Uccisi sedici bianchi (5 bambini) in una missione dello Zimbabwe

Uccisi sedici bianchi (5 bambini) in una missione dello Zimbabwe Gli assassini sono occupanti abusivi di fattorie cacciati dal governo Uccisi sedici bianchi (5 bambini) in una missione dello Zimbabwe Il massacro a colpi d'ascia - Tra le vittime due evangelisti pentecostali Usa HARARE — Sedici coloni bianchi di due fattorie gestite da missionari pentacostali sono stati uccisi mercoledì notte da ribelli antigovernativi. E' il più grave fatto di sangue avvenuto nello Zimbabwe (l'ex Rhodesia), da quando, sette anni fa, ottenne l'Indipendenza dalla Gran Bretagna. < Le vittime sono cinque bambini, sette donne e quattro uomini, fra cui una coppia — marito e moglie — di evangelisti Usa. Altri due ragazzi sono riusciti a scampare al massacro, avvenuto nella provincia di Matabeleland, nello Zimbabwe occidentale. Il ministro degli Interni Enos Nkala ha detto in una conferenza stampa che 1 missionari e 1 loro figli sono stati legati ai polsi e poi massacrati a colpi di ascia da una banda d'una ventina di uomini. Prima di disperdersi nella boscaglia, 1 ribelli hanno dato alle fiamme la casa comunale che faceva parte delle fattorie New Adam e Olive Tree. • •Erano missionari, gente innocente, bianchi impegnati in attività produttive, persone pacifiche, gente di valore» ha esclamato 11 ministro commentando il massacro. Ha aggiunto che gli assassini disponevano di armi da fuoco, ma hanno preferito usare le asce per non attirare le pattuglie delle forze di sicurezza. I colleghi delle vittime hanno detto che anche un lavoratore negro è stato ucciso, ma Nkala nella sua conferenza stampa non ne ha parlato. Secondo fonti governative, la banda era guidata da Gayigusu, un ribelle il cui nome significa in lingua locale «il camminatore della foresta», e il massacro sarebbe stato compiuto per conto di ex occupatiti abusivi delle fattorie, mandati via dal governo. Il governatore della provincia di Balawayo aveva ordinato a diverse famiglie di «squatters» di lasciare le fattorie gestite dai missionari. Il loro «capo», Charles Ma- suku, aveva minacciato i residenti nei giorni scorsi: «Non mangerete un altro pasto». Un bimbo di sei anni è fuggito dalla finestra e si è nascosto nella boscaglia dove il giorno dopo è stato rintracciato dalle forze di sicurezza. Una ragazza di 13 anni, del posto, è stata invece risparmiata dagli assassini, che l'hanno incaricata di portare un messaggio alle autorità. In un inglese approssimativo, dicono di essere 'Combattenti marxisti le¬ ninisti» pronti a 'Combattere fino all'ultimo uomo» per «cacciare dal Paese gli occidentali, i capitalisti». Il primo ministro Robert Mugabe e il premier britannico Margaret Thatcher vengono accusati di agire contro la 'rivoluzione popolare» e Mugabe di essere fautore di un 'Sistema sanguinario e barbaro». Il messaggio dice che il governo ha massacrato 60 mila oppositori del Fronte patriottico di Joshua Nkomo, ma questi da molto tempo ha respinto qualsiasi collusione col ribelli ed ha invitato i suoi sostenitori nel Matabeleland a denunciarli alle autorità. Le fattorie, gestite dalla Comunità pentacostale della Riconciliazione, vennero create cinque anni fa: producono cereali e ortaggi. I coloni non erano armati, contrariamente alla maggior parte degli altri bianchi della provincia di Matabeleland, dove quest'anno 1 ribelli hanno ucciso 66 persone. (Agi-Ap)

Persone citate: Joshua Nkomo, Margaret Thatcher, Mugabe, Olive Tree, Robert Mugabe

Luoghi citati: Gran Bretagna, Rhodesia, Usa