«Ma c'è un sommerso tutto da snidare» di Eugenio Palmieri

«Ma c'è un sommerso lutto da snidare » «Ma c'è un sommerso lutto da snidare » ROMA — L'altalena della ricchezza. Molti Italiani non 10 sanno ma. almeno sulla carta, hanno più soldi da spendere, altri se la passano peggio di quanto si pensasse finora. Il Friuli-Venezia Olulla sale al primo posto con un reddito pro-capite di 14 milioni e 200 mila lire, la Liguria scende dal primo al terzo, la Lombardia scivola dal terzo al quarto, con 13 milioni e 800 mila, il Piemonte dal quarto al sesto con 13 milioni e 700 mila. La Toscana, rimane allo stesso posto, 11 settimo della graduatoria, ma si scopre Improvvisamente badata dalla fortuna con un reddito niente male. 13 milioni. Il Comune che se la passa meglio e Portofino (ha soppiantalo Claviere) e la cosa non sorprende più di tanto, ne sorprende la cifra del reddito pro-capite, poco meno di 30 milioni, seguito da Argenterà, con 25.2 e da Fiera di Pordenone con 24.5. Sorprendente t invece il divano con I Comuni più poveri, come Elva che si divide con Santomcnna l'ultimo gradino con 2.7 milioni. I primi 30 Comuni della classifica rono ubicali nell'arco settentrionale, gli ultimi 30. se si escludono Elva e Ornino, si trovano da Napoli in giù. E' la nuova mappa elaborala dalla ricerca annuale del Oonco di Santo Spirito sui redditi dcll'85. La novità è che l'autorevole studio ai basa sulla rivalutazione contabile effettuata dall'Istat e quindi ora tiene conto del •sommerso», con una crescita del prodotto interno lordo Intorno al 17 per cento. Di qui la spiegazione di fondo delle oscillazioni avute da molte zone della penisola nel blennio '83-85 e l'affacciarsi di fenomeni in piena contraddizione con quanto fino ad oggi sostenuto da alcuni studiosi: 11 divario Nord-Sud sarebbe più grave del previsto, le zone più ricche avrebbero beneficialo maggiormente dell'economia di carta, Bot e investimenti in Borsa, si riaffacciano i •feudi». I capoluoghi di Provincia, intorno al quali si muove 11 •contado, meno fortunato: viene ridimensionato il •miracolo* economico della dorsale adriatica: ce l'esplosione delle attivila turistiche Ma t davvero questa la nuova realta italiana? Quale grado di veridicità, o meglio di oggettività, hanno le cifre messe Insieme dal drappello di studiosi? Le domande si affastellano: e mal possibile che tra Portofino ed Elva vi sia una differenza di 27 milioni, che tra Bergamo e gli altri Comuni della provincia il balzo sia di ben 9 milioni, che la Sardegna si trasformi In prima regione del Mezzogiorno avanzando di un milione la Puglia Industrializzata? n prof. Olorgto Marbach. che ha guidato l'elaborazione del testo mette le mani avanti: .C'è un sommerso demografico tutto da snidare». In altre parole, spesso vi e uno stacco, anche notevole, tra popolazione •ufficiale» e popolazione «reale» per cui diventa quanto mal arbitrarlo decodifeare il reddito prò capite. Alcun! esempi clamorosi: lo scorso anno Santomenna era all'ultimo posto della classifica con 900 abitanti Iscritti all'anagrafe, mentre erano appena 450 quelli che ci vivevano tutto l'anno. U reddito, Insomma, andava raddoppiato. A Castel Volturno la questione e rovesciata: 1 clandestini di colore sono almeno tre volte la popolazione ufficiale e di questo le statistiche non tengono conio. • £' da quattro annt che vado ripetendo che non ha senso compilare classifiche perché il dato non coglie la realtà-. afferma 11 sociologo De Mita. Egli ha partecipato al lavoro del Santo Spinto, ma senza polemiche avverte I Umili Insiti nel tipo di ricerca La sua lesi è che In quesll ultimi anni lista', ha compiuto un grosso lavoro di rielaborazione della contabilità nazionale, ma che questo non basta per fotografare fedelmente la realtà. Perche? Perché il lavoro dovrebbe essere duplice: da una parte quello dello stati¬ stico, dall'altra quello del sociologo che scandaglia la realtà pezzo a pezzo. Due concezioni che non si elidono: chi la realtà la vede dall'alto ed elabora 1 dati della contabilità nazionale, spezzettandoli a livello regionale e provinciale, e chi p-.te da un esame dal basso, dal fenomeni. >«• sue obiezioni sono di diversa natura. ■Sono 32 anni — spiega De Rlla — che giro l'Italia e personalmente non vedo un accentuazione dello squilibrio tra Nord e Sud. né ricchi feudi e contadi poveri, ma semmai un reddito diffuso, specialmente al Nord. Certamente la ricchezza aggiuntiva degli ultimi anni è più presente nei centri urbani, nei centri dove già esisteva la gente con l risparmi da investire nelle oiiin.'d finanziarie. Ma la differenza tra Bergamo e i Comuni fimifrofi mi pare poco verosimile'. Che fare allora per rendere meno evanescenti i dall' L'esponente del Censis ha una proposta: 1 viaggi •Jonathan • più che I confronti tra scuole Istat. Cnr. istituti d: ncerca. uffici studi del grandi enti, dovrebbero raccogliere sul impo. gli elementi necessari che oggi mancano Sarebbe l'unico modo per nsponderc ai mille quesiti sollevali dalle cifre contenute nello studio del S Spirilo Eugenio Palmieri

Persone citate: De Mita, De Rlla