Madamin Parisi Heather

Madamin Parìsi Heather Madamin Parìsi Heather e Il disagio è grande che l'Heather Parisi, ad onta del nome che vien risolto con vago accento romagnolo, è motto vezzeggiata da tutti. Eppure va detto: l'Eter ha messo gli speroni. CI eveva lasciati da solita tota americana ed è tornata madama saltando la fase intermedia di madamin che- avrebbe rimediato tutto. Fornita di una bellezza che sfuggiva ai normali canoni, somaticamente lussureggiante, l'Eter aveva beneficiato di un fenomeno di cui si giovò la Corrà quando ballava soltanto: non destava gelosia tra le telespettatrici. Ma al contrario dell'altra, spesso considerata alla stregua della zia nana che vinceva tutte le gare del liscio, l'Eter era Iperbolica. Tutta eccessiva, esagerata, come amplificata. Più che occhi, occhioni in perenne fase di spalanco stupito su quanto è bello 11 mondo di Biancaneve; il naso di De Nlro in «Toro scatenato*; la bocca da Squalo n. 1, 2 e 3; il corpo di Cari Lewis; le mosse di un lottatore di Kung-fu cui è apparso in sogno Schwarzenegger vestito. Una soubrette televisiva tutta americana amata anche dalle mamme: metti il collirio che ti vengono gli occhi dell'Eter, e magari ti mando a scuola di ballo, e ci vengo anch'io col body rosa. Una festa innocente. Con la biografia (aprile 86, «Gente») che mette va il magone per via dell'Eter fanciulla infe lice in Sacramento dove una matrigna la costringeva con gli zoccoli in odore di stalla, poi superata (maggio '87, Gente») dalla rivelazione ohe la mamma Anita pra 'ballcrtnR e rinunciò a sostituire Cyd Charis se per darla alla luce e guidarla al successo. Meglio la realta: non l'aveva portata la cicogna, non stava sotto un cavolo californiano: era uscita già tota sprizzai do gioia di vivere da una torta alla panna con ciliegine. Adesso continua a ballare e cantare, ma c'è un senso di legnoso e di roco. E cammina soltanto, e parla anche quan do ha un roseto tra i denti, e tiene un diario sul settimanale del geometra Berlusconi. Scrive cose tipo: «I/aria di montagna non mi ha impedito di essere elegante» ; detta scaramanzie americane .Mangiali tutti!»; de scrive il contenuto della sua borsetta: «C'è sempre quancosa di salato o di dolce, biscotti, patatine, caramelle di ogni tipo, due paia d'occhiali, almeno dieci musicassette e relativo walkman, aspirine, profumo, pillole contro il bruciore di stomaco, chiavi, mollette, fermagli, spazzole, ago e filo e forbici, tre reggiseni, cartoline, una vecchia agenda e una nuova da copiare» Omissis: .La mia vera vocazione è quella della casalinga: Una madama arrembante. Sembra che si sforzi di essere l'Eter di sem pre. Ammicca segnatamente tra schizzi di rimmel e sporge troppo le anche dove, nel finali, si da pacche forsennate. Mica è vecchia, attenzione, ma a guardarla sul video del sabato sera sembra aver messo gli speroni. E' intraducibile. Come se un incantesimo, invece dell'Eter, ci avesse rimandato l'Anita, la sua mamma, a realizzare 11 sogno mancato di diventare ballerina e tutti a dire: che meraviglia! guarda 11 cosa fa alla sua età! La televisione è spietata. Adesso, nella torta con le ciliegine da cui sbruffano fuori le soubrettes, c'è un'altra: la Cuccarmi. Antipatica. Non piace alle telespettatrici. Ha l'aria di saltar fuori da quelle torte gigantesche che si servono alle cene degli scapoli. Rallino TORINO — Un tempo folclòre e delizia per pochi iniziati, il blues da una ventina di; anni si è ritagliato una bella porzione di popolarità tra i fans del rock inventandosi una sorta di setta affezionata e fedele. Il nuovo blues, assai commercializzato, eccessivo nelle fonhe, cosi apertamente — se non volgarmente — sexy, attrae una folla di scalmanati estimatori, esegeti del vistoso, dell'eclatante e del macroscopico. E' pubblico che probabilmente va In brodo di giuggiole per il topless di Serena Grandi ma rimarrebbe indifferènte di fronte a una Charlotte Rampling magari immortalata dall'obbiettivo di un Hamilton. La conferma veniva l'altra sera al Colosseo durante là trionfale performance di John Mayall,. pedissequo epigono di un blues approssimativo, pacchiano e ripetitivo, tutto maiuscole espresse con 1 muscoli, con 1 trucchi dell'elettronica: un gran fracasso monotono, volgare, discettato. Ola dalle prime battute, con un grosso sforzo di volontà, dobbiamo mettere da parte i souvenir discografici di un Otis Redding o di una Arètha Franklyn; poi passano i minuti e si incomincia ad avere nostalgia di quel B.B. King che ha già archiviato per conto suo una bella dose di ormai obsoleto buon gusto. Alla fine prevale la rassegnazione e ci uniamo ai novecento scalmanati che urlano e ballano sotto il palcoscenico esplosivo di note stridule e di ritmi roboanti, terrifi- Simboli? Ma sii Il gruppo esprime una buona professionalità. Al primo posto c'è il batterista Joe Yuele che marcami bel tempo poderoso ma relax e sa sottolineare con tocco preciso ogni fase dei sia pure rudimentali arrangiamenti. I due chitarristi si dichiarano subito guerra (ma la dichiarano anche a chi ascolta) e la battaglia elettronica sfiora il parossismo. Match pari dunque tra Caco Montoya e Walter Trout che si cimentano anche al microfono per alternare le proprie voci a quella (un po' chioccia e fragile) del leader. Possente il basso di Bobby Haynes. La manifestazione era organizzata dalla «Good Music» che sta imponendo a Torino una forte stagione rock. Il prossimo suo concerto, sempre al Colosseo, è fissato per il prossimo 3 dicembre con 11 batterista Billy Cobham. Asso del jazz, poi maestro della rock f usion, Billy conta numerosi fans anche in Italia. E' prevedibile un nuovo successo, questa volta forse più motivato se non altro per l'alta professionalità del protagonista. Approssimativo, pacchiano, volgare, ma di gran successo John Mayall: successo popolare a Torino, ma blues piuttosto dozzinale Franco Mondin! canti come il passo marziale di un plotone nazista lungo una stradina fiamminga. Ci costa fatica ma il mestiere è il mestiere. Se la folla si diverte, ci sarà pure un motivo. C'è. E' la gioia di potere staccare il freno a mano che blocca la giornata, è la liberazione dalle consuetudini, dalle restrizioni imposte dal lavoro, dalla scuola e dalle istitu¬ elettrico, soffia dentro l'armonica a bocca. E' un uomo orchestra, un formidabile showman che sa vendere la propria merce. I suoi colleghi si muovono con disinvoltura e saltellano sulla scena scimmiottando quei passi di danza belluini inventati dai Rolling Stone: il palcoscenico come una gabbia dello zoo dalla quale la tigre vuole saltare fuori. zioni, of course. I giovani amano ancora la liberta e la trovano in John Mayall. Sono felici: grazie John Mayall I Nel Colosseo (dalla bella acustica) si rivivono 1 climi arroventati degli Anni Settanta quando la musica si faceva nel Palasport (dalla pessima acustica): un passo avanti. . . Mayall canta, suona la chitarra, strimpella 11 piano ■ Bohto stasera TORINO — Stasera — ore 22 allo «Studio 2. di via Nizza — si svolge un concerto del trio Boltro-Dl Castri-Roche, gruppo Jazz di prima grandezza nel territorio nazionale. Boltro in particolare conta su un vasto numero di fans e si è segnalato più volte come uno dei più forti solisti europei.

Luoghi citati: Italia, Sacramento, Torino