Nell'anno Duemila un'Apocalisse per il vino?

Nell'anno Duemila un'Apocalisse perii vino? Nell'anno Duemila un'Apocalisse perii vino? Troppa produzione (e no DAL NOSTRO INVIATO no tutti vivendo un comune momento di crisi, con 50 milioni di ettolitri di vino in superproduzione, di cui 40 nella sola Europa. ★ ★ E' 11 momento in cui scatta, nel singolo, il meccanismo di autodifesa per la sopravvivenza. Pur essendo tutti uniti dal simbolo dell'OIV, che dal 1924 si batte, a livello mondiale, per aprire nuovi orizzonti commerciali alla produzione'm qualità, è chiaro che ognuno, in questo momento, sta guardando con sospetto la concorrenza, quando non presenta tutti i crismi della correttezza. Nei cinque giorni di incontri e di dibattiti ail'Eur non sono mancati colpi di sferza da tutte le parti, nel tentativo di elaborare una seria strategia per U rilancio del vino. E le conclusioni ne sono la conferma. o gr n tutta di qualità) a livello mondiale - Senza una politica di cont ziati In corso per la riduzione degli ostacoli tariffari, fiscali o d'altra natura». Altro punto importante la creazione di una commissione in grado di tutelare la difesa del vino attraverso l'«identtflcazlone dell'origine dei vitigni e delle denominazioni d'origine: Tale organismo, a carattere interprofessionale, dovrà agire in particolare nei Paesi in cui non esiste ancora sufficiente severità, o sensibilità, .in materia. L'OIV, dice ancora questa soluzione, ritiene importante, per ottenere un'alta qualità del vino «fa zonizzazione delle regioni viticole e la rapida realizzazione del catasto». ★ * Già in apertura del lavori, il ministro dell'Agricoltura, Pandolf i, aveva parlato della necessità di estirpare 1 vigneti nelle zone italiane Le risoluzioni, tutte votate all'unanimità, dopo non poche discussioni e correzioni dei testi impali, puntano secche verso il primo obiettivo: un'immediata necessità di limitare la produzione di vino nel mondo. Ma come? E qui si fa un particolare riferimento ai •vini senza originalità», mentre va ricercato «un prodotto di alta qualità ■mediante limplanto di vigneti nelle regioni a vocazione indiscutibile e la coltivaeione di varietà nobili'. Sul piano economico i delegati hanno invece voluto impegnare l'OIV ad Intervenire presso i Paesi membri per ottenere l'eliminazione, o quanto meno la massima riduzione, degli impedimenti e delle anomalie che danneggiano gli scambi internazionali del vino indicando una particolare azione -nel seguire attentamente t nego¬ enimento sarà compro «non vocate», ricorrendo magari agli strumenti finanziari della Cee, per i risarcimenti ai coltivatori. Ma comunque; ha sottolineato, va scoraggiata la corsa alle alte rese, puntando decisamente sulla qualità del prodotto. Oli fa eco Fregoni. .Rientra anche nelle mie proposte, ormal da anni, la riduzione delle superfid. Ma sarebbe un errore agire senza sapere esattamente- dove lo si deve fare..Altro punto, ridurre la produzione per ettaro. Ma anche qui si deve scegliere e mirare bene per quali vini si intende mettere in atto una simile operazione: Per Fregoni un dato resta inconfutabile: «72 consumo dei vini di qualità continua ad aumentare e segna anche un aumento nei prezzi; mentre 1 vini di massa, scadono velocemente su ambedue 1 fronti. «Se non si ricorre ad messo il lavoro di 15 milioni di produttori vini importati» facendo del vino un prodotto simbolo del dialogo tra i popoli, «un dialogo per la pace e non l'oggetto di una ritorsione nel quadro delle varie guerre commerciali: Su questi e mille altri spunti di discussione a livello scientifico, tecnologico, economico e culturale, si è quindi chiuso a Roma l'.Anno internazionale della vite e del vino». Uti'assise senza riscontro nel passato, che ha riunito, su problemi comuni e singoli, 1 responsabili del 66 per cento della produzione vitivinicola mondiale. Le indicazioni scaturite non sono da sottovalutare, soprattutto dal produttori. L'OIV ne è uscita rafforzata. Il suo impegno dura da 63 anni ed ora mira a coinvolgere a fondo tutte le strutture politiche, internazionali e locali. una politica intelligente che regoli la quantità e ne esalti la qualità — sostiene — nel Duemila potremmo assistere a un'Apocalisse per la vitivinicoltura, a livello mondiale, nella quale verrebbe compromesso ti lavoro di circa 15 milioni di produttori: ★ ★ «Gli spostamenti nei gusti e nelle preferenze del consumatori hanno determinato, nel , Paesi più forti produttori di ■vino-, una caduta quantitativa della domanda, ma al tempo stesso si registra una crescita qualitativa che offre eccezionali occasioni di successo alle imprese che sanno coglierle: E' quanto sostiene 11 segretario generale dell'Unioncamere, Giuseppe Cerro ni, il quale non fa mistero di ciò che si dovrebbe esigere dalla Cee: «Un impegno ad opporsi ad ogni forma di tassazione discriminatoria del Renato Scagliola ■ Uccide nutria scambiala per maxi-topo MILANO — Non era un grosso topo ma una nutria l'animale ucciso da una guardia giurata-] nel deposito della ditta •Inarco», n roditore, illuminato dalla torcia elettrica di Remo Cusumano, 55 anni, ha cercato di aggredire la guardia giurata che a fatica l'ha ucciso a colpi di mazza. Gli esami hanno accertato che l'animale appartiene alla famiglia delle nutrie. Vito Brasa

Persone citate: Fregoni, Giuseppe Cerro, Remo Cusumano, Renato Scagliola

Luoghi citati: Europa, Milano, Roma