Un italiano di New York ucciso a Milano era ricercato per la «pizza connection»

Un italiano di New York ucciso a Milano era ricercato per la «pizza connection» Un italiano di New York ucciso a Milano era ricercato per la «pizza connection» Si chiamava Francesco Affatigato, 35 anni - Fu inquisito per il rapiménto Mori teiera - L'assassino lo ha rincorso e gli ha sparato più colpi di pistola - In tasca una lettera del figlio: «Papà, piango sempre perché non ci sei» MILANO — Un delitto di mafia sabato notte, in una strada nella zona dell'Idroscalo: crivellato dai colpi di una rivoltella cai. 7,65 Francesco Affatigato, 35 anni, cittadino italiano residente a New York, colpito da ordine di cattura emesso nell'ambito dell'inchiesta che i giudici newyorkesi stanno conducendo sulla cosiddetta •pizza connection». E' morto poco dopo le 22,30, appena giunto ai Policlinico. Nel nostro Paese, l'uomo — che è soltanto omonimo con il neofascista Marco Affatigato — era stato, anni fa, segnalato come sospetto di spacciare stupefacenti, ma non ha veri e propri precedenti penali. Le indagini sono cominciate ovviamente subito, e proseguite anche ieri, domenica. All'omicidio hanno assistito due passanti, un uomo e una donna; sono state ascoltate anche otto persone, che si trovavano nei pressi. Ecco la ricostruzione, secondo gli elementi finora a conoscenza dei carabinieri. L'assassino sarebbe un giovane sui 24 anni, media statura, capelli scuri ondulati pettinati con la riga, bluejeans, maglione verde, giubbotto in pelle. Avrebbe rincorso Affatigato per alcune centinaia di metri, da via Mondolfo a viale Ungheria, sparando; il colpo di grazia lo avrebbe esploso all'altezza del numero 58 di questa via, mentre la vittima continuava a urlare: .Non lo dico a nessuno, non lo dico a nessuno». Ed è questo particolare a suscitare ulteriori interrogativi. Con quale livello, e ruolo, Affatigato agisse all'interno della «pizza connection» è ancora tutto da vedere; certamente però quella disperata invocazione sembra più confacente a un affiliato marginale che non a un «protagonista». Uno sgarro? E' la prima ipotesi. Oppure Affatigato era già stato allontanato dall'organizzazione e minacciava di parlare? E, nel caso, tentava di ricattare chi? Un'opinione che fra gli inquirenti sembra godere credito è che la vittima fosse (o fosse stato?) un •esecutore» di buon livello; in altre parole, un personaggio con un suo peso, anche se non un «cervello». Negli Anni 70, la vittima gravitava intorno alla banda di Luciano Liggio. e, per Milano. Francesco Affatigato, ucciso la sera di sabato. Acc la «Piero della Valentina». A New York, dove viveva con la moglie — della quale si conosce soltanto il cognome. Lo Piccolo — l'uomo era sospettato di essere alle dipendenze della «famiglia Bonanno», che in Italia è rappresentata dal gruppo dei corleonesi della cosiddetta «mafia vincente». Gli investigatori ritengono che questo, fu inquisito per il rapimento dell'imprenditore Luigi Rossi di Montelera, avvenuto a Torino nel novembre del '73 e liberato a Treviglio, dalla Guardia di finanza. Nel '74, Affatigato era residente a Santa Flavia (Palermo), dove vivono 1 genitori. Nell'84 avrebbe anche lavorato per qualche tempo in una ditta di San Donato, Arrestata una ragazza di 16 anni una clinica di Zurigo. Adesso bisognerà appurare se e quali collegamenti esistevano fra questo personaggio e Affatigato: prendeva ancora ordini da lui? O non più? E da quando? Perché? All'appuntamento con il suo assassino, Affatigato è giunto disarmato. In tasca gli sono stati trovati un passaporto italiano scaduto nel 1984 (con parecchi visti di transito per la Repubblica Dominicana e uno, più recente, per il Canada), una tessera di residente a New York, due biglietti tranviari timbrati ieri (con l'indicazione delle ore: 17- e 20,30), una schedina del Totocalcio non ancora giocata, otto foglietti con numeri di telefono di Milano e di New York, alcune fotografie di se stesso quand'era bambino ed altre dei propri figli, rispettivamente di 4 e 6 anni. Del primogenito. Vito, c'era anche una lettera. Il testo: .Caro papà, mi manchi tanto, sei il migliore dei papà. Piango sempre perché non ci sei, spero che un giorno potremo comprare una casa in Italia per stare sempre insieme». anto, il cadavere all'obitorio «fiduciario» dei Bonanno in Europa sia Michele Lamberti, 40 anni, di cui dal 1984 si sono perse le tracce. Lamberti, continuamente in viaggio fra gli Stati Uniti e il nostro continente, soggiornava abitualmente al residence «Admiral» di Baia degli Angeli, fra Cannes e Nizza. Di. recente, era stato pure operato di ulcera in Ornella Bota In Sardegna presto libera la segre