Sulla moto, anche per amare la natura di Gian Dell'erba

Sulla moto, anche per amare la natura Sulla moto, anche per amare la natura sta che ci ha aiutato a redigere questo articolo — oppure MV, Guzzi e qualche Oliera». In più di un raduno e, privatamente, si incomincia a «to try», cioè a provare sui bordi delle piste di motocross, andando a cercarsi gli ostacoli. Si sparge la voce, arrivano i bergamaschi, forti «seigiornisti» (la Sei giorni è una prova internazionale di regolarità) ed ecco, dal 1960 in poi, le prime gare. Il primo trial internazionale è però del 1970, il Trofeo Casserà, a Ber- IL trial nasce in Inghilterra e la sua denominazione deriva dal verbo «to try», provare, cimentarsi In effetti la specialità compie i suoi primi passi quando i britannici decidono che il tratto da A a B non dev'essere soltanto coperto nel minor tempo possibile — come si era fatto fino a quel momento nel cross — ma anche nel miglior modo, con compostezza sulla moto ed intelligenza nel superamento degli ostacoli naturali. In Italia si incomincia a conoscere il fuoristrada nel dopoguerra. Le motociclette di allora sono inglesi: Matchless, Ariel, Bsa, monocilindriche di 350 ce. Si cerca di imitarle adattando nostri modelli, Guzzi Lodolà o Saturno. E' un procedere lento, non c'è ancora la mentalità giusta, si pensa alla velocità mentre nel trial esiste soltanto un «fuori tempo massimo». E' proprio nel Pinerolese che il trial italiano compie i suoi primi passi. I «gitaioli» (e rari ricchi) incominciano ad usare motociclette inglesi e gli altri, la maggioranza, moto adattate al fuoristrada. «Erano moto Beta modello "Milano-Taranto" modificate — spiega Giuseppe Bartorilla, bravo triali- gamo, con invitati stranieri, vinto dal torinese Giovanni Tortia. Ricordiamo anche Giancarlo Bertani, meccanico, pinerolese come il suo concittadino Giovanni Priotti, Toso, Mulatero, Bosis. «Erano piloti di età media dai 25 ai 40 anni — dice Bartorilla — tutti dilettanti. Oggi invece abbiamo a che fare con dei professionisti, dai 16 ai 22 anni, e Renato Chiaberto, campione italiano nel 1984 ed '85, a soli ventiquattr'anni dovrà probabilmente cedere lo scettro a piloti più giovani di lui». Per superare gli ostacoli serve l'esperienza, maturata con il tempo, e l'intelligenza. Ai giorni nostri, a undici-dodici anni si va già in moto a fianco del papà e si arriva a 18 anni piloti esperti, disponendo in più di una forma fisica perfetta. Il trial si è modificato, è più spettacolare ed atletico (basti vedere le prove «indoor»), dove il fisico conta moltissimo. Ecco perché i giovani piloti, adesso, hanno di gran lunga la meglio diventando bravi come Ezio Regen, specialista di Oiaveno, per non citare che un promettente talento delle nostre parti. Frazzi dei biglietti e pesti di prevendita • Sabato si Incomincerà alle ore 21, domenica alle ore 14,30. II biglietto per i due giorni i di L 10.000 (7000 per militari, ragazzi fino a 14 anni e tesserati F.I.M.). Prevendita al negozio «Non solo moto» (via Venaria 22) ed ai botteghini del Palasport dalle ore 10 alle 12,30 e dalle 15 alle 19. Prenotazioni biglietti: tel. 011/389.519 - Informazioni: tel. 011/544.526 Gian dell'Erba PALASPORT parco ruffini TORINO ASsl iìn3*.T<j Ann SPOM CITTA JN K»13*i: COPPA db MONDO

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