egli dare una risposta diversa? Dopo tutto, un gesto di collaborazione effettiva nella crisi del Ciolfo. per non parlare d: quella arabo-israeliana, o di quella afghana, avrebbe un impatto sul governo e sull'opinione pubblica americana maggiore di un'intesa sui missili Forse la questione è davvero insolubile. almeno finché non interviene (se mai interverrà) un cambiamento sostanziale nel regi me interno e nella strategia esterna dell'Unione Sovieti ea. Aldo Rizzo

Persone citate: Gorbaciov, Persico, Shultz