Il battesimo arriva nove anni dopo per un vecchio errore dell'ospedale

Pulizia delle vie a soeietà remane Pulizia delle vie a soeietà remane Il battesimo arriva nove anni dopo per un vecchio errore dell'ospedale La SoCoPs: «La nostra azienda è trasparente» Al momento della pri In concomitanza con l'Inchiesta giudiziaria su alcune imprese di pulizia, alcuni appalti stanno passando da ditte torinesi ad altre che arrivano da fuori regione. E' accaduto per gli uffici postali. Se li è aggiudicati una ditta che pulisce il ministero delle Poste. Un'altra ditta, sempre romana, pulisce metà degli autobus dell'Azienda dei trasporti torinesi. Ora è la volta di piazza della Repubblica. Una ditta di Roma se ne è aggiudicato l'appalto per ventisei milioni al mese, contro 1 trentasei pagati attualmente alla So. Co. P. S,, una cooperativa torinese. «La cosa più importante — dice Claudio Piccin, presidente del consiglio d'amministrazione della So. Co. P. S. — è che 1 nostri soci siano riassunti dalla ditta che si è aggiudicato l'appalto. Su piazza della Repubblica occupiamo diciassette uomini, oltre a due camion, un trattore, un'autobotte con getti ad alta pressione e numero- se Apecar. Rimane difficile comprendere come possa un'altra ditta garantire la stessa qualità ad un prezzo cosi basso. L'acquisto delle attrezzature per pulire piazza della Repubblica ha gravato pesantemente, negli anni passati, sui bilanci della cooperativa». Sporca e maleodorante per decenni, piazza della Re pubblica ha assunto una nuova dignità negli ultimi anni, da quando la sua pulizia è stata data in appalto. «La So. Co. P. S. — spiega il presidente — è una cooperativa di produzione e lavoro 1 cui soci, unici titolari in quote del capitale sociale, sono lavoratori (oggi 91 a cui si aggiungono 79 dipendenti). La composizione dell'azienda è, pertanto, assolutamente trasparente e non nasconde nessuno». La cooperativa torinese ha diversificato la propria attività entrando nel campo della raccolta rifiuti e dell'ecologia sia al servizio di enti pubblici che dei privati. E' stata battezzata. Con 11 vestitino bianco, 11 bouquet di fiorellini tra le mani e 1 suol nove anni. Tra le lacrime di commozione dei genitori e 1 sorrisi dei fratelli e del compagni di scuola, Monica Ieraci. unica superstite di un parto trigemellare avvenuto al Maria Vittoria il 13 novembre 1978, ha ricevuto il sacramento con un certo ritardo, rispetto alla media. Non per scelta, «ma per un errore dell'ospedale», come spiegano i genitori Rosario e Rita Ieraci, dipendente Fiat lui, casalinga lei, sledono nel soggiorno della loro casa, In corso Potenza, 175, dove vivono con Monica e con gli altri due figli. Bruno, diciottenne, apprendista barista al caffè Talmone.e Manuela, quindici anni, studentessa di prima magistrale all'Istituto Berti. Racconta il padre: «Avevamo deciso di chiamare le nostre tre gemelline Stefania, Ilaria e Monica. Pur¬ IL PRESIDENTE Maria Antonietta Sartori U.S.S.L. 47 - BIELLA Avviso di licitazione privata per la fornitura del servizio di smaltimento dei nduii tossici o nocivi per il Presidio Ospedaliero deii'USSL 47, per mesi 12 (legge 30-3-1981, n. 113). Importo presunto L. 650.000.000. Le ditte interessate possono rivolgersi per ogni informazione e per la visione del bando al Servizio Economale. Stella, via Marconi 23, telefono 015 350.3433. Le domande formulate ai sensi della L. 113/81, dovranno pervenire entro il 15" giorno non (estivo dalla presente pubblicazione. Il presente avviso non vincola l'Amministrazione. La scelta delle ditte sarà effettuata a insindacabile giudizio dell'AmministraIL PRESIDENTE dott. Eugenio Zampororw ma comunione i genito troppo erano nate sotto peso e con problemi respiratori e Stefania mori quasi subito. Dopo quindici giorni cessò di vivere anche Ilaria, ma, in un primo tempo, ci dissero che era morta Monica. Avevano semplicemente confuso le due bambine.- Invece ci fu possibile portare Monica a casa, dopo una sua lunga permanenza In incubatrice. E 11 cappellano dell'ospe¬ » nuove foto di can ri si sono accorti che m dale, in quel giorni, ci assicurò che le nostre figlie, date le loro precarie condizioni, erano state tutte e tre regolarmente battezzate nella cappella del Maria Vittoria». •Monica — racconta la mamma — è cresciuta bene. Ogni tanto le parlo delle due sorelline che erano nate con lei e la bambina pensa a loro con affetto. Ha incominciato ani da «adottare» ancava il certificato a frequentare la scuola: è iscritta alla quarta elementare, alla Aldo Moro. Poi è venuto per lei il momento di andare al catechismo, per la prima comunione. Al secondo anno di preparazione, ci è stato richiesto il certificato di battesimo. SI può immaginare . la nostra sorpresa quando ci siamo accorti che questo documento non risultava da nessuna parte». •Andai al Maria Vittoria — Interviene 11 padre —. Il cappellano che c'era nel '78 se n'era andato. Cosi parlai con il suo successore. Cercammo Insieme, con molta cura, negli schedari dell'ospedale, ma non trovammo traccia del battesimo di cui mi avevano parlato a quel tempo». Alla bimba, che stava seguendo con entusiasmo la preparazione alla comunione, la catechista ha cosi dovuto spiegare che, per essere cristiani, occorre ricevere quell'altro sacramento, prima di tutti gU altri. All'inizio Monica si è sentita un po' disorientata, a scuola tutti parlavano di questo fatto strano e curioso, ma poi ha preso la cosa con allegria e si è preparata al gran momento. Ieri la piccola ha festeggiato a casa, con 1 parenti e gli amici, 11 suo ingresso nella comunità cristiana, dopo la cerimonia che s'è tenuta, alle 16, nella chiesa di San Benedetto Cottolengo. «Nel giorni scorsi era emozionatlssima — racconta ancora la madre —, mi ha anche chiesto: ma adesso, finalmente, sarò cristiana anch'Io? Poi l'ho accompagna ta in classe e lei ha distribuì to 1 confetti alla maestra e ai compagni e 11 ha Invitati alla sua testa». Per un errore di non si sa chi, Monica, a differenza della gran maggioranza di tutti noi, battezzati in braccio a mamma o papa, semiaddormentati o frignanti, neonati inconsape voli di quanto ci stesse accadendo, ricorderà questo suo momento per tutta la vita. d. dan.

Persone citate: Aldo Moro, Claudio Piccin, Eugenio Zampororw, Maria Antonietta Sartori, Monica Ieraci, Rita Ieraci

Luoghi citati: Roma