Cina la Lunga Marcia è finita

Il 13° congresso, con l'abile regia di Deng, sancisce ,la vittoria dei riformisti Il 13° congresso, con l'abile regia di Deng, sancisce ,la vittoria dei riformisti Cina, la Lunga Marcia è finita H «padre» delle Xiannin e Peng Z L'uscita di scena di Deng è più formale che sostanziale, n «grande vecchio» si é impegnato a svolgere il ruolo di consigliere del nuovo gruppo dirigente. Inoltre, una modifica allò statuto del partito stabilisce che il presidente della potente commissione militare non debba più far parte degli organismi dirigenziali del partito: cosi la carica, di peso strategico per gli equilibri politici del Paese, con tutta probabilità sarà mantenuta da Deng Xiaoplng. Tirandosi fuori, Deng ha soprattutto facilitato l'uscita di scena dell'Intera generazione che ha retto fino a ieri le sorti della Cina moderna: uomini che per età, cultura, formazione mentale costituivano un freno alla riforma del sistema economico e politico. Il suo ritiro assume cosi un significato del tutto particolare: la Cina non ha più bisogno di un ago della bilancia tra le due anime del partito. La tendenza riformista, che ha sostituito alla rigidità ideologica un approccio pragmatico alla realtà del Paese, ha preso il grete con Teheran e aperture post-maoiste si è fatto da parte, trascinandosi dietro i tre anziani custodi della rivoluzione: Chen Yun, Li Zhen - L'erede è Zhao Ziyang - Novanta i leader pensionati, 40 i membri eletti per la prima volta nel comitato centrale sopravvento; quella conservatrice, non ostile alle riforme, ma estremamente attenta ad ogni deviazione dal canoni codificati del socialismo reale, è stata sconfitta. Zhao Ziyang, 69 anni, primo ministro, verrà "confermato oggi segretario generale del partito comunista, carica che ricopre ad interim dal 18 gennaio scorso quando fu prescelto da Deng per sostituire Hu Yaobang, accusato di eccessivo lassismo ideologico, n nuovo comitato centrale eleggerà oggi anche l'ufficio politico, il massimo organismo direzionale del Paese. La Cina che Deng lascia in consegna alla nuova generazione del quadri dirigetni è un Paese molto diverso da quello di cui lui prese le redini alla fine degli Anni 70. Il prodotto nazionale lordo è raddoppiato e rispetto al 1980 la media dei redditi individuali è passata da 134 a 424 yuan all'anno nelle campagne e da 316 ad 828 nelle città, Sono nate 18 milioni di imprése private: i calzolai ed i venditori di tè che si sono messi in proprio offrendo le e tangenti al parti Pechino. L'ultima alzata di manoloro prestazioni agli angoli delle strade o in piccole botteghe rappresentano in teoria solo l'avangaurdia di un sistema che intende dotarsi presto di mercato azionario, banche semi-autonome ed tito socialista? no per Deng Xiaoping (a sinistra)altre Istituzioni •capitalistiche». Ma 1 problemi con cui è alle prese questa nazione con un miliardo di abitanti sono ancora tanti: la Cina rimane una delle nazioni più Deciso per spi . Zhao Ziyang (a destra) diventa povere della Terra, e cento milioni di persone vivono ancora con un reddito inferiore ai 200 yuan annui, cioè fanno la fame. 11 compito che ha di fronte, ha riconosciuto Zhao, pianare la strada l'uomo più potente della Cina sarà ben più arduo di quello portato avanti nei nove anni finora trascorsi all'insegna della nuova politica e richiederà una direzione collegiale della coca pubblica. E' probabilmente per questo sco¬ a al successivo s po, cosi come per scongiurare una volta per tutte la direzione personale tipica dell'era di Mao, che il congresso ha approvato una serie di modifiche allo statuto del partito. La principale stabilisce che l'ufficio politico si riunisca con molta più frequenza che in passato, .gestendo giorno per giorno le questioni di cui è investito. Il nuovo comitato centrale è composto di 175 membri effettivi, 34 in meno rispetto al precedente, dal quale sono state mandate in pensione ben 95 persone. Quaranta dei nuovi membri effettivi sono stati eletti per la prima volta mentre 20 erano già supplenti nel precedente comitato centrale. Ai leader storici della Cina, ritiratisi per loro volontà o per scelta da parte dei delegati (per la prima volta aventi a propria disposizione una Usta di candidati superiore al numero dei membri da eleggere) si sono sostituite forze «giovani», se non proprio di età, sicuramente per le idee. L'età media del nuovo comitato centrale è di 55,2 anni, 3,9 anni in meno rispetto a ummit tra i due

Persone citate: Chen Yun, Deng Xiaoping, Deng Xiaoplng, Mao, Peng Z, Zhao Ziyang, Zhen

Luoghi citati: Cina, Pechino, Teheran