Gli antichi suoni di Francia

Gli antichi suoni di Francia Gli antichi suoni di Francia FOLKONCERTO è una trasmissione di Radiotre, diventata quasi oggetto di culto tra gli appassionati di folk. Va in onda il sabato alle 15,30. In passato ha guidato gli ascoltatori alla scoperta della musica e delle tradizioni popolari di diversi paesi. Si è parlato del fado, del flamenco, del samba, della musica gaelica e di quella irlandese, solo per citare alcune delle serie più seguite. Fino ad oggi il programma era stato realizzato a Roma o Milano. Il ciclo in onda fino a dicembre viene trasmesso invece dagli studi Rai di Torino, ha per protagonista la Francia e si chiama Sonne vielles, resonnes musettes. Lo curano Anastasia Miszczyszyn e Maurizio MartinottL Entrambi sono ricercatori, musicisti e musicologhi, nonché esperti del genere folk. Ogni puntata consiste in un ascolto guidato attraverso i percorsi affascinanti ma non sempre agevoli della musica tradizionale transalpina. «H nostro obbiettivo è illustrare la materia nei suoi diversi aspetti, tentando di organizzare un discorso completo ed esauriente su un tema tanto ricco di spunti da rivelarsi talvolta caotico e dispersivo», spiegano i curatori. A tale scopo Martinetti e la Miszczyszyn hanno suddiviso Folkconcerto per argomenti, da trattare ognuno in un massimo di cinque puntate. Si parlerà cosi di tecniche di canto e di danza (con descrizione, origine ed evoluzione 'FAI CENT #-™™^. , Corso De Qasperi 43 - Torino Via Rulfi 19 - Torino mi MAFFÉ. y-a q pavese 27 - Torino Via Tartini 40 - Torino : Via CVia AViale passato, si ricostruisce cioè una musica aggiornata (soprattutto per ciò che riguarda gli aspetti strumentali) e mediata dall'influenza di altri generi di epoche diverse che vanno dal jazz al blues, dal rock alla mùsica minimale a quella classica. Se negli anni 70 c'è stato il boom del revival folk oggi questo genere musicale sembra passare un periodo critico e c'è chi si domanda quale sir gnificato abbia oggi riproporre una musica che è lo specchio di una cultura tante lontana dalla nostra. «Ciò che appartiene alla tradizione popolare suscita scarso interesse se manca di aggiornamento e rimane avulso dal contesto musicale moderno», conclude Anastasia. Per lei comunque la ricerca e la conservazione del patrimonio folk (che in Italia è particolarmente ricco) continuano ad avere un'importanza enorme a livello culturale e . storico. La musica infatti attinge continuamente dal passato e la sua evoluzione si sviluppa attraverso un'ininterotta contaminazione di generi. Accade ad esempio che stili esecutivi, vocali e strumentali, di origine araba od orientale, vadano a confluire in quel calderone affascinante che è la musica mediterranea e che questa, a sua volta, offra in prestito al sound afroamericano tempi, ritmi e scale musicali che le sono propri da centinaia di anni. Un suonatore di fisarmonica alla Bayo, festa oca tana «fi Sampeyre delle varie forme), analisi delle tradizioni (non soltanto le tre principali: bretone, francofona ed occitana, ma quelle proprie delle numerose minoranze etniche), studio degli strumenti e della loro storia, riproposta filologica, contaminazioni del folk con il rock e con la musica antica, e innovazione creativa. La parte finale del programma è dedicata al «folkrevival». il fenomeno che negli Anni 70 ha visto rinascere l'interesse per la musica popolare e tradizionale. «E* stato un exploit caratte¬ rizzato in buona percentuale da improvvisazioni e pressapochismo — spiega Anastasia Miszczyszyn — ma non si può negare che la riproposta di un patrimonio culturale contadino da parte di studiosi di cultura e formazione urbana abbia dato vita a ciò che noi definiamo 'innovazione creativa'». Con questo termine si intende la ricerca stilistica sugli strumenti e sulle tecniche esecutive relative alla musica, al canto e alla danza tradizionali Sulla matrice originaria comprensiva di temi, ritmi e partiture del Clara Caroli

Persone citate: Anastasia Miszczyszyn, Bayo, Clara Caroli, Martinetti, Maurizio Martinottl, Miszczyszyn