La Turchia volta pagina di Mimmo Candito

La Turchia volta pagina { Oggi, con le elezioni anticipate, il ritorno alla piena democrazia * 1 La Turchia volta pagina I leader storici come Ecevit e Demire] (esclusi dalla vita politica dopo il putsch dell'80) si confrontano con il premier Ozal, grande favorito - Gli integralisti islamici puntano a diventare l'ago della bilancia il voto di oggi In Turchia segna il ritorno del sistema politico alla democrazia piena. Certo, ancora ci sono im- j perfezioni profonde: limitazioni all'attività del sindacati e al diritto sciopero, violazioni costanti dei diritti cWi- ; li, oppositori tenuti in carcere senza molto rispetto per le garanzie deli'habeas corpus, casi di tortura denunciati da Amnesty International; perù, alla fine, il sistema ritrova gli spazi per il Ubero esercizio dell'attività politica, e partiti e candidati hanno potuto fare campa-, gna elettorale senza le limitazioni pretestuose d'una legge che aveva creato una lista nera degli esclusi dal : Parlamento. La legge era stata votata nell'83, quando 1 militari di Evren avevano restituito il potere preso con il golpe del settembre '80; ma avevano studiato una restituzione, : come dire, piuttosto parziale, perché fissavano regole restrittive all'attività, dell'opposizione ed escludevano da qualsiasi diritto politico 1 grandi leader del passato, da Ecevit a Demlrel a Erbakan. Nasceva una democrazia tutelata, dove gli unici partiti legittimati erano tre gruppi inventati da Evren e dove l'elettorato poteva esercitare il proprio diritto di scelta in un ambito di nomi e di indi' rizzi estremamente limitato, La macchina parlamentare inventata con le pratiche troppo semplicista delle mentalità pretoriane si era scontrata però subito con una realtà molto più com plessa degli scenari da caserma, e alla fine, dei tre neo-partiti, era sopravvissuto soltanto quello della Madre Patria, guidato da Turgut Ozal; accanto a Ozal si erano poi schierati altri partiti nati dietro sigle di comodo, ma che In pratica riportavano'a far attività politica -gli stessi Demlrel, Ecevit, o anche Inonu, che il generale Evren aveva deciso di tener fuorigioco. Il referendum dello scorso settembre ha sanato le ipocrisie di questa finzione, e ha riaperto gli spazi della legalità agli uomini chiusi nel bando della lista nera. Ozal subito, mentre l'esito del voto era ancora Incerto (e poi 11 si al rientrò del reprobi sarebbe arrivato a superare a stento la somma del no), ha convocato elezioni anticipate. Formalmente, la Bua scelta era dettata dal desiderio di verificare siila luce delle nuove leggi quale fosse l'orientamento del Paese; In realtà, la sua preoccupazio¬ ne era che lasciar tempo ai suol oppositori per preparare una regolare campagna elettorale li avrebbe fatti pericolosoamente competitivi con le sue ambizioni di egemonia E per chiudere 1 conti subito, prima che 1 suol avversari potessero sfruttare la loro ritrovata legalità, ha anche modificato imperiosamente la légge elettorale e ha scelto questo 29 novembre come data forzosa del voto. Oggi 1 sondaggi danno per scontata la sua vittoria anzi gli assicurano 11 trionfo prevedendo un risultato che dia al suo partito tra 250 e 300 seggi; il resto dei 450 scranni del Parlamento sarà occupa¬ to dai socialdemocratici di Inonu e dal conservatori di Demlrel. In quale percentuale, è difficile dirlo. Ma alla fine sono le scelte politiche a decidere l'orientamento del voto, e la sinistra, d'ogni orientamento, si schiererà piuttosto con il partito socialdemocratico mentre l'elettorato di Demlrel è sostanzialemnte lo stesso nel quale trova consensi e appoggi 11 primo ministro. E la Turchia di democrazia scarna è un Paese dove 11 partito di chi governa guadagna assai facilmente l'adesione popolare. ■ A sinistra e a destra restano due incertezze: quella del socialismo di Ecevit, e quella dell'integralismo di Necmettln Erbakan. Ecevit non è riuscito a recuperare immagine e credibilità sufficiente a rendere produttivo il suo astio contro Inonu. Erbakan punta a coagulare tutte le tensioni religiose di un paese profondamente islamico, per riguadagnarsi un ruolo centrale nelle future mediazioni del potere. Ma entrambi, Ecevit e Erbakan, debbono anzitutto confrontarsi con quella tagliola del 10 per cento del voti, che li lascerà fuori dal Parlamento se 1 loro due partiti non saranno riusciti a guadagnarsi una percentuale superiore di consensi Mimmo Candito

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