Tra misteri

Tra misteri Tra misteri .Nel buio entra l'ombra», inizia una poesia di Jaroslav Seifert che descrive l'uomo d'argilla,^il^Gofeny, un fantoccio, di creta ^creato dal rabbino Low. Per animare il Golem bisognava mettergli in bocca lo schem. un foglietto con sopra vergato il nome impronunciabile di Dio. Le leggende sul Golem sono tante come lo sono i film espressionisti che si ispirano a questo robot d'argilla che usciva dai misteri di Praga. Il Golem può essere pericoloso, il Golem è un umanoide rabbioso, con gli occhi iniettati di sangue. Robot, del resto, è una parola ceca che viene da robota, ossia sfacchinata, lavoro. Il Golem oggi è l'antisemitismo spesso creato da quella stessa argilla: «Non c'è dubbio che la Cecoslovacchia non volle difendere la sua minoranza ebrea. Del resto, nonostante avesse un fior fior d'esercito, accolse i nazisti senza sparare un colpo. Non si comportò male come il popolo polacco che è il più antisemita d'Europa, ma certo non si comportò bene con i suoi ebrei., mi spiega un cecoslovacco. «Questo fatto naturalmente è nascosto a meno che l'antisemitismo non abbia la scusa ufficiale di esplodere quando scoppia qualche cosa in Medio Oriente e cosi diventa un antisemitismo politico. E allora va bene». Gaia Servadio

Persone citate: Gaia Servadio, Jaroslav Seifert

Luoghi citati: Cecoslovacchia, Europa, Medio Oriente, Praga