Per coprire quel delitto ha sborsato 300 milioni

Per coprire quel delitto ha sborsato 300 milioni Omicidio Pianezzoia, trovati assegni versati dal socio ai killer Per coprire quel delitto ha sborsato 300 milioni E' il sospetto degli inquirenti, ma lui si limita a dire: «Pagavo perché ero minacciato» TORINO — Venti pagine ' dattiloscritte: sono la confessione di Giancarlo Rossetto, 25 anni, tossicomane, ■ uno del due assassini di Antonio Pianezzoia, titolare della società di autotraspor- . tati, bruciato vivo il 16 feb- ■ braio nella sua ditta, in via Gottardo 199. In quei fogli fa . 1 nomi del complice, Francesco Qulrlco ('Lui ha ucciso quell'uomo») e del presunto mandante, Daniele Cogitati, socio di Pianezzoia («/o non 10 conosco, l'ho saputo da Quirico.). Dice il dott. Russo, il sostituto procuratore che coordina le indagini: • Di quel delitto ora sappiamo quasi tutto, anche quello che gli imputati non hanno ancora detto: Sul tavolo ha un blocco di assegni, sequestrati in banche cittadine dagli uomini della Mobile: la prova di versamenti («per circa 300 milioni.) fatti da Cogitati a Qulrlco, in questi nove mesi. Perché? Qulrlco sostiene: min pagamento di trasporti per la ditta». Ma lo smentisce proprio Cognati: «Afi minacciava». Un ricatto: perché? L'ex socio di Pianezzoia non lo vuol dire. Cosa nasconde? Osserva il capo della Mobile, Sassi: ./primi 100milioni li ha versati due giorni dopo il delitto. Lo ha confessato Rossetto, abbiamo le prove» n capo della sezione omicidi. Faraoni: «Gli altri assegni hanno date successive: Cogitati era ricattato da Quirico? Ha pagato per comperare 11 silenzio su un delitto del quale è il mandante?: La confessione di Giancarlo Rossetto è precisa: «Qui' rico mi disse che dovevamo fare un lavoro, c'era da guadagnar soldi. Bisognava mi nacciare una persona. Invece lo ha massacrato di botte, lo ha bruciato vivo». Ricostruisce quei momenti con molti particolari: gii uffici, l'androne, l'auto accanto alla quale Pianezzoia cadde tramortito, la pompa di gasolio usata per cospargere quell'uomo e poi bruciarlo. Ancora il magistrato: •Solo chi era presente al fatto può conoscere quei particolati: il capo della Mobile: 'Perché dunque non credergli per il resto?: E «11 resto» sono 1 nomi del mandante, Daniele Cogitati e dell'assassino, Qulrlco; 1 40 milioni che proprio il complice gli ha dato due giorni dopo il delitto per «il lavoro che hai fat¬ to: Di quel denaro c'è 11 riscontro bancario: assegni al portatore, per 100 milioni, controfirmati da Cogitati a favore di Quirico. Poi c'è una registrazione. L'ha fatta Rossetto, un mese fa, di nascosto: parla con Quirico di quel delitto compiuto insieme. Forse voleva ricattarlo perché, lo ha detto al giudice, «mi ha dato solo le briciole dei molli milioni che ha intascato dal mandante». Quella registrazione è un'accusa contro Quirico. Difeso dall'aw. Longhetto, è stato Interrogato ieri dal dott. Russo. Subito sicuro {•Io con quel delitto non c'entro. I soldi? Pagamenti di trasporti fatti per la ditta»), quando 11 magistrato gli ha detto della registrazione è impallidito, ha avuto un sussulto. E ha mormorato: «£' meglio che non parli più...». In quel nastro ci sono passaggi drammatici. Rossetto: «Tu avevi detto che dovevamo solo minacciare quell'industriale e invece poi lo hai ucciso». Quirico: 'Non farti problemi, sono cose mie. Tu hai avuto un bel po' di soldi». Rossetto: «51, pero rischiamo l'ergastolo». Quirico: 'Non ti preoccupare, nessuno ci scoprirà mai. Chi sapeva non ha parlato. Stai tranquillo, la polista non scoprirà mai niente. Di questo puoi stare certo». Ezio Mas carino

Persone citate: Antonio Pianezzoia, Daniele Cogitati, Ezio Mas, Francesco Qulrlco, Giancarlo Rossetto, Longhetto, Rossetto

Luoghi citati: Torino