E Marchesi chiede aiuto al Toro

Bergamo salvato Bergamo salvato E Marchesi chiede aiuto al Toro I granata, fermando di FABIO VERGNANO TORINO — Marchesi ricomincia da quattro. Quattro 1 punti che la Juventus ha conquistato nelle ultime due partite, quattro quelli che vuole strappare nel prossimi impegni casalinghi contro Cesena ed Ascoli per essere pronta ad affrontare un ciclo di confronti diretti terribile, che dovranno dire.','una* volta per'tutte quali sono le reali ambizioni dei bianconeri. Dopo la sosta azzurra d'inizio dicembre, infatti, la Juve se la vedrà con Napoli Sampdoria, Torino, Milan e Fiorentina. Un finale di girone tutto in salita, nel quale la squadra di Marchesi dovrà dare risposte precise, chiedendo a Rush e Laudrup gol importanti. La vittoria di Pisa è servita a ridare tranquillità a tutto Per l'arbitro solo un'ammonizione - Per Campanari una sconfitta il Napoli, potrebbero favorire la Juve - Mauro non sarà in campo neppure contro il Cesena MILANO — Ammonizione per l'arbitro Paolo Bergamo di Livorno; censura per Rosario Lo Bello di Siracusa e Pierluigi Magni di Bergamo. Questa la sentenza emessa ieri a Milano dalla commissione nazionale di disciplina dell'Aia nei confronti dei tre direttori di gara, chiamati a rispondere a diverso titolo di dichiarazioni non consentite rilasciate alla stampa. Nel pieno delle polemiche suscitate dal suo arbitraggio relativo a Verona-Juventus del 4 ottobre, vi fu un durissimo sfogo di Bergamo nei confronti dei dirigenti della categoria arbitrale. Nel contesto erano riportate dichiarazioni di solidarietà da parte di Lo Bello e di Magni. I tre arbitri erano stati quindi deferiti alla commissione di disciplina, che Ieri ha emesso la sentenza. l'ambiente anche se Marchesi per primo sa che 1 due punti non hanno cancellato tutti 1 problemi. Spiega 11 tecnico: -La squadra ha fatto progressi e soprattutto è più sollevata nel morale. Ora dovremo far fruttare al massimo i confronti con Cesena ed Ascoli al Comunale, per presentarci ai confronti diretti nelle condizioni migliori. Ci attendono cinque partite-verità, dopo di che sapremo tutto sulla Juve, se le nostre ambizioni possono decollare o se il campionato ci assegnerà una parte da comprimari. E nella marcia di avvicinamento agli impegni che contano, domenica potrebbe essere addirittura 11 Torino a tendere la prima ciambella di salvataggio ai bianconeri. La squadra di Radice Infatti scenderà al pa della solita caviglia. Rientrerà da Liverpool solo stasera e domani riprenderà gli allenamenti. Contro il Cesena ci sarà. Marchesi non ha dubbi: «Aron ha mai chiesto di restare fuori. Avrebbe voluto tornare a giocare subito dopo l'infortunio ben più grave d'inizio stagione e sarà disponibile anche domenica». Scontata invece l'assenza di Maura- Marchesi ha spiegato che il centrocampista recupera lentamente Infine una battuta sulla nazionale, sempre più povera di juventini: 'Il fatto che abbia giocato solo De Agostini, che si è comportato benissimo, non toglie valore alla mia squadra. Nel calcio ci sono cicli favorevoli ed altri meno. Questo è il momento del Napoli, ma prima dei mondiali del "90 potranno cambiare tante cose». San Paolo e Marchesi incoraggia le speranze granata: •Il Toro può fare risultato a Napoli. Come noi anche Polster e compagni hanno avuto problemi in trasferta, ma il pareggio strappato contro il Milan dimostra che la squadra ha preso coraggio, trovando compattezza e tranquillità. Marchesi però non pensa già al match che la Juve disputerà, a' San Paolo come occasione per un clamoroso aggancio «spaziale.. Per ora la «navicella* napoletana gira su orbite troppo lontane (non tanto come punti, quanto come gioco), per alimentare ambizioni Spiega ancora Marchesi: «È' vero che prima di affrontarci dovranno far visita all'Inter, ma non mi pare il caso di parlare di aggancio. Per il momento mi accontenterei di avvicinarmi alla capolista. Intanto ecco profilarsi altre indesiderate polemiche. Rush torna a casa per una breve vacanza e subito la stampa inglese si scatena, divertendosi a creare tensione tra il giocatore e la Juventus, n gallese avrebbe dichiarato infatti che in una sola partita con la nazionale gli sono arrivate più palle-gol che in quattro con la Juventus. Marchesi non muove un solò muscolo del viso e ribatte: «Mi pare che anche a Praga abbia avuto poca fortuna e soprattutto pochissime palle-gol pulite, lan si è battuto con la rabbia di sempre e mi è parso in progresso. Buon per noi. Ora mi attendo da lui un miglioramento definitivo, perché il suo aiuto, come quello di Laudrup, saranno essenziali. Ma Rush si lamenta. Col¬ nel podice di comportamento dew. Cfisia,'' Campana», da sempre a galla alla testa delVAia, diede il via al linciaggio. Via Bergamo dagli 'internazionali» per far posto a quel mediocrissimo Magni nel gruppo di vertice, ma soprattutto a D'Elia, il politico salernitano, in vista dei Mondiali. Gussoni, il designato-re che sceglie i singoli arbitri, non ha voluto seguire la linea Cam-panati, e Pasturenti, il severissimo giudice, l'ha addirittura smantellata. Ora non è troppo difficile capire come all'interno del vertice arbitrale si sia venuta a creare una spaccatura profonda che non può portare ad altro che all'allontanamento di Campanari. Con tutti i guai che hanno avuto, con tutti i delitti noti o passati sotto silenzio, hanno sempre pagato gli arbitri in attività, e mai chi li guida: è giunta l'ora. Al settore arbitrale la nuova gestione Matarrese non ha ancora messo mano, ma i modi di intervento quando verranno non saranno troppo leggeri, come già s'è visto negli altri settori toccati. Con il rientro nei quadri calcistici di un personaggio di grosso rilievo, Campanati perderà il suo ruolo predominante in tempi brevi. Dovrà poi far attenzione a salvare almeno i suoi incarichi internazionali in seno alle commissioni arbitrali Uefa e Fifa, dove si è sempre segnalato per il suo non contar nulla. In questa sede potrebbe essere rilanciato Concetto Lo Bello, più che mai legato a Matarrese dopo la votazione al Coni. Paolo Bergamo doveva sparire dalla-scena arbitrale, eccolo invece appena sfiorato da una punizione mite. Nessuna sospensione oltre a quella di fatto che scade, com'è prassi arbitrale, con la sentenza e quindi con la prossima domenica; salva la qualifica di 'internazionale» e la carriera legata all'età; intatte le possibilità di rappresentare l'Italia ai 'Mondiali "90», quando Casarin ed Agnolin saranno già usciti di scena. Lo Bello aveva espresso solidarietà a Bergamo e ne ha seguito la sorte; Magni è stato accorpato al gruppo pur essendone fiero avversario. Bergamo ha fatto autocritica, ha riconosciuto d'aver arbitrato male, ma ha fatto vedere (con registrazione televisiva) che lo 'scandalo» del gol assegnato con tanto ritardo era dipeso dall'errore tecnico del guardalinee, mentre l'aggressività degli juventini non era poi stata tanto fuori regola. Questa la sua versione (non è detto che sia quella oggettivamente giusta) corredata da nastro registrato, e accettata come dimostra la sentenza. Poi c'erano le dichiarazioni, le proteste, ma nemmeno quelle sono state ritenute importanti. Non era mai successo, basti pensare alla mostruosa squalifica di Casarin, per una chiacchierata, nemmeno un'intervista, ben più costruttiva. I toni dei commenti di quest'oggi sono facilmente prevedibili. I crìtici di Paolo Bergamo, cioè quasi tutti, si scagneranno contro la sentenza troppo mite. Nella realtà di gioco di potere s'è trattato, gioco pesante com'è