Finanziaria, deficit rispettato di Stefano Lepri
Finanziaria, defkii rispettato Il dibattito al Senato non ha intaccato il tetto di 103.500 miliardi Finanziaria, defkii rispettato La legge passa ora alla Camera - Andreatta (de): «Fondamentale l'art. 2 che pone un Treno senza precedenti alla spesa facile» - Esercizio provvisorio fino a febbraio ROMA — Nessuno ci sperava: ma. almeno sulla carta, il .tettò, al deficit non e saltalo. La legge finanziaria '88. che ora va alla Camera, non e uscita affatto stravolta dal Senato. Il testo approvalo a Palazzo Madama domenica sera, dopo una settimana di discussione sfiancante e distratta, ò carico di rancori politici, e si tira dietro una sequela di proteste «irgli interessi lesi o ritenuti tali Però non da ti via a nuove spese. Anzi, il nuovo articolo 2. inserito dal Senato, pone un freno -senza precedenti. (cosi lo giudica Nino Andreatta, presidente della commissione Bilancio) alla politica della spesa facile. 11 ministro del Tesoro. Giuliano Amato, non esce Insoddisfatto da quella che lui stesso ha chiamalo, con Irase clic ormai tutti ripetono. • uria giostra infernale, (settanta ore di seduta, quasi duemila emendamenti). Il governo può confermare I ini|>cgno di contenere a 103.500 miliardi 11 deficit pubblico nel 1988. pure se'gll economisti restano scettici. 1 .franchi tiratori- hanno provocato sconquassi politici, come la bocciatura del fondo Formica per i disoccupali, che ha esasperato 1 socialisti: le assenze hanno ixirtato all'approvazione del l'ordine del giorno comuni sta sul fisco, che ha umiliato la maggioranza pur senza conseguenze pratiche. Scoti quassi finanziari, invece, non ce ne sono stati: la Ra¬ gioneria dello Stato non ha dovuto modificare le grandi cifre del deficit, perche gli effetti delle vane modifiche si compensano. Il nuovo articolo 2. se la Camera lo confermerà, intende por fine a quelle copcrture irregolari delle spese Che sono stale più volte denunciate dalla Corte dei Conti e che hanno, negli anni, grandemente contribuito a espandere il deficit Vengono esplicitamente proibiti alcuni dei più noli trucchi, a volle adottali dagli stessi governi, a volte dai parlamentari, per trovare una copertura fittizia a nuove s|iese. La cattiva abitudine di sottovalutare le spese derivanti da una nuova norma. I>er facilitarne l'accettazione, viene combattuta con diversi espedienti. Ogni tre mesi il ministro del Tesoro dovrà trasmettere alle commissioni Bilancio di Camera e Senato un rapimmo che valuti e analizzi, a cura della Ragioneria generale dello Stato, le spese decise e 1 mezzi per farvi fronte. Per Andreatta, che ne e stalo uno dei fautori, queste innovazioni permettono di • dare finalmente attuazione, anche nei riguardi della stessa legge finanziaria, all'artii colo SI della Costituzione- (l'articolo 81 stabilisce che .ogni legge che comporti nuove spese deve indicare i mezzi per farvi fronte). Il consenso a questa svolta va al di la della maggioranza: radicali e sinistra Indipendente si sono astenuti. Alla Camera, più variegata e Indisciplinata del Senato, tutto sarà più difficile. I 38 articoli di cui ora e composta la legge finanziaria '88 saranno esaminati dalle commissioni a partire dalla settimana prossima. E' perù diflicile che la discussione generale di mento, in commissione Bilancio, possa concludersi prima delle leste. Al voto In aula si andrà dopo 11 20 gennaio La piU piccola modifica renderà necessario un nuovo passaggio al Senato, e lo Slato resterà In esercizio provvisorio fino, presumibilmente, alla tuie di febbraio. Le principali disposizioni della legge finanziaria '88 sono: 1) l'aumento dell'imposta sugli interessi bancan (dal 25% al 307,). del bollo auto e di altre imposizioni 2) 11 ritocco aliinglu della • tassa sulla salute.; 3) il ta glio dei posti-leito negli ospedali che risulteranno poco affollati: 4) il nuovo prontuario dei medicinali: 5) la revisione delle invalidità civili, a cura dell'Inali. In tanto, il Consiglio dei mini stri ha approvato len sera la variazione al bilancio, conse guenza formale del voto in Senato. Stefano Lepri
Persone citate: Andreatta, Formica, Giuliano Amato, Nino Andreatta, Scoti
Luoghi citati: Roma
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