Ecco Nizzola, un manager dopo tanta politica

Ecco Nizzola, un manager dopo tanta politica Il consigliere del Torino diventa oggi (forse all'unanimità) il successore di Matarrese alla guida della Lega Ecco Nizzola, un manager dopo tanta politica MILANO — La Lega Calcio volta pagina: dopo l'onorevole Matarrese ecco alla presidenza l'avvocato Luciano Nizzola, torinese, 54 anni, dirigente della società granata. Da un taglio prettamente politico la Lega si affida ad una gestione manageriale, improntata ai tempi moderni e all'enorme Importanza che sta assumendo questo settore del calcio. Nizzola viene considerato l'erede naturale di Matarrese e pertanto oggi in assemblea ci sarà la maggioranza per lui: gli altri candidati, Baribbi (Brescia), Chiampan (Verona) e Jurlano (Lecce) si sono messi in disparte e rispetteranno le indicazioni di Matarrese. Semmai battaglia ci sarà a dicembre quando l'assemblea dei presidenti tornerà in viale Filippetti per eleggere 11 sostituto di Nizzola nel consiglio di Lega: le candidature saranno numerose ed agguerrite. Anche U Torino gradisce, malgrado strane voci contrarie, la presidenza Nizzola. In proposito il presidente del club granata, Mario Gerbi, ha dichiarato: 'Siamo felici che la nostra società abbia espresso un personaggio chiamato a cosi alto incarico, anche se ci rammarica il fatto che poi Luciano difficilmente potrà rimanere nel nostro consiglio'. Ieri sera l'avvocato Nizzola (con la a minuscola, ha già scrìtto qualcuno per rispetto all'altro Avvocato di Torino) era in Lega per collaborare all'organizzazione dell'Assemblea. Da lunedi sarà al lavoro in viale Filippetti a tempo pieno, per tre giorni alla settimana. Non ha voluto rilasciare dichiarazioni, lo farà oggi «dopo l'eventuale elezione', ha precisato in tono scaramantico. Nizzola ha voglia di lavorare per il grande calcio e l'ha dimostrato in questi anni di coesistenza e di affiatamento con Matarrese. Ha imparato ad affinare certe sue sfumature da tifoso, sa benissimo che da oggi dovrà essere al di sopra della mischia, -/re questi anni di gestione politica — ha detto Nizzola alcuni giorni fa — si sono accumulati problemi che ora canno risolti in stretta armonia con la Federcalcio. Se verrò eletto sono pronto a dare un taglio manageriale alla Lega, anche se capisco che il compito che mi aspetta è molto delicato». Primo fra tutti il problema della nazionale olimpica: l'onorevole Matarrese, con il suo solito sorrìso, gli ha scaricato la patata bollente della nazionale di Zoff. Come mandarla a Seul con la migliore formazione senza intralciare il cammino del campionato? Nizzola è già stato categorico: •Prima aspettiamo che si qualifichi, poi vedremo. Inutile fare polemiche prima del tempo: siamo tutti vicini a Zoff nella sua battaglia per la qualificazione, poi, eventualmente, si prenderanno le misure necessarie». Nizzola, già in sintonia con altri presidenti, per salvare la nazionale olimpica potrebbe ritoccare l'inizio di campionato abbracciando il concetto inglese del mercoledì calcistico per recuperare le giornate di serie A eventualmente rimandate: una novità che potrebbe risultare interessante e servire da studio per cambiamenti futuri. In questo spazio potrebbero inserirsi le gare di Coppa Italia e magari un paio di amichevoli della Nazionale di Vicini A differenza di Matarrese, che dovette lottare contro un personaggio che stava nell'ombra ma che godeva di molte simpatie in Lega (ovviamente parliamo di Italo Allodi), Nizzola non dovrebbe incontrare venti contrari: ha già promesso di dimettersi fra un anno riaffidando il mandato in mano ai presidenti «in modo che possano valutare quanto ho fatto e, eventualmente, riconfermarmi». Insomma, lui per primo chiede un perìodo di prova: è già un attestato di se¬ rietà. Matarrese prese il comandi, biella Lega con molte Incertezze: ricordiamo il suo primo giorno da presidente, era il 10 marzo '82 ed il simpatico Tonino non voleva parlare coi giornalisti. «Cosa devo dire?» si schermiva: poi le pressioni da parte di alcuni presidenti e dell'immancabile Michele Tigani (l'addetto stampa, davvero una vita trascorsa in Lega) lo convinsero della necessità di fare il suo primo discorso presidenziale. Matarrese è stato seguito quasi sempre con simpatia in questi anni in Lega, lui che era il primo meridionale chiamato a cosi importante carica. Dopo Renzo Righetti, torna ora al vertice un altro torinese ma a questo punto la geografia non c'entra più. Oramai 11 calcio ha le idee chiare e chiede personaggi adeguati ai tempi e soprattutto in grado di manovrare uno sport che è diventato una grande industria. I problemi che attendono Nizzola sono cosi riassumibili: ridimensionamento del pesante deficit delle società, terzo straniero (entro Natale la risposta alla Federcalcio), nuovi sponsor, rilancio della Coppa Italia e ripristino della Rappresentativa di lega per Incontri di alto livello. Per tutto questo ci vuole davvero un presidentemanager. Giorgio Gandolfi

Luoghi citati: Brescia, Italia, Lecce, Milano, Torino, Verona