Assistere in casa l'anziano malato

Assistere m casa l'anziano malato ici e sociologi,. Assistere m casa l'anziano malato Per evitare l'abbandono in ospedale Chi lascia all'ospedale la responsabilità di accudire gli anziani non autosufficienti? Quanti sono gli ultrasettantenni o ottantenni abbandonati dalla famiglia? Interrogativi pressanti, d'interesse soprattutto In questa nostra società che Invecchia sempre più e che, spesso, non sa organizzare strutture per assistere chi non può fare da sé. Una risposta rasserenante è arrivata Ieri da un convegno, organizzato da Leo e Lions Club Torino-Superga nel salone del San Paolo. Gli anziani sono «spediti» sempre meno In ospedale, anche quando le vacanze sono alle porte e il «vecchio» In casa è di peso. A Torino sembra aver dato buoni frutti il tentativo dei 'Ricoveri a domicilio». Questa la diagnosi emersa dal dibattito che aveva come tema: «C/ri abbandona gli anziani non autosufficienti: i figli o lo Stato?», confortata dall'Indagine dell'Usi 9 di Roma, secondo cui negli ospedali c'è una •inconsistenza numerica degli anziani presenti». Considerazione confermata da una ricerca dell'Università di Modena: •! ricoveri, nella stragrande maggioranza, sono provocati dallinsorgere di malattie». Dunque, se il «parcheggio» dell'anziano esiste, ha dimensioni circoscritte. Queste due testimonianze, pur importanti, sono In grado di ridimensionare il luogo comune? •In parte sì», hanno affermato, ieri, 1 relatori: il prof. Fabrizio Fabrts, dal '74 direttore dell'istituto di Gerontologia dell'Università, che ha, tra l'altro, presentato il suo libro •Ospedalizzazione a domicilio», realizzato con l'aiuto del dott. Luigi Perni gotti: li dott. Olivetti esponente del Fimmg l'assessore regionale all'Assistenza Mario Cadetto (assente 11 suo collega alla Sanità Eugenio Maccari, indisposto); H giornalista di •Stampa Sera Mario Tortello. Il problema degli anziani è a giudizio del sociolo¬ go Luciano Gallino che ha curato la prefazione del volume, al tempo stesso chiaro è irrisolvibile*, dal momento che 11 15 per cento della popolazione, pari a 8.5 milioni di individui, ha compiuto i 65 anni, n che porta a una considerazione: i figli accusati di liberarsi» dei genitori non sono giovani irresponsabili che vogliono disfarsi di un peso per poter essere più liberi di divertirsi ma adulti al limite della pensione, con padre e madre ultraottantenni. Allora, quale rimedio si può ipotizzare per alutare gli uni e gli altri? Fabris ha portato ad esempio l'esperimento dei •ricoveri domiciliari», avviato nell'ottobre '85 con un tirocinio di formazione per 5 infermieri professionali (diventati poi 12). Due mesi più tardi si è formata l'equipe che l'ha incominciato concretamente. D libro ricapitola 1 7138 giorni dedicati a 112 anziani, molti malati di tumore, quasi tutti non autosufficienti (4479 visite Infermieristiche, 2072 mediche), Se 45 del 112 pazienti sono decisamente migliorati dal punto di vista clinico, tutti hanno conservato la serenità derivante dalla sicurezza di continuare a vivere nel proprio ambiente, anziché in •freddi reparti» ospedalieri, dove 1 medici non «/anno gli assistenti sociali». L'assessore Carletto ha affermato: •Spero che questo tipo di assistenza si possa estendere presto su tuttala regione, la casa di riposo deve essere l'ultima alternativa, a meno che non sia proprio l'anziano a optare per l'istituto.. In Piemonte esistono circa 30 mila posti letto pubblici e privati, gran parte In edifici fatiscenti •In 2 anni — ha precisato l'assessore — ne abbiamo riqualificati quasi mila. Ci stiamo anche impegnando a costruire strutture "protette" per non autosufficienti che non hanno bisogno di terapie ospedaliere. Entro il DO, saranno disponibili mila posti».

Persone citate: Eugenio Maccari, Fabris, Fabrizio Fabrts, Luciano Gallino, Luigi Perni, Mario Cadetto, Mario Tortello, Olivetti

Luoghi citati: Piemonte, Roma, San Paolo, Torino