Il computer scopre un pianeta fantasma

Il iomputer scopre un pimela fantasma Il iomputer scopre un pimela fantasma PITAGORA Introdusse l'espressione proporzione armonica per definire teme di numeri tali che «se il pruno è maggiore del secondo di una certa parte di se stesso, 11 secondo e maggiore del terso della stessa parte del terzo.. Un esemplo è la terna 12, 8, 6: 12 è maggiore di 8 di 4 che è un terso di 13 ed a, è maggiore di 6 di 2 che « un terso die. Lo stesso Pitagora scopri che le note della scala musicale erano emesse dalle vibrazioni di corde le cui lunghezze stavano in proporzione armonica. L'ottava era definita da due suoni, uno 'emesso dalla corda intera e l'altro da corda di metà lunghezza (In rapporto quindi 1 a 1/2 ovvero 12 a 6). e la quarta da 2/3 a 1/2 cioè da 8 a 6. Ricompare la terna 12, 8, 6. Non è dato di sapere se, con la considerazione tutta spedale che egli doveva avere per la matematica, chiamò armonici 1 numeri in relazione ai- suoni o viceversa. n concetto passò poi all'astronomia, anche se non è provato che la ricerca di certi rapporti armonici nelle posizioni degli astri fosse dovuta a iniziative dello stesso Pitagora. Ciò che si sa è che su convinzioni arbitrarie, che forse si rifacevano a visioni mistiche del Vicino Oriente, si affermò nella mente dell'uomo il convincimento che le distanze e 1 moti del pianeti rispecchiassero analogie armoniche e che le sfere planetarie «vibrando» su «distanze» in proporzione armonica emettessero suoni che si combinavano nella musica dell'armonia delle sfere celesti. Questa sorta di misticismo numerico era intimamente legata alla mentalità geometrica, della scienza greca e rappresentava, in un certo senso, un primo tentativo di ridurre a unità 1 fenomeni naturali e, in particolare, i corpi celesti mediante relazioni numeriche semplici di validità universale. Ciò . nonostante, l'influsso di una simile visione con il rivelarsi più tardi di ostacolo allo sviluppo della scienza occidentale. Quando l'armonia del cieli di derivazione greca venne incorporata nel cosmo neoplatonico e, col Medioevo, nell'universo della tradizione gludalco-cristiana, si volle vedere nella bellezza, nella semplicità di questi rapporti armonici il segno di una perfezione di natura divina. Nel pensiero cosmologico si infiltravano cosi dottrine e dogmi di na- tlus-Bode contribuirono a rafforzarne la validità sia in chi vi vedeva la conferma di certi dogmi sia in chi vi intravedeva qualche significato fisica La prima fu la scoperta de) pianeta Orano, la cui distanza dal Sole corrispondeva al numero 19 (che veniva dopo 11 10 di Saturno previsto dalla relazione di Tltius-Bode. L'altra scoperta fu in un certo senso ancora più interessante. 81 è detto che la serie prevedeva l'esistenza di un pianeta che si sarebbe dovuto trovare a 23 unità astronomiche dal Sole, una distanza intermedia tra quella di Marte e quella di Giove. L'assoluta fede nella legge di Titlus-Bode, vivacizzata dalla scoperta di Urano, fece si che in un certo ambiente astronomico si organizzasse la ricerca del pianeta mancante. Fu stabilito un programma di osservazioni sistematiche che in un certo qual senso anticipava quelli moderni di cooperazione spaziale in quanto si basava su una rete di ben 24 osservatori astronomici. Nel 1801 Giuseppe Piazzi direttore dell'Osservatorio astronomico di Palermo che non faceva parte del programma e che si interessava di altro, osservò un piccolissimo corpo illuminato dal Sole che viaggiava proprio là dove erano punta*1, probabilmente da astro:, mi meno esperti di lui, i 24 telescopi dell'organizzazione. Chiamò il piccolo corpo planetario Cerere (la dea della prosperità della Sicilia) e ne segui la traiettoria per parecchi giorni. Quando ne riferi la scoperta alla comunità scientifica,Cerere era intanto sparita. L'eccitazione che la notizia suscitò in certi ambienti e la preoccupazione manifestata dagli astronomi sulla possibilità di ritrovare nel cielo 11 corpo cosi poco luminoso visto dal Piazzi, fecero si che lo stesso Karl P. Gauss, forse la più geniale mente matematica dell'umanità, si assumesse il compito di ricalcolare le orbite del pianeti in modo da prevederne le traiettorie con maggiore precisione si da rendere 1 dati del Piazzi più affidabili per ritrovare Cerere. E l'anno successivo puntualmente Cerere ricomparve. Si scoprirono poi altri 4 o 5 asteroidi ancora più piccoli di Cerere e altri ancora. Con i telescopi moderni si è infine ricostruita l'immaglOttavlo Vittori (Continua a pagina 2 La stazione orbi razzo per uscire nello spazio Messe rschmid a Capri: «E' un grave errore che l'Italia non pensi alla preparazione dei suoi uomini in vista dei voli italiani. Per preparare un astronauta ci vogliono almeno tre anni Non tanto per l'addestramento fisico, ma piuttosto per il suo stato psicologico. Chi é destinato ad andare nello spazio deve cominciare a pensare e ad agire con la mentalità dell'astronauta. E tutto ciò, credetemi non è facile. Che senso ha finanziare un esperimento spaziale, quando poi quelli che materialmente lo eseguono appartengono a un'altra nazione?». C Batalli Cosmovici D li di Ai D lancio di un «Ariane» dalla base di Kourou Iprogrammi di sviluppo per l'ultimo decennio del secolo

Persone citate: Batalli Cosmovici, Bode, Giuseppe Piazzi, Karl P. Gauss, Piazzi, Pitagora, Vittori

Luoghi citati: Capri, Italia, Orano, Palermo, Sicilia, Vicino Oriente