Un poker d'assi per i Solisti Veneti

Un poker d'assi per i Solisti Veneti Un poker d'assi per i Solisti Veneti UNIONE Musicale, serie pomeridiana, domenica 22 novembre, Auditorium Rai. Cosi recita la locandina dell'associazione torinese, una delle maggiori in Italia sia per la qualità sia per la lunghezza delle stagioni. L'appuntamento con i Solisti Veneti di Claudio Scimone è uno dei più ghiotti. Soprattutto per coloro che prediligono la musica del '600-700 e '800 europeo. Basta scorrere infatti il programma per comprendere come sia sottile il filo che lega il discorso filologico dei Solisti: da Antonio Vivaldi con il suo Concerto in sol minore per 3 oboi, fagotto, 2 corni, violino, archi e cembalo per la SAJl. di Sassonia, si passa ad Antonio Salieri maestro-rivale di Mozart, di cui Claudio Scimone propone 11 Concèrto in do maggiore ver flauto, oboe e orchestra (Allegro _ spiritoso, Largo e Allegretto) e quindi a Domenico Cimarosa nella Sinfonia concertante per due flauti e orchestra. n concerto del 22 si chiude con un affresco di Haydn: la Sinfonia in do maggiore «Il distratto», di cui si potrà ascoltare e godere l'Adagio, l'Andante, SI preannunciano altri sette giorni di grande musica. • Venerdì 20 alle 21 si rivede all'Auditorium di Torino un giovane direttore molto apprezzato e di solida scuola, essendo stato assistente di Léonard Bernstein. Si tratta di David Snailon, che si avvarrà della partecipazione del pianista argentino Brano Leonardo Gelber. La serata si aprirà con due pagi- . ne di Schumann: l'ouverture Manfred e il Concerto in la minore op. 54 per pianoforte e orchestra. Seguirà la Berceuse élégiaque di Busoni. E' una pagina breve, composta dal maestro di Empoli nel 1909 in morte della madre, tutta attenta alla realizzazione di particolari sonorità in cui entrano in gioco anche la celesta e l'arpa. La Berceuse fu molto cara a Toscani ni, che la udì per la prima volta a Boston nel 1911 sotto la direzione di Manie r. Conclusione con il danese Cari Nielsen, un autore di forte rilievo che purtroppo compare assai di rado nei programmi musicali. Sarà presentata la Sinfonia n. 2 «I quattro temperamenti», in cui ogni tempo è ispirato a un carattere umano: Allegro collerico, Allegro comodo e flemmatico. Andante malinconico e Allegro «sanguineo». • Sabato 21 alle 16, nella chiesa della Misericordia di via Barbaroux 41, per i concerti di Syntagma Musicum l'organista Fabio Cadetto esegue pagine di Pasquini, Martini, Gherardeschi, Bach, Dandrieu e Daquin. • Domenica 22 alle 17, all'Auditorium, il concerto dei Solisti Veneti per l'Unione Musicale, di cui si tratta a parte. • Musica piemontese lunedì 23 alle 21, nell'auditorium della scucia media «Principessa Clotilde» di Moncalieri (via Bertero 2), con il Duo Barocco composto da Pier Luigi Cimma (tiorba) e Gabriella Perugini (liuto). Pagine di Colista, Somis, Fiore, Strade Ila, Corelli, Oiay. il Menuetto, il Presto, ancora l'Adagio e il Prestissimo. Un programma scelto con gran perizia ed una ricerca storica minuziosa, che ben si coniuga con le dimensioni cameristiche dei Solisti Veneti e la compatta fusione di archi e fiati, ben sottolineta in «Per la SA.R. di Sassonia; scritta da Vivaldi in occasione della visita a Venezia di Federico Cristiano, figlio di Federico Augusto n, re di Polonia ed Elettore di Sassonia. NelTAHeoro finale, infatti, dopo l'introduzione del violino solista si giunge ad un elegante dialogo tra oboe e violino, che procede verso la lieta conclusione. H 'tempo di Venezia* fu caro anche ad Antonio Salieri, che proprio a 24 anni, dopo gli studi con Pescetti. si trasferì alla Corte Imperiale di Vienna. Salieri nel 1778 scrisse L'Europa Riconosciuta per l'inaugurazione della Scala, ma il suo Concerto per flauto, oboe e orchestra data il 1774 ed è significativo della facilità con cui il giovane musicista si destreggiava abilmente in tutti i temi del nascente classicismo. V Il Quartetto Hagen o Martedì 24 (sempre all'Auditorium e sempre alle 21) suona per la Riky Haertelt il pianista Luca Basca, con un programma molto articolato che prevede quattro autori: Mozart (Sonata in la minore K. 310), Chopln (Ballata n. 1 in sol minore op. 23 e Polonaise fantasia op. 61), Prokofiev (Sonata n. 2 in re minore op. 14 e Sonata n. 3 in la minore op. 28) e Skrjabin (Sonata n. 4 in fa diesis maggiore op. 30). • Musica in famiglia, è proprio il caso di dire, mercoledì 25 per la serie pari dell'Unione Musicale. Si presenta il Quartetto Hagen, composto dai fratelli Lukas. Vercnika e Clemens Hagen, con Rainer Schmidt secondo violino. Usciti tutti dal Mozarteum di Salisburgo, si sono perfezionati con Gidon Kremer e Heinrich Schiff. Questo complesso giovane e già affermatissimo, che ripropone un'immagine tipica delia raffinata società borghese tedesca dei tempi andati, proporrà al pubblico il Quartetto in sol minore op. 74 n. 3 «Reiter Quartett. di Haydn, in cui si nota la supremazia del primo violino sugli altri strumenti. Seguirà la Italier.ische Serenade in sol maggiore di Hugo Wolf, del quale abbiamo da poco ascoltato una raccolta da Italienisches Lie- n mercoledì 25 per l'Unione Musicale derbuch. Il brano fu pubblicato postumo in una revisione di Max Reger, in cui il ruolo di solista è giocato dalla viola. Conclusione con il Quartetto in la minore op. 29 n. 1 di Schubert, caratterizzato da alcune citazioni che l'autore fa di se stesso riecheggiando temi del Lied «Schone Welt, wo bist du?» e delle musiche di scena di «Rosamunde regina di Cipro». • Sempre mercoledì 25 alle 21, nella scuola media Vivaldi di Moncalieri (strada Vignotto 19), il Sestetto di Torino (pianoforte e fiati) eseguirà musiche di Hindemith, Piacentini e Mozart. • Giovedì 26 l'Orchestra Sinfonica e il Coro della Rai, con il pianista Gino Gorini e la direzione di Dietfried Bemet. presentano musiche di Busoni, Hindemith, Schumann e Petrassi. Sempre giovedì sera, per i concerti al Caffè San Carlo, David Briatore al violino, Luigi Mariani e Riccardo Vangelisti al pianoforte eseguiranno musiche di Mozart, Schubert. Vieux Temps. Per la musica lirica, si concludano domenica 22 (ore 15) e giovedì 26 (ore 19) le repliche di Sigfrido, (a cura di Leonardo Osella) Un'immagine tratta dall'album dei Solisti Veneti, all'Auditorium per l'Unione Musicale La Sinfonia Concertante di Domenico Cimarosa fu composta a Napoli nel settembre 1793 ed è un omaggio a «S. E. Ester osi, ambasciatore di S. M. Imperiale presso la corte napoletana'. La Sinfonia si articola in tre movimenti, in cui si respira l'atmosfera solare partenopea mista alla concezione sin-, fonica viennese. Infine non si può tacere del supremo Haydn con la Sinfonia n. 60, una suite in sei movimenti, il primo dei quali costituì un'ouverture e gli altri intermezzi di musica di scena per Der Zerstreute, un adattamento della commedia brillante Le Destrait di