La Polonia boccia Jaruzelski

La Polonia boccia Jaruzelski Il referendum si trasforma in un boomerang per il regime La Polonia boccia Jaruzelski Troppe astensioni: i sì non hanno raggiunto il 50,1% degli aventi diritto al voto - Le riforme (economica e politica) respinte di fatto, ma il governo «resta determinato ad andare avanti» DAL NOSTRO INVIATO VARSAVIA — Clamorosa sorpresa in Polonia. Il referendum sulla riforma economica e sulla democrutlzzazione politica non e passato. Alla prima domanda ha risposto il 66.4 per cento degli elettori; alla seconda 11 69.7 per cento su un corpo elettorale di 26.760.000 cittadini. La complessa legge referendaria, ricopiala dal modello parlamentare del Sejm. esigeva che i si superassero 11 tetto della metà più uno degli aventi diritto al voto onde (ar scattare Immediatamente i plani del governo. Essendo la percentuale del votanti attestata a quota 67 per cento, l'aritmetica ha bocciato il programma di Jaruzelski o almeno la sua velocita di attuazione: perche al primo quesito ha risposto si il 44.86 per cento del votanti e no il 18.57 per cento: il secondo ha raccolto il 46.21 per cento di suffragi positivi ed il 16.48 per cento di contrari. Questi risultati rimandano pertanto nel tempo l'introduzione più dura delle riforme, cosa mai avvenuta prima d'ora nell'Est europeo. La stangala sui prezzi con ! raddoppi previsti sui generi alimentari dal prossimo anno, pre annuncia la alcune settimane fa, sarà comunque applicala, ma dovrà sottostare alle decisioni del Parlamento cui spetterà stabilirne i ritmi di applicazione. In sostanza, rincari dei prezzi, ritocchi del salari e mutamenti politici saranno stemperati nell'arco di tre anni. Alle 19. con un'ora di ritardo. Il portavoce governativo Jerzy Urban. scuro In volto, si e presentato al giornalisti di mezzo mondo, nel centro slampa dell'Ini*rpress, per comunicare i risultati. 'Per noi e importante che il progetto sia passato, abbiamo offerto al Paese un esercizio democratico, sincero. Ubero, sema precedenti. Forse con altri sistemi l'esito referendario sarebbe stato vincolante pur non avendo raggiunto una maggioranza incisiva. Ci diranno che abbiamo scelto la strada più difficile, non ce ne pentiamo. Il governo ringrazia gli elettori che lo sostengono, continuerà a servirsi dello strumento consultivo popolare, non si tirerà indietro dinanzi alle sue responsabilità procedendo senza deviazioni di sorta sulla strada delle ri/orme'. Oli è stato chiesto: Jaruzelski si dimetterà? Risposta: una domanda del genere non e degna di essere considerala. Per il 6 dicembre e convocato il plenum del comitato centrale comunista, l'ufficio politico del partito si riunirà forse oggi stesso. Nel clima di tensione si inserisce la notizia che la tradizionale conferenza stampa settimanale del portavoce prevista per stamane non avrà luogo. L'analisi del voto conferma in modo eloquente la gravità del dramma polacco. Il fuoco che covava dietro la facciala dell'inquietudine e del malumore popolar: si è propagato trasformandosi nella temuta ribellione, resa possibile dal segreto delle urne. La gente, sfiduciata da troppe promesse irreallzzate nel passato, ha ceduto alla tentazione allettante di dire no. Un atto di coraggio lm previsto, che apre oscure prospettive sul futuro del Paese. Per Jaruzelski la sconfitta e bruciante, durissima. Forse non la prevedeva, si era Piero de GarzarolU (Continua a pagina 2 In prima colonna)

Persone citate: Jaruzelski, Jerzy Urban.

Luoghi citati: Polonia, Varsavia