In Francia esplode un caso Irangate

In Francia esplode un caso Irangate In Francia esplode un caso Irangate PARIGI — La Francia ha trattato segretamente con Teheran per cercare di ottenere la liberazione degli ostaggi francesi in Libano. I contatti sono avvenuti sotto il governo socialista, presieduto da Laurent Fablus, e Parigi ha offerto agli iraniani un riscatto di 3 milioni di dollari e mezzo milione di proiettili di artiglierìa. Il nuovo clamoroso irangate, questa volta francese, era già spuntato nei mesi scorso sui giornali. Ora esplòde sul settimanali con nuove inquietanti notizie. In particolare, secondo L'Express e Le Point. 11 partito socialista avrebbe ricevuto una percentuale dal 3 al 5 per cento (valutata a circa 700 milioni di franchi, cioè 150 miliardi di lire) sull'operazione. Nell'inchiesta Le Point afferma che il rapporto •confidenziale» è stato redatto dal controllore generale delle La commission forze armate Jean-Francois Barba (citato anche dal settimanale L'Express). E scrìve che nella vicenda sarebbero coinvolti collaboratori delrex-mlnistro socialista Charles Hernu e due generali. Secondo il rapporto, inoltre, scrìve Le Point, la società privata Luchaire avrebbe venduto all'Iran anche esplosivi c-4 dello stesso tipo di quelli utilizzati nel 1985'e '86 in diversi attentati Parigi^rivendicati dà organizzazioni considerate vicine a Teheran. Secondo il settimanale, due mercantili, battenti rispettivamente la bandiera delle Bahamas e di Cipro, avrebbero caricato nel porto di Charbourg migliaia di obici che avrebbero dovuto raggiungere il Portogallo, il Brasile, la Thailandia ed il Pakistan, ma che invece furono scaricati nel porto iraniano di Bandar Abbas. Le one di inchiesta affe forniture clandestine di armi all'Iran sarebbero state effettuate in un arco di tempo compreso tra il 1983 ed il 1986 (in pieno embargo, decretato dal governo francese, contro la Repubblica Islamica). Tutu: «No olla lotta f rotici da» johannesburg — Il premio Nobel per la pace Desmond Tutu, ha ammonito le fazioni nere rivali sul fatto che la loro flotta fratricida ritarda il processo di liberazione dei neri sudafricani: Con le ultime due vittime, gli scontri tra le due fazioni, dall'inizio dell'anno, hanno già causato la morte di almeno 150 persone. rma che da anni Le commissioni, prima di finire nelle casse del partito socialista, sarebbero state versate su conti bancari privati o di società stabilite all'estero. Le reazioni dei socialisti non si sono fatte aspettare: il tesoriere del partito, André Laignel, ha detto che il ps non è coinvolto, ed è «assolutamente sereno». Per parte sua il primo segretario del ps, Lionel Jospin, ha detto che non intende fare-di' chiarazlorri ftachè-norravrà tutti gli elementi in mano'. Infine secondo Hernu, che fu costretto a dare le dimissioni dopo la vicenda del Rainbow Warrior (la nave di Greenpeace affondata nel porto di Auckland nel luglio '85 dai servizi segreti francesi) .tutti gli scandali che stanno uscendo fuori in questo periodo sono scorie della pre-campagna elettorale; in vista delle presidenziali del maggio prossimo. lo «Shin Ben» fals

Persone citate: André Laignel, Bandar Abbas, Barba, Charles Hernu, Desmond Tutu, Francois, Hernu, Laurent Fablus, Lionel Jospin, Tutu