Viaggio teatrale verso i giovani

Viaggio teatrale verso i giovani Tonno, il programma dell'Araldo Viaggio teatrale verso i giovani Dopo «Americhe», ieri Mario Zucca TORINO — Mario Zucca, fluviale monologante di lo. mamma e papà: una storia di lai-ori forzati, ha contrassegnato Ieri sera la seconda tappa di quel di ideile e meritorio viaggio del Teatro Araldo alla conquista di un pubblico prevalentemente giovanile. Un viaggio cominciato bene, con Americhe, e leso a delineare un panorama teatrale di ardua decifrazione, lontano dal teatro ragazzi e lontano dal teatro cosiddetto tradizionale: una drammaturgia fresca, magati acerba, ma che somigli In qualche modo alla generazione cui si rivolge. Dopo Mario Zucca, ci saranno gli anglo-ameri canto rinesl del Dizzmcs Theatre Company con Afro and the Dizziacs; verrà Angela Flnocchlaro con l'ormai collaudata Stanza dei fiori di china. Poi vedremo L'incerto palcoscenico, appunti per un vvnetà futurista del Teatro dell'Archivolto e l'ultima novità di Vittorio Franceschi. Ordine d'arrivo, proposta dal Carro dell'Orsa. Scritto da Nino D'Introna. Giacomo Ravlcchlo e Luca Valentino. Americhe segue le tracce di un mito: 11 mito americano, certo, ma soprattutto quello del viaggio, dell'andare Inesausto. dell'Inseguire una meta sfuggente. Sulla scena dell'Araldo vediamo una strada che s'Insinua tra due lande desertiche: In un angolo c'e una pompa di benzina rhe. per la sua polverosa Inattività, somiglia a un reperto dar cheologia tecnologica, oppu re fa da simbolo vano a i«uel continua andare. Dinanzi a quella pompa, chiusa perche « domenica, si ferma un rappresentante di commercio italiano, che vuol vendere spaghetti ull'Ameri ca. da Est a Ovest. Rimasto senza carburante, è costretto a bivaccare come un antico pioniere. Al risveglio, trova un ornitologo che, con tanto di microfono, cuffie e richiami, cerca di captare il verso degli ucce'l di passo s'Imbatte in una fotografa che parla soltanto spagnolo: Infine Incontra il benzinaio, un Italiano che non ha mal trovato il suo Eldorado. Lo spettacolo consiste nell'incontro tra diversi tipi e diverse psicologie. E' ovvio che la tipizzazione un po' sommaria dà luogo talvolta al macchlettl5mo. ma. per fortuna. Ce. al fondo di tutto. 11 senso di una irrimediabile provvisorietà che si proietta sull'andare del personaggi, sulla loro stessa vita. Sennonché la sconclusione esistenziale si riverbera sulla sconclusane dello spettacolo. Non sappiamo se sia bene o male, certo è che Americhe lascia, alla fine, tutti 1 suol spazi aperti. Ciò non toglie che la rappresentazione sia godibile, ben fatta, intelligente e recitata con gradevolissimo pigilo da Nino D'Introna. Giacomo Ravlcchlo. Giovanna Facclolo e Giovanni Moretti, o, g.

Luoghi citati: Americhe, Torino