Cobas e TT a un passo dalla rissa

Oggi la città di nuovo paralizzata dallo sciopero di 24 ore dei tram e degli autobus Oggi la città di nuovo paralizzata dallo sciopero di 24 ore dei tram e degli autobus Cobas e TT a un passo dalla rissa A faccia a faccisembra impossiarrivare ad una Altra giornata di disagi oggi a Torino per lo sciopero dei Comitati di base del tranvieri mentre dal canto loro gU aderenti alle tre confederazioni sindacali Cgil-ClslVII hanno assicurato che svolgeranno regolarmente il servizio. Comunque sia ancora una volta la citta subisce un duro colpo» l'ennesimo di una serie di giornate ricche di confusione e colpi di scena. Pochi aspetteranno 1 meni pubblici alle fermate Il presidente del Trasporti Torinesi, Giorgio Perinettl, e il leader del Cobas del tranvieri, Fernando Martella, hanno accettato un confronto su domande comuni. Alla fine ognuno ha posto a sua volta un quesito. Perché si è arrivati a questo braccio di ferro? Perinettl. •Non è un braccio di ferro. Per noi, amministrazione Atm, erano intollerabili tre giorni di sciopero consecutivi. La nostra richiesta di precettazione era legata all'esigenza che un sistèma cosi delicato, come quello dei trasporti ' pubblici, non fosse paralizzato per - tré giorni di fila*. Martella. 'Credo che ogni innovazione all'interno di una situazione prestabilito trovi difficoltà ad essere accettata. Quindi, inevitabilmente, si determinano situazioni in cui il vecchio modo di vedere e il modo nuovo che vuole imporsi ponga di fronte l'uno all'altro-, Cobas fuorilegge? Perinettl. -No. La legge italiana parla di organizzazioni sindacali più rappresentative. In molte circostanze può creare equivoci, difficoltà di comprensione. Questa con tutta probabilità è una di quelle. Si sta ponendo per molti servizi pubblici, non solo per i trasporti torinesi. Per quarantanni abbiamo avuto un interlocutore sindacale. Finora ci è parso credibile ed abbiamo conitiTtUato a trattare.: ■ -><■■'<•* I Martella. -Affatto. Il no•strò'Comitato dibàse'-hasé* guito tutte le tappe per me¬ a il presidente Giorgio Permetti e il leader dei comitati di base Fernando Martella - Per ora bile un accordo - Ma chi paga è sempre il cittadino - Necessario uno sforzo di fantasia per trattativa - Il giallo delle firme - Quanti sono realmente gli aderenti al sindacato autonomo? preferendo la propria auto per recarsi al lavoro e incrementando cosi ulteriormente la «marmellata» del traffico cittadino. Stavolta niente precettazione, come accaduto venerdì scorso quando 11 presidente dell'Atm aveva chiesto al prefetto Sparano 11 provvedimento per 908 tra operai e impiegati. Violente le polemiche, con ripercussioni su scala nazionale, mentre appena appresa la notizia I Cobas avevano re¬ li presidente della Tt Giorgio l'eri nei ti e Fernando Ma re in regola con le leggi dello Stato. Ha rispettato fino ad oggi tutte le regole dell'autoregolamentazione dello sciopero. Ci ha fatto molto più male una situazione di repressione totale nei confronti della possibilità di manifestare un nostro diritto-. E' giusto che I cittadini paghino per questi scontri? Martella. -La gente paga sempre quando queste situazioni di tensione vengono a determinarsi in diverse categorie. Il problema è che le nostre rivendicazioni sono rivolte verso l'azienda e verso la municipalità e non verso- la- popolazione: Aniek-sesaranno affrontati àìftnterho dei Trasportr^nrrfnesré^di^ Torino i quesiti che abbiamo posto, alla fine dimostri.. -» no esattamente il contrarli Permetti. -No, per niente. Credo debba esserci uno sforzo di fantasia da parte di tutti per trovare un terreno per la trattativa sindacale nei pubblici servizi che escluda danni ai cittadini-. Non pensate entrambi di esservi lasciati prendere la mano dai vostri consiglieri? Perinettl. -Per quanto mi riguarda, non ho avuto questa sensazione. In queste fasi ho consultato attentamente^ sia i colleghi di corsa Turati, ■sia l'amministrazione comu■nale-tnavna serie di-persone all'esterno. Tutto sommato, sono -convinto di non-aver subito pressioni, ma di aver vocato la sciopero. GII stessi precettati di venerdì, stamane alle 9,30 hanno intenzione di recarsi davanti alla prefettura con le lettere e di mettersi a disposizione del prefetto. Da registrare Infine un appello del vicesindaco Aldo BavaloU: «Cobas, sindacati e direzione aziendale dei Trasporti Torinesi devono fare il massimo sforzo per riportare nell'ambito' aziendale la soluzione dei rtella, leader dei Cobas ^ e , r r trovato un largo consenso rispetto a un'opinione e a delle scelte di cui mi assumo tutta la responsabilità-. Martella. -Assolutamente; neanche di fronte a una precettazione che riteniamo completamente ingiustificata e di stampo fascista. Avevamo ritirato il giorno in mezzo di sciopero, quello degli operai, per non dare alla cittadinanza tre giorni di disagio. Una categoria che scende in lotta dopo aver cercato in qualsiasi modo all'interno del proprio ambiente di lavoro di far passare alcuni obiettivi che sentiva necessari, non si fa prendere la mano' dà nessuno.- Siamo, molto attaécdHàl'nostró lavoro e affermiamo il diritto a problemi, verificando la rappresentatività delle parti all'interno e non sulla strada. In maniera democratica e uguale per tutti.. Frattanto in «zona franca», ospiti di «Stampa Sera», il presidente dei T.T., Giorgio Perinettl, e II leader del Comitati di base del tranvieri, Fernando Martella, hanno accettato di rispondere in un veloce faccia a faccia ad alcuni quesiti. essere presenti all'interno di una contrattazione: Che camblerebbe da domani In azienda? Martella. -Un concetto di fondo. Non si può più chiedere all'autista di pigiare l'acceleratore ed essere colui che recupera tutto sulla produttività, sulla propria pelle, e non avere poi un minimo di controllo sugli investimenti. Su come vengono investiti i soldi pubblici, che qualcuno difende soltanto nei confronti del nostro stipendio. Pensiamo una gestione a cui partecipi la gente che la dirige, ma pure chi ci lavora-. Perinettl. « Un clima composto da due elementi. Da parte della direzione, un recupero di capacità direzionale e di imprenditorialità: oggi è troppo spesso condizionata da esigenze dì trattative logoranti, su qualunque tipo di provvedimento. Dall'altra sicuramente cambierei, e cambierò, l'ambiente di lavoro. Alludo al disagio legato a situazioni tipiche degli autobus, a quello esistente in determinate officine per inadeguatezza di strutture, alla carenza di servizi igienici ai capilinea più volte citato da Martella*. Infine 1 quesiti che 1 due interlocutori si sono posti. Martella ha domandato a Perinettl perché non venisse riconosciuta un'associazione come 1 Cobas che il lavoratore si è dato autonomamente secondo la Costituzione. .:,-.AlHazien<?a — è la.risposta del-presidente T,T. — non- risulta questo tipo di adesione. Sappiamo solo di sessanta domande di revoca dall'iscrizione del sindacato, portate da voi. Questa famosa questione delle mille e trecento firme (in pratica altrettante firme di tranvieri che sconfessavano la piattaforma aziendale sostenendo che si sarebbe dovuto procedere al rinnovo dei delegati In carica dal 1982, prima di concludere il nuovo contratto - ndr) non risultano in nessun ufficio. L'ho chiesto ancora ieri al capo del personale. E poi è chiaro: nel momento in cui questo tipo di iscrizione ai Cobas, liberamente data e in un certo modo liberamente sottoscritta, e pagata dai lavoratori, risultasse anche a noi, non potremmo che tenerne conto-. Quindi Perinettl ha chiesto a Martella perché questa violenta dialettica tra Cobas e organizzazioni sindacali anziché svolgersi sulla pelle della citta non si effettuasse nelle sedi istituzionali, ad esemplo le assemblee che vengono regolarmente tenute In azienda. -La risposta — ha replicato il leader del Cobas — sta già nella sua mancanza di conoscenza delle 1300 firme. Le abbiamo portate a voi, ai sindacati, ne abbiamo dato notizia agli organi di informazione: molto prima degli inizi della trattativa aziendale. Per far capire che la nostra volontà era stare all'interno delle organizzazioni. Non è possibile imputare ai Cobas, dt non avere cerca-, to il dialogo con sindacati e direzione*. * . Ivano Barbiere

Persone citate: Fernando Martella, Giorgio Perinettl, Giorgio Permetti, Ivano Barbiere, Martella

Luoghi citati: Torino