Alla scoperta di Petra città due volte perduta

Alla S€operfa di Petra citta due volte perduta Alla S€operfa di Petra citta due volte perduta SI immagini di percorrere centinaia di chilometri di deserto lungo la superstrada che da Amman porta ad Aqaba, l'importante porto giordano sul Mar Rosso, e ' l trovarsi poi davanti un Immenso blocco di pietra dalle pareti scoscese. A un certo punto questo enorme blocco roccioso presenta una fenditura alta una trentina di metri, larga da due a quattro e lunga circa un chilometro, al termine della quale si sfocia in uno spiazzo per trovarsi davanti a un fantastico palazzo — con tanto di scalinata e colonnato — interamente scavato nella roccia. Eccoci arrivati nella mitica Petra (VI secolo a.C), la millenaria città perduta, «trovata» nel secolo scorso da un europeo, riperduta per oltre cento anni e ritrovata una cinquantina d'anni fa. Per secoli la sua ubicazione è stata gelosamente tenuta nascosta dai beduini che vi sostavano e vi si rifugiavano per sfuggire ai nemici La semplice vista del Tempio del Tesoro provoca grande ammirazione e sorpresa, ma dopo aver lasciato il primo spiazzo e percorso una breve curva si resta di nuovo col flato sospeso: davanti si para una piazza Immensa circondata da rocce altissime dentro le quali è scavata l'Intera città, anfiteatro compreso. Le facciate del palazzi, del templi e delle tombe monumentali sono maestose, Indice dell'antica ricchezza di cui poterono godere per moltissimi anni le dinastie nabatee grazie al fiorente commercio e al pedaggi che facevano pagare alle carovane In transito recanti seta, oro, perle e spezie dal Golfo Persico a Damasco. Nel 106 dopo Cristo giunsero i romani e l'assediarono a lungo senza esito. La città sembrava inespugnabile. Riuscirono alla fine a prenderla per sete, avendo interrotto 1 rifornimenti d'acqua. I romani vi lasciarono la loro Impronta con la costruzione di un Arco e di una via fiancheggiata da colonne che conduce al recinti sacri del dio nabateo Dushara. «Segnata» è anche la presenza del cristiani che trasformarono in chiesa 11 Sepolcro dell'Urna (Urn Tomb), come attestano alcune Iscrizioni in lingua greca, in cui appare 11 nome del vescovo Giasone (446 d-C). , Molti secoli dopo fu un avamposto del Crociati che costruirono in cima Prima centinaia di chilometri di deserto, poi, imbucando una fenditura nella parete di roccia e percorrendola per un chilometro si arriva q un fantastico palazzo del VI secolo prima di Cristo... ai suoi dirupi due piccole fortezze. Petra continuò a vivere e ad essere punto di passaggio obbligato delle carovane, ma l'antico splendore, i tempi d'oro erano finiti per sempre. Sopraggiunse l'oblio. Di Petra si persero le tracce e di essa si continuò a parlare come se si trattasse non di una città realmente esistente ma come di una leggenda. Fu «scoperta» nel 1812 da un giovane esploratore svizzero, Burkhardt, il quale, fingendosi convertito all'islamismo, potè attraversare a cavallo 11 Siq (è questo il nome del lungo e stretto canyon) e ammirare la città di pietra rosa. Tornò In patria, ne parlò moltissimo, ma non fu In grado di darne le «coordinate», tanto che qualcuno pensò che si fosse inventato tutto. il seguito è storia di oggi. Il governo giordano ha fatto molti sforzi perché Petra diventasse un centro di attrazione turistica mondiale, facilitando 1 collegamenti con Amman e fornendo la zona di adeguate infrastrutture. La città di pietra rosa non è la sola cosa da vedere per chi decidesse di fare un viaggio in Giordania, un Paese in pace nel martoriato Medio Oriente grazie all'accorta politica di neutralità e buon vicinato tenuta da re Hussein. Amman, la capitale, è una città moderna ma ricca di storia. Conosciuta fin dai tempi biblici come Rabbath Ammon e come Philadelphla sotto 1 Tolomel d'Egitto, fece parte sotto 1 romani della Lega delle «Dieci città». Costruita su sette colline — e per questo è chiamata «piccola Roma» — conta, col circondario, quasi un milione di abitanti più di un terzo dell'Intera popolazione. Ha ottimi grandi alberghi, ristoranti e ville al lati di ampie strade alberate. B maggior interesse, da un punto di vista turistico, è rappresentato dalle rovine romane (tra cui un teatro con seimila posti risalente al terzo secolo), dalla Cittadella (con i resti di un tempio dedicato ad Ercole e un castello arabo del settimo secolo) e dal Museo archeologico, che racconta la storia di questa città abitata fin dal perìodo neolitico grazie alla presenza costante di sorgenti d'acqua. Per chi giunge ad Amman è quasi d'obbligo un'escursione fino al Mar Morto, il punto più basso della Terra — circa 400 metri sotto 11 livello del mare —, le cui acque sono talmente salate che non consentono la totale immersione. Una leggenda vuole che sotto le sue acque vi siano sommerse le bibliche città di Sodoma e Gomorra. Oggi sulle sue coste sorgono alberghi, ristoranti e stabilimenti balneari. Domani probabilmente, vi si svilupperà anche un'industria termale per i fanghi. Verso Nord Invece, a circa un'ora di macchina dalla capitale, è possibile visitare l'antica città romana di Cerasa, l'odierna Jerash, con 1 suoi templi le strade colonnate, il grande Foro, le due terme, 1 tre teatri (tutti ben conservati) e l'ippodromo costruito oltre il grande Arco del Trionfo dell'Imperatore Adriano. Dall'antica Cerasa alla moderna Aqaba. Il vecchio villaggio di pescatori sul Mar Rosso è diventato in pochi anni il posto più alla moda del Medio Oriente, un centro turìstico balneare che non ha nulla da Invidiare alla Costa Azzurra e con un parco sottomarino unico al mondo, ricco di coralli e di moltissime e rare varietà di pesci Alle sue spalle, poi dietro le montagne color porpora e dalle cime frastagliate, c'è Wadì Rum, la misteriosa e bellissima distesa di sabbia conosciuta come «11 paese di Lawrence». A Wadì Rum si erge, con le sue tozze torri, 11 Forte di «Beau Ceste. occupato dalla Polizia del Deserto, 1 cui ufficiali indossano lunghi abiti e bandoliere. Oltre a rovine nabatee. fortificazioni romane, tombe e graffiti che testimoniano del passaggio di carovane durante i secoli su una rossa montagna c'è 11 «Pozzo di Lawrence». Da qui durante la prima guerra mondiale, Lawrence d'Arabia parti con la sua banda di beduini all'attacco di Aqaba strappandola al turchi Aldo I «manna

Persone citate: Amman, Beau Ceste, Cerasa, Di Petra, Lawrence D'arabia, Rabbath Ammon

Luoghi citati: Amman, Aqaba, Damasco, Egitto, Giordania, Medio Oriente, Roma, Wadì Rum