Un tenero e casto amore tra le mura di San Grato?

Pace fatta fra il «prete d'oro» di Baldissero e la dinamica proprietaria della casa di riposo Pace fatta fra il «prete d'oro» di Baldissero e la dinamica proprietaria della casa di riposo Un tenero e jjjfjg amore tra le mura di San Grato? Dopo avere «diseredato» la Curia ha revocato con una raccomandata al legale il mandato di procedere giudizialmente nei confronti della donna - L'ex parroco avrebbe accumulato 1 miliardo e mezzo non soltanto con i risparmi, ma giocando in Borsa Don Andrea Bonino e Mattea Andriotta hanno trovato un accordo e i loro rapporti sono ritornati amichevoli, fraterni. Ma la vicenda del denaro prestato dall'ex parroco di Baldissero alla proprietaria della casa di riposo San Grato si é arricchita di un nuovo protagonista: il comune di Baldissero. Perché? In municipio c'é stata una riunione fra il sindaco Michelina Bosco in qualità di giudice conciliatore, don Dante Berti.no . in rappresentanza di don Andrea e l'avvocato Rodolfo Ummarino legale di Mattea Andriotta, e alla fine è stata presa la decisione di -aprire un'azione nel confronti della Curia affinché questa restituisca alla comunità di Baldissero circa 120 milioni che il Comune a suo tempo aveva stanziato per il restauro della chiesa-. Si ribaltano dunque le po- Don Andrea Bonino e Mattea Andriotta, proprietari slzioni: la Curia che per mezzo di don Bonino aveva impugnato la causa contro la proprietaria della casa di cura San Grato, per far riavere al parroco — e poi ereditare — cinquecento milioni, si troverebbe ora ad es¬ sere debitrice lei stessa di 120 milioni. Don Andrea ha. infatti, rinunciato alla causa. Lo ha fatto lui stesso Inviando una lettera spedita venerdì mattina tramite raccomandata con ricevuta di ritorno al suo avvocato, il a della casa di riposo San Grato, sono di nuovo amici dottor Domenica Piacenza, in cui revoca il mandato di procedere giudizialmente nei confronti di Mattea Andriotta. Dietro queste scelte si snoda però una storia umana tessuta da emozioni e tanti incontri informali. Don Dante, nuovo parroco di Baldissero, si è preso a cuore questa faccenda. Giovedì ha invitato in parrocchia don Andrea, Mattea Andriotta, e la dinamica infermiera Paola Lazzaro. Hanno discusso per un po', infine si sono tutti abbracciati. Forse hanno pianto. Ma don Bonino e rimasto solo di fronte ad un foglio bianco. Cosi ha scritto alla Curia una prima lettera dove spiega che lui di questa causa non è mai stato molto convinto, che ha accettato di firmare quell'incarico a procedere su pressione di don Enriore, ma che ora è stanco, e allora, in nome di Dio, lascino perdere. Da qui la successiva presa di posizione maturata il giorno dopo tra le mura del San Grato di far spedire l'altra lettera Indirizzata non più alla Curia, ma direttamente all'avvocato Domenico Piacenza. Ora tutti si danno un gran da fare per mettere a tacere le dicerie, come quella ad esempio di un -presunto e casto amore nato tra le mura del San Grato-, o la necessità di trasferire in un altro luogo don Bonino, perché «non si sa mai, don Andrea potrebbe finire avvelenato-. Già, ma da chi? La vicende dei Borgia forse potrebbero suggerire l'ipotesi. Asper Dei: ecco un flash di don Bonino e Mattea Andriotta. Lei un'instancabile lavoratrice caposala, fino a qualche anno fa, alle Molinette, guarda amorevolmente don Bonino che le ha regalato mezzo miliardo, promette assistenza vita naturai durante ed un aiuto finanziario per fargli aggiustare i denti. Lui, un essere incredibilmente semplice, un sacerdote vissuto nella miseria più nera, terrorizzato all'idea di dover soffrire in vecchiaia per mancanza di denaro. Ora l'ex parroco non ha più voglia di vivere, perché forse di crepacuore si può ancora morire. E la Curia gli ha fatto fare testamento assicurandosi tutti i suoi beni. SI, perché don Bonino, con l'aiuto di un bravo ragionie re ex direttore di una nota banca torinese, da parte ha ancora circa un miliardo e mezzo, accumulato giocando in borsa. La vicenda di don Andrea Bonino, salvo sorprese, è conclusa In questa singolare storia fa però capolino il giudizio di Dio: ha punito ingordigia ed avarizia, premieri la carità cristiana? S. C Madon precisa Il direttore della Clinica Pediatrica III, Madon, scrive: «Circolano fotocopie di una lettera delT'Università degli Studi di Torino", in cui si fa riferimento alla necessità di trasporto urgente a Parigi di un bambino per trapianto di fegato. Qualcuno sta usando tale fotocopia per richiedere denaro. I firmatari della lettera non hanno .mal fatto tale richiesta».

Luoghi citati: Baldissero, Parigi, Piacenza, Torino