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Componile come uno tioba dì fragrante dissennatezza Componile come uno tioba dì fragrante dissennatezza «L'amore fa fare questo e altro!» del Teatro delle Dieci, regista Scaglione TORINO — Se fossimo un paese teatralmente evoluto, avremmo, negli ultimi sessantanni, fatto largo, repertoriale uso ed abuso del teatro di Achille Campanile, cioè del solo scrittore «fumista», del solo inventore di strampalatisslme, ma deliziose vicende nella nostra tutta probabile (e spesso assai tediosa) scena novecentesca. Invece, In dieci anni di cronaca teatrale, chi qui scrive ricorda appena un (per altro impeccabile) spettacolo allestito dal Teatro di Genova nel 1979, per la regia di Filippo Crivelli: e forse deve aver letto di qualche generoso allestimento da parte, di gruppi o gruppuscoli nelle cantine romane. Massimo Scaglione ha montato L'amore fa fare questo e altro! nella nuova sede, del Teatro delle Dieci, cioè al Teatro Mlrafiori Studio di corso Cosenza, come fosse una fiaba musicale per adulti, con tanto di passerella declinata in scena, 1 fondali ingranditi da disegno infantile (sono del Gruppo Cinque), i costumi goffi e sgargianti con nappe e collarini: ed ha imposto al suol attori movenze, più che da burattini, da fantocci e bambole da Salotto della Nonna. In quest'aria vagamente stralunata non dico che la storia del profesor Battìi occhio — un giovane accade mi co costretto a travestirsi da infante per persuader l'allievo bambino a studiare e poi rapito al posto di quello—divenga credibile: non rientrerebbe nelle regole del gioco e Campanile, se ancora fosse vivo, avrebbe di che risentirsene: ma se ne apprezza, come filtrata ai nostri occhi da un velo di garza quasi Impalpabile, tutta l'aerea, fragrante dissennatezza. Tra 1 senatori della formazione sempre fervidi il Vaccaio, la Lotterò, la D'Eusebio, molto simpatico il Cavaliere, che è delle leve di mezzo, vivaci i giovani Visconti, Salsotto, Marchese, Anselmino. g ^ ^