Arrivano da Salisburgo le marionette per Mozart

Arrivano da Salisburgo le marionette per Mozart Arrivano da Salisburgo le marionette per Mozart SALISBUROO-Torino un binomio marionettistico indissolubile. La lunga tradizione che unisce le due citta si rinnova al Teatro Nuovo l'8 novembre alle 17 precise (è scritto nella locandina dell'Unione Musicale, che presenta lo spettacolo), come se la «precisazione» fungesse da richiamo a quanti amano il poetico mondo delle marionette. n programma, dunque: Die Zauberflote (H flauto magico), singspiel di due atti di Schikanader K. 620, musica di Mozart. E sarebbe più che sufficiente, ma l'Unione Musicale ha convocato tutti anche per il 9 novembre, questa volta alle 21 precise, per un altro avvenimento miniteatrale: Lo Schiaccianoci di Ciaikovski, balletto in due atti di Hof fmann, op. 71. Abbiamo detto che la tradizione «si rinnova» a Torino: infatti, il famoso teatro di Salisburgo ama cimentarsi sovente in riva al Po. Venne a Torino, L'Unione Musicale ha ora il merito, che lo accomuna al Teatro Nuovo, di cogliere la stretta vibrazione scenica che avvince il teatro delle marionette al teatro lirico. Non per nulla, dal 1600 al 1900 molti sono stati i compositori che hanno scritto per le marionette: da Ziani nella sua magnifica Damira placata, rappresentata a Torino nell'81-82, in una felice coproduzione Musica in scena-Marionette Lupi, ma in prima al Mallbran di Venezia nella stagione della Fenice, poi a Montecarlo, a Lione, affidata alle voci di Gabriella Ravazzi, Carmen Vilalta e Gastone Sarti nei ruoli principali. E si pensi ai preziosi fondali scenici della Damira: erano originali scenografie secentesche dello Juvarrà, proprietà dei Lupi. E non solo: a Torino furono allestiti Pietro Micco, di Luigi Manzoni, con la regia di Filippo Crivelli; Re Orso di Arrigo Boito e ancora l'Aida nella nuova versione di Mario proprio al Nuovo e sempre per l'Unione Musicale a fine novembre del 1884 e fu successo schietta Un teatro, ricordiamo, affollato di bambini, ma anche di adulti, che nel piccolo spazio scenico delle marionette rivivevano la vicenda amorosa di Papageno e Papagena, di Tamino e Pamina, impersonati dalle marionette sapientemente governate dalle mani dei salisburghesL n primo spettacolo della compagnia austriaca risale al 1913: nella Schwarzstrasse di Salisburgo, saletta che ancor oggi è sempre gremita di affezionato pubblico, venne rappresentata l'operina Bastiano e Bastiano di Mozart. Era stata vera gloria per il padre delle marionette, Hermann Aicher. Ora gli otto marionettisti sono guidati dalla figlia Greti Aicher, una signora di grande fascino, che conosce meglio di se stessa l'affascinante pianeta-marionetta.

Luoghi citati: Lione, Montecarlo, Salisburgo, Torino, Venezia