Al Lamarmora quattro bordate affondano gli ossolani di Roberto Eynard

Al Lamarmora quattro bordate affondano gli ossolani Al Lamarmora quattro bordate affondano gli ossolani BIELLA — Dalla polvere all'altare. A distanza di appena sette giorni dalla deludente prestazione di Pinerolo ecco l'ennesima trasformazione offerta dalla Biellese: da squadra pigmea in gigante, da compagine senza spilli In avanti a undici con mille frecce al proprio arco. Al Lamarmora la formazione di Della Donna è, comunque, davvero un altro complesso, specie se, come con la Juve Domo (4-1 il punteggio finale), diverte e va a segno per la gioia di un pubblico (2500 spettatori, oltre 20 milioni di incasso) di categoria superiore. Il taccuino parla chiaro: un bottino di quattro reti, una traversa colpita, almeno tre interventi da campione di Pozzati costituiscono in termini reali il gioco prodotto da una squadra che tra le mura amiche non sembra neppure lontana parente di quella compagine che fino ad ora ha cosi tanto patito in trasferta. Contro una delle due capolista, quella Juve Domo tan¬ to quadrata quanto ordinata, la partita è durata solo 38'. Il tempo di spianare la strada al successo in avvio (Cavaglià ha aperto le marcature già all'8'), di sfiorare la seconda marcatura in un paio di circostanze, di sentire i brividi lungo la schiena alla mezz'ora (prima Buda, con una gran parata, ha impedito il pareggio; poi Conte, sulla ribattuta del portiere, da pochi passi ha calciato alle stelle la palla dell'1-1) e il big-match al 38' — grazie al gol del 2-0 di Zardi — poteva dirsi concluso. ■ Girone A: c 5 RETI: Betz (B 4 RETI: Pisani (Moncalleri) e Conte (Juve Domo). 3 RETI: Persenda (Cairese); Cavalieri (Moncalleri); Carlinho (Savona); Bencardlno (Ventimiglia); Marabotto e Rocca (Cuneo); Alfano e DI Napoli (Albenga) e Monte (Vado); Cusano (Saint Vincent). 2 RETI: Villa (Albenga): Velia e Russo (Ventimiglia); Pastoni, Cirillo e Vascimmino (Aosta); Scarrone, Cavaglià e Zardi (Biellese); Pasquino e Vasino (Juve Domo); Guerra e Parodi (Levante); Sadq e Maltese (Moncalleri), Masoero (Vado); Tascheri (Valenzana). Da quel momento, infatti, l'incontro è diventato un monologo dei padroni di casa, che in alcuni frangenti hanno offerto un calcio davvero spettacolare con trame «a percussione» di impronta rugbistica per i danni prodotti nella difesa ossolana. Inevitabile è quindi venuto il suggello finale con la doppietta conclusiva di Betz, prima della rete della bandiera di Vasino. Eppure, a ben valutare, contro questa Biellese super, la Juve Domo non ha disputato una partita disastrosa lassifico dei marcatori iellese). mazioni, si è aperta con 11 primo gol bianconero all'8': su una punizione dalla sinistra di Scarrone in àrea, Cavaglià è svettato più In alto di tutti ed ha Infilato l'Incolpevole Pozzati. La Juve Domo ha sfiorato 11 pareggio prima al 27' (sulla linea Zardi ha salvato su una conclusione aerea di Cónte) e poi al 36' (gran tiro di Pasquino deviato da Buda, sulla respinta Conte ha spedito alto da favorevolissima posizione). Ma la replica della Biellese ■ è stata implacabile e al 38' Cavaglià, mentre la difesa domese rimaneva a guardare, ha toccato per Zardi che dal vertice sinistro dell'area ha scaricato la botta del 2-0. Nella ripresa è stato Betz ad indossa, e 1 panni di goleador al 78' (mezza giravolta dal limite) e all 82' (tiro-cross che ha colto di sorpresa Pozzati), imitato dal domese Vasino all'87': 11 granata su punizione, con un bel pallonetto, è riuscito a superare Buda siglando il giusto punto della bandiera. come, il risultato farebbe supporre. Tutt'altro. Per mezz'ora i granata ossolani hanno tenuto degnamente testa ai padroni di casa, anche se nello schieramento si sono subito aperte due grosse falle causate dal netto dominio, a centrocampo, di Scarrone su Baiguera e, in difesa, di Cavaglià su Fochesato. La prestazione del centravanti è stata addirittura strepitosa: lo splendido gol d'apertura, un poker di assist per i compagni, una serie di ottime invenzioni anche sul piano tattico hanno costituito il bagaglio messo In mostra da Cavaglià. Accanto al numero nove (e al duo Scarroné-Betz) ottime prove sono state fornite da Zardi — che, invece di eccedere nei soliti personalismi, ha messo al servizio della squadra la sua possanza fisica e le buone qualità tecniche —, dal ragazzino Tra pella e da Baruffa, che ha annullato il temuto Conte. La cronaca, dopo un attimo di studio tra le due for¬ Roberto Eynard

Luoghi citati: Albenga, Aosta, Biella, Cavaglià, Pinerolo, Savona, Ventimiglia