Il Genoa a Cremona ringrazia l'arbitro

Generosa e fortunata prova dei grifoni dopo le ultime deludenti partite Generosa e fortunata prova dei grifoni dopo le ultime deludenti partite Il Genoa a Cremona ringrazia l'arbitro Lazio rassegnata e battuta a Lette forse non erede più al grande salto 0 direttore di gara degli ospiti - Eccel di GIORGIO MICHIELI CREMONA — Può accendere più di una candelina il Genoa per lo 0-0 strappato alla Cremonese col cuore e col denti visto che non è mancato uri ^rtbu*pporto' della fortuna al pareggio conquistato, dai liguri sul campo di una squadra determinata a vincere la prima partita interna di questo campionato e in grado di presentare sul campo la carta di credito di un gioco di buon livello tecnico corroborato da una prestazione maiuscola sul plano agonistico. Un grazie poi non dovrebbe mancare di indirizzare il Genoa all'arbitro che ha ritenuto non solo di chiudere entrambi gli occhi su un certo numero di falli avvenuti in area di rigore rossoblu, ma ha anche usato due pesi e due misure nell'uso del cartellino giallo estraendolo con grande disinvoltura quando si trattava di cremonesi. In effetti lo 0-0 finale va stretto assai alla Cremonese e premia generosamente la prova di un Genoa coraggioso, grintoso, ma ancora alla ricerca di un proprio gioco, di una propria identità tecnica, di una propria perso¬ salva i liguri in più occasioellente il portiere Gregori nalità, sin dalle prime battute s'è visto bene che la squadra di Simoni, reduce da recenti sconfitte e consapevole dei pericoli di cui era disseminata la partita di Cremona, adottava una tattica ■ assai prudenziale richiamando addirittura nella propria trequarti le punte Manilla e Briaschi e badando ad infittire il proprio baluardo difensivo con l'arretramento di alcuni del suol uomini di centrocampo Per tre volte la Cremonese nel primi 45 minuti di gioco è andata vicinissima al gol. ni - La contìnua offen - Palo di Chiorri su p Nel secondo tempo, dopo che la Cremonese aveva colpito un palo su punizione battuta magistralmente dal solito Chiorri, altre due o tre volte è parso che la resistenza dei liguri dovesse venir meno mala re*e non. è .venuta e alla f ine lo 0-0 è stato accolto con fischi (indirizzati all'arbitro che onestamente se li era almeno in parte meritati) e con una grossa delusione per l'ennesimo pareggio interno della Cremonese. La squadra locale ha disputato una buona partita mettendo in luce una bella nsiva dei lombardi s'infrange sulla «maginot» punizione - Esordio stagionale di Nicoletti difesa, un rigenerato Bencina, un ottimo Lombardo ed un ben ritrovato Nicoletti (all'esordio in questo campionato) oltre al solito bravissimo Chiorri naturalmente. E' mancata però ancora ; una volta all'appuntamento col gol la squadra di Mazzia e c'è da augurarsi che Nicoletti ritorni al più presto al suo standard abituale di., marcature. Nel Genoa meritevole di menzione la prova dell'intera difesa con una citazione particolare per Gregori autore di alcune ottime parate. La Cremonese ha la prima palla-gol della partita al 3' con Rizzardl su cross di Chiorri, ma il terzino sbaglia clamorosamente. Al 26' e al 36' altre due grosse occasioni da rete vengono fallite da Gualco (tiro fuori) e da Chiorri (gran parata di Gregori). Poi al 42' su punizione di Agostinelli, Tre vis an di testa manda la palla sulla traversa con la porta vuota per l'uscita di Rampulla. Al 57' il palo di Chiorri su punizione. Ultimi «lampi» per la Cremonese air 84' quando Gentilini rinvia dalla linea di porta una palla scagliata da Citterìo e al 90' quando Gualco calcia altissima una palla molto bella. Troppo evanescen Segna Vincenzi e radd di SALVATORE GENTILE LECCE — n Lecce continua la marcia verso la serie A e 1 tifosi già sognano ad occhi aperti Ieri ha superato una Lazio che, se pur non nwfc^e:STObi4or4:.dl: promozione, non è apparsa nelle migliori condizioni B 2-0 ci sta tutto, Una vittoria dei giallorossi meritata, dunque, che premia lo spirito combattivo della squadra di Mazzone, concentrata e pronta a sfruttare le occasioni da gol. La sconfitta per la Lazio, invece, è l'inevitabile punizione per una squadra che non riesce a concludere a rete favorevolissime occasioni. La partita è stata caratterizzata da un primo tempo giocato ad ottimi livelli, soprattutto dal Lecce che andava in vantaggio con Vincenzi, al 35'. Partita con tanti motivi di interesse: la potenzialità delle due squadre; il ritorno di Eugenio Pascetti, da «ex», in quello stadio che appena tre anni or sono lo vide protagonista nell'esal tante promozione in A; la sfida del cannonieri del campionato. Monelli e Pasculli, di fronte con la non tanto segreta speranza di continuare la marcia nella classifica del ■ Udinese con Milutjnovic udine — Milutjnovic rimane in tribuna e comunica, via radio, con Lombarda.?} ttiiiiì '.}» Partita giocata al rallentatore: l'Udinese vince con due tiri che hanno fatto il risultato. Qualche curiosità c'era per il recente acquisto Righetti che, di fronte a un avversario assai modesto in fase d'attacco, si guadagna più che la sufficienza. Dopo pochi minuti s'infortuna Oraziani (contrattura muscolare alla coscia destra) e, al 22', l'ex granata lascia il posto all'esordiente Lugnan. Proprio Lugnan, al 61', soffia 11 pallone al suo avversario e lo spedisce a centro area, dove Dossena, pur in buona posizione per segnare, preferisce servire Vagheggi che di testa non ha difficoltà a mettere in rete. Allo scadere l'Udinese raddopia Palla da Vagheggi a Dossena e lancio a Caffare Ili: tiro rasoterra di quest'ultimo e goL ddoppia l'argentino Pascmarcatori, ed è andata meglio all'argentino, autore di un gol, anche se un po' fortunoso, nella ripresa. La Lazio aveva Iniziato con un paio di affondo (e, al 2', il centravanti Galderisi pestava contuso, tanto da-essere costretto ad uscire per tre minuti per farsi medicare), poi, al 5', un tiro di Pin che chiamava alla parata Braglia. Una punizione di Muro (8') terminava di poco a lato. Di più la Lazio non riusciva a concludere. Dal suo canto, 11 Lecce faceva registrare una punizione di Barbas al 6' (parata da Martina). La partita si manteneva su toni abbastanza apprezzabili con il pubblico (20 mila paganti) che dimostrava di gradire lo spettacolo. I leccesi Parplglia e Baroni marcavano rispettivamente Galderisi e Monelli; sul campo opposto Brunetti e Gregucci controllavano Vincenzi e Pasculli. La Lazio, invece, proprio a centrocampo mostrava le lacune più vistose, anche se gli errori maggiori venivano commessi in avanti, come al 19* quando Monelli aveva la possibilità di segnare (al termine di una azione MuroGregucci-Savino), ma il tiro terminava incredibilmente Arezzo-Padova Anzio: Facciolo; Minoia, Incartona; Ruotolo. Pozza, Butti; Mangoni, Allievi. Ugolotti (85' Silenzi), Carrara (46' De Stefanis), Nappi. Padova: Bertovelli; Donati, Russo; Casagrande, Da Re, Rufflni; Mariani, Fermanelli, Longhi, Valigi, Simonini (80' Zanln). Arbitro: Paparesta Rati: 54' autorete di Donati. Note: Espulso al 44' Valigi. Atalanta-Modena Atalanta: Pioni; Sarvadori, Gentile; Fortunato, Pregna, leardi; Consonni (78' Prandelli), Nicolini (70' Bonacina). Cantartirti, Bonetti, Garilni. Modena: Ballotta; Bellaspica, Vignini; Forte, Costi (35' Ballardmi), Cotroneo; Montesano, Masolini (60' D'Aloisio), Frutti, Bergamo, Boscolo. Arbitro: Salariano. Reti: 65' Consonni, 70' Fortunato. Bari-Brescia 0-1 Bari: Mannlni, tosato (81 ' Cangini), De Trizio; Carrara (51' Brandi), Terracenere, Cucchi; Lupo. Maiellaro, Rideout, Cowans. Perrone. Brescia: Bordon; Testoni, Branco; Manzo (57' Bortolotti), Chiodini, Argentasi; Piovani (55' Zaffarino), Bonomelli, Iorio, Turchetta, Mariani. Arbitro: Coppeteili. Rata: 23' Mariani. Nola: espulsi al 39' Argentesl; all'83' Terracenere e al 90' l'allenatore del Brescia, Giorgi. Cremonese-Genoa 0-0 Cremonese: Rampulla; Garzilli (19' Gualco), Rizzanti; Piccioni, Montorfano, Citterìo; Lombardo, Avanzi, Pelosi (66' Nicoletti), Bencina, Chiorri. Genoa: Gregori; Torrente, GenVIinl; Carico!a. Trovi san, Scanziani; F. Sirjiiorelli, Agostinelli, Manilla (82' Podavlni), Eranlo (59' Mastrantonio). Briaschi. Arbitro: Beschln. Lecce-Lazio 2-0 Lacca: Braglia; Parplglia. Baroni; Vanoli, Perrone, Limido; Moriero, Barbas, Pasculli, Panerò, Vincenzi (68' Raise). Lazio: Martina; Brunetti (46' Piscedda), Beruatto; Esposito (75' Nigio), Gregucci, Marino; Savino. Pin, Galderisi, Muro, Monelli. Arbitro: Pairetto. Rati: 35' Vincenzi, 76' Pasculli. ulli - Monelli fallisce unfuori misura. Replicava il Lecce un minuto dopo: con Pasculli che d'esterno destro e da posizione piuttosto angolata sfiorava il palo sinistro. Dopo un paio di occasioni ■per parte: Ltaudo alla mezz'ora con un cross teso e Braglia che anticipava Monelli lanciato a rete, arrivava 11 vantaggio leccese: fallo di Bematto su Moriero; batte Umido e testa di Vincenzi con pallone che va a i 11 di palo e tutta la difesa laziale ferma, portiere compreso. Nella ripresa Pascetti toglie Brunetti e fa entrare Piscedda, cambiano anche le marcature: Marino va su Pasculli e Gregucci controlla Vincenzi. Ma è sempre 11 Lecce a comandare il gioco ed a concludere a rete tre volte con colpi di testa di Vincenzi. Baroni e Pasculli. La Lazio cerca di recuperare lo svantaggio con timidi tentativi in avanti, ma arriva il secondo gol leccese a spegnere ogni speranza. E' 1176* e c'è un'azione spettacolare sulla sinistra con lancio di Raise (entrato al posto dell'affaticato Vincenzi), per Barbas che fa proseguire Panerò. Controllo in corsa dell'ex torinlsta e pallone a Pasculli che entra In area e batte l'incerto Martina. 1-0 2-0 fallisce una buona occasione ■ l'Atalanfo gioca e vince BERGAMO — Con un secco 2-0 l'Atalanta si sbarazza piuttosto -agevolmente di un :Uodena comunque mal domo ed è pronta per la rivincita di mercoldl con l'Ofl in Coppe deUe Coppe. Cronaca. Senza mal correre grossi perìcoli, l'undici bergamasco ha impostato una gara sostanzialmente d'attacco, dominando quasi dall'Inizio alla fine. L'unica azione pericolosa del modenesi è stata, intatti, al 17', con una punizione dal limite battuta da Cotroneo, deviata. I gol sono arrivati al 65' e al 70' ad opera di Consonnl e Fortunato. B primo è scaturito da una punizione battuta dal limite; Fortunato ha toccato 11 pallone per Consonni che, con una gran botta, ha messo alle spalle di Ballotta. B raddoppio è nato da un calcio d'angolo battuto sulla destra da Nicolini, puntualmente raccolto da Fortunato Bologna-Taranto 1-1 Bologna: Cusin; Luppi, Villa; Pecci, Ottoni. Monza (62' Gilardi); Poli, Stringar», Pradella, Marocchi, Marronaro (70' Strada). Taranto: Goletti (46' Spagnulo): Biondo, Gridelli; Chierici (68' Pazzini), Serra, Paolinelll; Paolucci, Roselli, De Vitis. Tavarilli, Russo. Arbitro: Tarano. Rati: 56' Serra, 60' Poli su rigore. Nola: Poli ha tallito un rigore al 63'. Catanzaro-Sambened. 1-1 Catanzaro: Zunico; Corino, Rossi; Nicolini, Cascione, Masi; Borrello (71' Soda), lacobelli, Chiarella (80' Cristiani), Bongiomi, Palanca. Oambanaclatlata; Ferron; Saltarelli, Andreoli; Ferrari, Sinigaglia (53' Pirozzi), Marangon; Mandelli, Gelassi, Luperto, Salbioni, Faccini (63' Nobile). Arbitro: Dal Forno. Rati: 35' Bongiomi, 61' Mandelli. Messina- Triestina 2-1 Messina: Paleari; De Simone, Doni; Pierieoni (89' Zamagna), Petit, Da Mommio; Schillaci, Di Fabio. Larda (70' Orati), Catalano, Mossini. Triestina: Gandini; Costantini, Orlando; Dal Pra, Cerone (72' DI Giovanni), Blaglni; Bivi, Strappa, Cinedo, Causio, Papais (77' Ispiro). Arbitro: Nicchi. Rati: 26' Mossini, 45' Schillaci, 51' Bivi. Parma-Plaeonsa 3-0 Parma: Ferrari; Gambero, Apotloni; Fionn, Do ridoni. Carboni; Turrini, Sala, Di Nicola, Zannoni (55' Di Già'), Baiano (80/ Malli). Piacenza: Bordoni; Colasante, Concina; Comba (46' Seri oli). Tcmasoni, Venturi; Tessano! (71' Bortoiuzzi). Da Gradi. Madonna Roccatagliata, Simonetta Arbitro: D'Ella. Reti: 18' e 28' Zannoni, 42' Turrini. Udinese-Barletta 2-0 Udine**: Abate; Rossi, Galparoli; Manzo, Righetti, Pusceddu (82' Orlando); Caflareili, Criscimanni, Graziani (23' Lugnan), Dossena, Vagheggi. Barletta: Barboni; Giorgi, Lancini; Marzaferro, Guernni (79' Magnocavallo), Cossaro; Fusini, Fioretti, Scamecchla (59' Butti). Pileggi, Bonaldo. Arbitro: Guidi. Rati: 61' Vagheggi, 89' estimili.