Corsa alla poltrona che scotta di Cesare Martinetti

Corsa alla poltrona che scotta Si prepara la successione di Boschi alla carica di procuratore capo di Roma Corsa alla poltrona che scotta Tra i candidati Giuseppe Volpali, contro il quale è già partito un siluro del missino Staiti per I'«affare Sme» - Gli altri aspiranti sono Michele Coirò e Giuseppe Di Gennaro - Il Csm sceglierà in base a tre requisiti: anzianità, attitudini, merito - Polemica fra magistrati su interferenze politiche nella valutazione ROMA — Giuseppe Volpali, consigliere di Cassazione, dice di essere molto tranquillo. .51, l'ho sentito dire., risponde con diplomazia quando gli si chiede se quell'accusa di aver preteso dal pubblico ministero Luciano Infensi di ammorbidire la conclusione di un'inchiesta suU'Irl e sul suo presidente Romano Prodi che venerdì gli ha scagliato contro il missino Suiti di Cuddla sia il primo siluro contro la sua candidatura alla poltrona di procuratore capo di Roma. • Abbiamo smentito, è tutto chiarito., dice Volpali. Tranquillila e diplomazia serviranno ancora al procuratore aggiunto, se vuole davvero arrivare al fondo della grande corsa che si aprirà ufficialmente tra qualche settimana. Marco Boschi, procuratore illuminato, esce dal suo mandato per andare in Cassazione. L'ha chiesto lui. il Csm ha detto di si. Per una volta il capo dell'ufficio del pubblico ministero più importante d'Italia lascia 11 suo posto senza le polemiche e i veleni che avevano segnato l'uscita di scena di Giovanni De Matteo e Achille Gallucci. La corsa comincerà quando 11 Consiglio superiore della Magistratura •pubblicherà il posto., come si dice in gergo, e cioè quando negli uffici giudiziari italiani comparirà queUa specie di bando dì concorso in cui si annuncia la disponibilità della sede. Da quel momento chi vorrà mettersi in corsa dovrà mandare 1 suoi requisiti al Csm. Grado di carriera richiesto: consigliere di Cassazione. Il resto lo valuterà il Consiglio. Circolano tre nomi. Michele Coirò, anche lui procuratore aggiunto di Roma, ex del Csm per Magistratura democratica (a Palazzo del Marescialli era seduto a fianco di Marco Ramai, prestigioso leader della corrente di sinistra della nmgislatura italiana) e sarebbe la prima volta che da Md esce un candidato ufficiale alla Procura romana. Oiuseppe Di Gennaro, responsabile delle carceri per il ministero di Grazia e Giustizia nel 75 quando venne rapilo per cinque giorni dai Nuclei proletari armati, poi rappresentante italiano in organismi internazionali di giustizia. Infine Volpati, presidente di sezione del tribunale di Roma (suo un famoso processo contro 1 neri di Ordine Nuovo), da sei anni -aggiunto, alla Procura. Altri se ne aggiungeranno e fra questi il Csm dovrà decidere, tenendo conto di tre requisiti: anzianità, attitudini, merito. Cosi prescrive la circolare sugli uffici direttivi emessa dal Consiglio nel mese di ottobre. Una circolare che ha provocato battaglia nel Csm. I rappresentanti di Magistratura democratica avevano chiesto che i requisiti non venissero esaminati solo discrezionalmente, ma che ciascuno di essi fosse sancito da un punteggio che bilanciato con gli altri due potesse raggiungere l'obbiettivo di dare .t raspa rema, alla scelta, come dice Giancarlo Caselli, rappre¬ sentante di Md nel Consiglio, in modo da formare una .diga contro i sospetti'. Ma 11 .punteggio, e stato bocciato. la discrezionalità resta Le mani dei partiti si sono sempre sentite sulla Procura romana, punto di scontro, ma anche di accomodamento nelle controversie tra poteri. L'ufficio dove inevitabilmente convergono le inchieste più delicate, dove 11 potere politico si incrocia con quello giudiziario. La Procura dove convergono (spesso artificiosamente) le Inchieste aperte altrove. Ma bastano quel tre criteri a garantire trasparenza? Sono 1'. molti a dire di no, perché la definizione dei requisiti (a parte quello dell'anzianità) resta molto generica. Per attitudine si intende: indipendenza, presti¬ gio, capacita a far fronte alla domanda di giustizia, esperienze organizzative. Per merito: laboriosità, impegno, puntualità nel lavoro, indipendenza nell'esercizio della funzione giurisdizionale. Come si verificano qualità formalmente cosi esclusive, ma in realtà cosi generiche? Sulla scorta dei fascicoli di ognuno. Ma la lettura di questi documenti, come testimonia un ex consigliere del Csm. e spesso inutile: • Sono tutti pareri elogiativi, fascicoli muti perché tutti uguali, burocraticamente simili., dice Mario Almerighl. tornalo a fare il giudice istruttore a Roma dopo il sun mandalo al Consiglio, per far capire che un'altra riforma Importante non è stata fatta. Cesare Martinetti

Persone citate: Achille Gallucci, Giancarlo Caselli, Giovanni De Matteo, Giuseppe Di Gennaro, Marco Boschi, Mario Almerighl, Michele Coirò, Romano Prodi

Luoghi citati: Italia, Roma, Staiti