Tanti viticoltori, ma i consumi calano

Quando l'amianto uccide in ferrovia Quando l'amianto uccide in ferrovia In media, ogni italiano beve 72 litri di vino Tanno contro i 103 del 1972 Iani/ viticoltori, ma i consumi colano Trapani: 8 sofisticatoli in carcere PALERMO — Manager di case vinicole, enologi, sommelier, amministratori che su invito cieli'.Istituto regionale della vite e del vino» si sono incontrati per quattro giorni a Palermo, hanno discusso sulle incerte prospettive del vino. Alla produzione in aumento un po' dovunque perché la .febbre del vigneto, ha contagiato molti agricoltori, fa rincontro un graduale calo del consumi. In Italia si è a 72 litri prò capite l'anno contro 1 103 del 1972. Fra 1 più pessimisti non manca chi prevede che di questo passo si arriverà presto ad una ventina di litri di vino prò capite l'anno e che continueranno ad essere sempre più bevuti nel Paesi caldi bibite gassate e birra e nei più freddi i superalcolici. L'-Europa verde» produce ogni anno 6 miliardi e mezzo di bottiglie di vino che non si riesce a collocare e si ricorre quindi alla distillazione agevolata, ricavando l'alcol dal vino. Ma poi noti si sa bene che cosa farsene di questo fiume di alcol e per la Comunità europea l'operazione distillazione incomincia a rivelarsi fallimentare. 8i infoltisce, a Strasburgo e a Bruxelles. 11 gruppo di chi si oppone alla concessione di aiuti a pioggia all'agricoltura e principalmente alla vitivinicoltura, aiuti considerati da alcuni .scandaloso assistenzialismo: Italia e Francia, superpotenze vinicole mondiali con una produzione annua sui 70 milioni di ettolitri runa, sono le più esposte al colpi della crisi che i francesi contengono con lo zuccheraggio (saccarosio di bietole) che consente loro di esportare anche vini di basso costo e di non eccelsa qualità. In Italia fa proseliti invece l'ipotesi di una utilizzazione su vasta scala dello zucchero d'uva, il mosto concentrato rettifica¬ TORINO — .Nelle ferrovie c'è una media di 20 morti all'anno. Le cause sono molte: punti di grande rischio sono alcuni passaggi a livello. E c'è il "problema amianto": proprio a Torino, nell'ottobre dell'85, un dirigente tecnico, ex operaio, è deceduto per cancro della pleura., dice Rino Giangrande, della Pilt-Cgil regionale. Toccherà a lui introdurre il convegno nazionale organizzato da Cgil, Cisl e Uil oggi pomeriggio, a Torino, sul tema «L'amianto e i suoi sostituti: rischi, prevenzione, responsabilità e risarcimento». Sarà l'occasione per una discussione tra i lavoratori delle ferrovie ed esperti (tra cui il prof. Giovanni Rubino cicli-Istituto di Medicina del Lavoro e il pretore Raffaello Guariniello) su un'importante esperienza di tutela della salute maturata a Torino, all'Officina Grandi Riparazioni. Si tratta di una vertenza sindacale aperta dal consiglio dei delegati dell'Officina nel 1880 che dovrebbe concludersi nel 1990 con l'eliminazione dell'amianto da tutto 11 materiale rotabile ferroviario .per abbattere definitivamente il rischio a cui sono esposti addetti e viaggiatori: Tra l'altro, ora non si sa dove depositare l'amianto già eliminato: .C'è un palleggiamento di responsabilità., polemizza Giangrande. L'esperienza torinese è ora raccolta In un libro curato dall'assessorato regionale alla Sanità (il «rischio amianto» e fra quelli considerati prioritari dalla Regione Piemonte). Sarà presentato al convegno di oggi che investirà anche 1 •sostituti» dell'amianto: .Stiamo verificando la loro eventuale pericolosità con l'Istituto di Medicina del Lavoro e l'Istituto dei Tumori di Torino., spiega Giangrande. L'amianto è usato in almeno duemila prodotti d'uso comune: un minerale dai molteplici usi, ma anche dai molti rischi. E' ormai nota la sua deleteria Influenza per l'Insorgere dell'asbestosi, dei tumori della pleura, del cancro del polmone, della faringe, della laringe e di alcuni segmenti del tratto gastrointestinale. Mali di difficile diagnosi perché si possono manifestare ancha a distanza di 20-30 anni dal contatto. Da tempo negli Usa e nella Cee è stata dichiarata guerra all'amianto. .Senza peccare di presunzione — dicono gli estensori del volume — — riteniamo che la normativa Cee relativa all'amianto sia stata anche frutto di questa esperienza concreta torinese, sia pur mediata a livello europeo.. In Italia, entro il 1991 tutti 1 manufatti con amianto blu, la qualità più pericolosa, saranno fuorilegge. Il convegno di oggi sarà concluso dal segretario nazionale della Cgil. Fausto Vigevani. responsabile del progetto «Tecnologia e salute» — Settimo, Casale e Torino Miraflori sono state scelte come zone sperimentali — volto ad intrecciare esperienza e dati del medici del lavoro con quelli dei medici di base per arrivare ad una specie di «libretto di rischio», auspicato negli Anni Settanta e mai isti' tuzionalizzato. Secondo Giangrande .tutto questo dimostra che la battaglia per la prevenzione primaria nei luoghi di lavoro non si t affatto spenta: Stefanella Campana to (Mcr), che rende possibile un arricchimento dei vini senza ricorrere al saccarosio di bietola che non ha nulla che vedere con il vino. Alcuni interessanti pareri sono stati illustrati in due convegni organizzati dall'.Istituto regionale della vite e del vino» durante le giornate palermitane denominate •a vino siciliano verso il Duemila». Enzo Rivella, presidente della Federazione internazionale degli enologi, si è schierato con quanti propongono di sfruttare il mosto concentrato rettificato e il presidente dell'Oiv, l'Office International du vin, Mario Fregoni, ha insistito Gare di nuoto d — .per migliorare la qualità dei vini. — sull'esigenza di impiantare soltanto 1 vitigni adatti alle varie zone, tenendo conto di clima, possibilità d'Irrigazione e qualità della terra, il senatore Walter Sacchetti, presidente delle •Riunite», ha ricordato che la cooperazione può far compiere finalmente l'atteso balzo in avanti, e a questo proposito Diego Pianeta, presidente dell'«Istituto regionale della vite e del vino», ha sottolineato come in Sicilia le 150 cantine sociali raggruppino oltre 120 mila soci. .Stiamo raggiungendo buoni traguardi per qualità ed immagine dei nostri prodotti — elle Fiamme Oro per afferma Pianeta — ma non bisogna montarsi la testa, perché c'è ancora moltissimo cammino da fare ed occorre soprattutto individuare nuovi mercati: Il direttore generale della •Cavlt», Giacinto Glacomini, ha ammesso che .la logica del mercato alla fine ripaga. ma ha precisato che questo avviene soltanto quando -la gestione è improntata ad equilibrio e competenza.. Francesco Pisa, direttore generale della «Averna», che ha lanciato sul mercato anni fa un vino in bottiglia con le etichette disegnate da Guttuso, ha chiamato in causa le strutture pubbliche, esor¬ la lotta ai tumori tandole a dare ai produttori incentivi per la commercializzazione. Con 17 vini a «doc» ed altri che aspirano ad ottenere la denominazione d'origine controllata, con centinaia di etichette diverse, la Sicilia è una Regione vinicola piena di contraddizioni. Nemmeno il 10 per cento del 12 milioni di ettolitri di vino prodotti annualmente in Sicilia trova una soddisfacente collocazione dopo che la Francia ha drasticamente ridotto le importazioni in seguito alle proteste del vignerons nel Midi francese. Eppure si continua con entusiasmo. TRAPANI — / carabinieri dei .Nas. hanno arrestato a Campanello di Mazara otto persone per associazione per delinquere finalizzata alla produzione e commercializzazione di vino sofisticato. Le indagini, avviate in seguito .all'acquisto di ingenti partite di zucchero, hanno accertato che gli arrestati, tutti dediti al commercio ambulante, in soli due mesi si erano rifornite di dieci tonnellate di zucchero, ufficialmente per rivenderlo al minuto. Antonio Ravidà CHE TEMPO FARA* IN SETTIMANA