Dopo Enea, scolpì sogni e paesaggi di Angelo Dragone

Dopo Enea, scolpì sogni e paesaggi TORINO, ANTOLOGICA DI CHERCHI: 55 ANNI D'IMPEGNO CREATIVO Dopo Enea, scolpì sogni e paesaggi TORINO — Scultore soprattutto e pittore, ma portato anche a ardile esplorazioni di forme grafiche, approfondite nell'incisione. Sandro Cherchl è 11 protagonista di un'ampia esposizione antologica dedicatagli dalia Regione Piemonte fino al 16 dicembre. Per quanto divisa tra |Milazzo della Oiunta regionale (che accoglie le sculture di maggiori dimensioni e le incisioni) e sale del Piemonte artistico (col più folto gruppo delle sculture e I dipinti), la rassegna, pur compressa in spazi sostanzialmente inadeguati, riesce a mettere a fuoco in maniera esemplare oltre cinquantanni di multiforme Impegno creativo, dal 1032 in qua. La vocazione si era annunciata a Cherchl quando, ancora liceale e dilettante cultore di boxe, nel 1929 aveva posato per il Pugnatore di Francesco Messina esposto l'anno dopo alla Biennale di Venezia e acquistato dalla Gallona d'arte moderna di Torino, dove l'artista * entrato con la sua Immagine giovanile prima che con le proprie opere. Quel breve contano con Messina si era. tuttavia, tradotto subito in contagio: • Mi ammalai di scultura-, potè poi raccontare Cherchl che. nato a Oenova nel 1911. fin da principio si senti però attratto dal vigoroso segno di Arturo Martini. Ciò che poteva esser anche logico per l'intelligenza plastica del giovane che si stava formando tra l'Accademia Ligustica e Milano. L'avvio e documentato molto bene in mostra col bronzo Enea e Aneline del '32 cui s'accompagna 11 disegno col particolare dell'incastro tra le due figure (il padre in spalla al figlio): accostamento significativo, questo, anche come criterio criuco-e.s positivo. cui gli ordinatori e curatori del catalogo della Fabbri Editori — Marco Rosei. Piergiorgio Dragone e Anna Oelli — hanno spesso tatto ricorso, accrescendo la possibilità di lettura del compiuto itinerario da loro utilmente delineato, chiarendo insieme anche 11 processo creativo dell'autore con Sogno, già comparso nel '59 alla mostra • Arte Nuova, del Circolo degli Artisti di Torino, di cui sono presenti il gesso originale, la fusione in bronzo e la traduzione in marmo. Tra quelle prime prove genovesi e le Sculture-paesaggio dell'ultimo ventennio — pronte a recepire anche l'espresslonlsmo segnlco e gestuale che caratterizza la pittura cui Cherchl si e dedicato In particolare dagli Anni 50 in poi — la rassegna si sofferma sulle più significative tappe in cut si manifesta la coerente evoluzione del suo linguaggio, mettendo in evidenza le svolte più decisive. Viveva gin a Milano, in contatto col gruppo di -Corrente, di cui !u forse lo scultore più impegnato, quando modellò il Ritratto familiare (1936) tinudo nella resa del drappeggio che ricopre il busto, quanto emotivamente ardito nelle grandi occhiaie vuote. Tre anni dopo il Sudo rendeva la soda, pienezza d'un naturalismo già in «sta però di una tormentata lettura del modello che in La pazza assume un preciso valore esistenziale, di cui l'artista sembrò poi approfondire l molivi in Testa di donna (1940): una specie di fram¬ mento noi quale la pane poteva ben valore come •tutto': e con una persistenza documentata fino al suggestivo .Vudo al sole <1ìM8i. quando già l'altro .Vudo femminile e iidamo i:M7-48i sì erano proposti conio un'evidente ipoteca anttnaturallstica. Di 11 In avanti si direbbe che Cherchl non abbia poni esitato a proseguire sulla via d'un slntellsmo espressionista non immemore — In Donna dei campi come nel Dand o in Madre — d'una cultura plastica tra Zadkinc e Wotruba. cosi come nel bassorilievo Omaccio a/l"/mmagfnirmo (evocante 11 clima delincatosi a Alba nel momento In cui vi si celebrò ['Immaginismo di Jorn. Gallizio. Simondo e Garelli i s'avvertivano sia la tensione •Informale' sia 1 ispirazione cromatica che pareva calata Un nel bronzo Dopo la riproposta del tut'.otondo con la Cacciata dall'Eden e Diana (1956). nel 67 l'artista iniziò la ricerca che lo condusse finalmente ali appiattimento di ogni forma aMratto-espressionistica. e aìlapprodo scenografico delle Sculture paesaggio nelle quali la superficie d'una lamina sembra contraddire il valore più propriamente plastico di una scultura per rientrare, viceversa, nella scansione mentale d! uno spazio non illusionistico ne simbollstlco. ma a suo modo • altro, plasticamente vivo, proiezione esistenziale di chi ha saputo farne una realtà, con un atto non di magia ma di autentica creatività. Angelo Dragone Sandro Cherchi: «Nudo al sole» (o «Bagnante». 1948) tra le opere in mostra a Torino