Due aquile senza casa per la lite tra ecologisti

Due aquile senza casa per la lite Ira ecologisti Ad Avezzano: nido ostruito, liberato e richiuso Due aquile senza casa per la lite Ira ecologisti Uccisa un'orsa in Abruzzo - Bolzano, niente eutanasia per l'orso Pippo Il vecchio orso Pippo, attrazione dello zoo di Bolzano, una coppia di aquile reali rimasta senza nido per la lite tra gli ecologisti di Avezzano e un'orsa senza nome del Parco Nazionale d'Abruzzo sono i protagonisti di tre insolite storie d'ammali. Lieto fine per Pippo e i rapaci, mentre l'orsa, uccisa a fucilate, ha forse pagalo la tranquillità con cui si e avvicinata ai bracconieri. ■ Un animale si uccide quando è pericoloso e aggressivo e quandot in condizioni di salute drammatiche, ma il nostro orso non è a questo punto: si nutre, risponde agli stimoli, non si lamenta, non di segni di nervosismo.: questa diagnosi pronunciata in un summit di ben 19 persone tra esperti, amministratori e protezionisti dal veterinario dello zoo di Pastrengo, dottor Salvelll. e da un collega di Bolzano. 11 dottor Paolo Oallmetzer. ha sanzionato la •grazia* per l'orso Pippo, plantlgrado ultraventlclnquenne da anni grande amico dei bimbi del giardino zoologico di Bolzano, ma un po' malridotto consideralo che ha un'età equivalente a quella di un nonno novantenne. Erano soprattutto la Lega animali e la Lipu a volere un'iniezione indolore ma letale per Pippo nella convinzione che non ne potesse più dal dolore; Wwf e Soccorso animali, altre due associazioni, si battevano per la vita di Pippo contestando il parere di un veterinario di Mo¬ naco di Baviera. Quest'ultimo affermava che l'orso, costretto dall'artrosi a trascinare le zampe posteriori, soffriva dolori insopportabili. Dello stesso parere era anche 11 veterinario provinciale di Bolzano dottor Ruatli. Ma il parere degli ultimi due veterinari interpellati ha convinto quasi tutti del fatto che Pippo ha diritto di vivere finché dimostra di averne voglia: mangia infatti di gusto, assolve le sue funzioni fisiologiche, e ha solo un po' di eczema: basta curarlo e soprattutto basterebbe offrirgli un po' più di tranquillità con isolamento acustico e lettiera di fogliame per consentirgli un salutare sonno stagionale al riparo dagli schiamazzi del giardino. Meno fortunata di Pippo un'orsa senza nome che viveva nel Parco Nazionale d'Abruzzo. E' stata uccisa a fucilate dal bracconieri al limiti del Parco, presso Oloia del Morsi, in un'area frequentata da orsi, lupi e soprattutto rapaci. L'ani' male, abituato al contatto con l'uomo, aveva probabilmente cercato di avvicinarsi, forse per essere premiato con qualche •bocconcino». Ha invece spaventato 1 bracconieri (che si aspettavano un grosso cinghiale) ed 6 stala fulmi nata da alcune fucilate. Ora 1 carabinieri stanno cercando di Individuare 1 responsabili. L'ultimo episodio sembra quasi una burla ed ha per protagonisti una coppia (il aquile reali che alla fine è rimasta senza casa. L'allarme é scattato l'altra mattina: qualcuno aveva ostruito il loro nido (ad alta quota sul massiccio del monte Slrente) con pezzi di legno e rami. La prima ipotesi è stata che qualche bracconiere stesse cercando di .convincere' i due rapaci a cercare un nido a quota piti bassa. Cosi sarebbe stato più facile sparare sui due animali ormai rarissimi sui monti abruzzesi. La scorsa notte (per evitare di essere visti dai rapaci che non avrebbero altrimenti più fatto ritorno nel nido) alcuni scolatori del soccorso alpino del Col di Avezzano hanno «sbloccato* 11 nido dal paletti. Quasi neanche il tempo di felicitarsi con 11 •liberatore. Luigi Clanclusl. 38 anni (che oltre ad essere un alpinista del Cai di Avezzan<e anche il pretore del vici- i no centro morsicano di Trasacco), ed ecco insorgere i responsabili del Wwf di Avezzano: •Rimettete i paletti, li avevamo messi noi.. Il nido, secondo 1 -.ioturalisti. era troppo vicino ad un sentiero frequentato da turisti della montagna. La curiosità dei turisti avrebbe potuto compromettere il buon esito della cova ormai vicino (febbraio) .con grave danno ecologico, considerate la rarità della specie e le difficoltà di riproduzione della stessa». Nido richiuso e ora ogni decisione sull'eventuale r.apertura è stato demondata a un comitato scientifico, (r.cri.)

Persone citate: Paolo Oallmetzer