E Pacione esorcizza il Barcellona di Bruno Bernardi

E Padone esorcizza il Barcellona E Padone esorcizza il Barcellona DAL NOSTRO INVIATO VERONA — Con una gara vigorosa, più cuore che tecnica, il Verona si è imposto per 3-1 sullo Sportul, squadra di studenti che conoscono bene... l'italiano. Catenaccio e contropiede sono stati 1 temi svolti dai romeni, su un canovaccio tattico che il Verona ripeterà a Bucarest, cercando perù dLsegnajrftftiWprft.uBigQ),jpjU6P9Jteot Ido^rdere per-Wfceoa*-,., Ibi All'uno-due di FontolanPacione, lo Sportul ha risposto con una prodezza isolata di Coras e, nel finale, ha subito la terza rete, su rigore di Elkjaer. Non è stata una prestazione esaltante quella dell'incompleto Verona, ma se a Bucarest si batterà con la stessa determinazione, lo storico passaggio ai quarti di finale è scontato. C'erano voluti 25' per sfondare il «bunker» romeno. I bianconeri di Cazan avevano eretto una fitta cerniera a centrocampo, tenendo il solo Tirlea in avanti e Bozesan, seconda punta, prevalentemente a sostegno del reparto mediano. La pioggia battente e gelida aveva appesantito il terreno, e il pallone viscido tradiva 1 gialloblù di Bagnoli riducendo il «gap» tecnico fra le due squadre. Tosti, attaccati al loro uomo, 1 romeni non concedevano spazi e, per sbloccare il risultato, ci voleva un gol in mischia, casuale, un po' fortunoso, dopo che Sacchetti (3') e Pacione (12') avevano mancato due occasioni. Volpeclna promuoveva l'azione decisiva. Superava in dribbling due avversari, subiva fallo ma usufruiva della regola del vantaggio e puntava verso la porta: tirava prima di sinistro e, sulla respinta, replicava di destro incocciando Coras; il pallone s'impennava e Fontolan, con lo stinco sinistro, dava il colpo di grazia. Era il primo eurogol dello stoj>pexi;<irt>;„;4 Uj I -Lo Sportul abbozzava una reazione ma più che pareggiare cercava di limitare 1 danni. Restava arroccato e il Verona lo castigava quattro minuti dopo (29'). Su combinazione Volpeclna, Di Gennaro, Galla, il pallone raggiungeva Pacione che, all'altezza del dischetto, staffilava in porta: Ciuca intercettava senza impedire il 2-0. Pacione aspettava da due anni questo gol, il primo in Coppa Uefa, per cancellare il ricordo della sventurata serata nella Juventus, a Torino con il Barcellona in Coppa dei Campioni. Per l'emozione un tifoso veronese, sugli spalti, veniva fulminato da un infarto. Due gol di vantaggio in meno di mezz'ora erano un bel bottino per il Verona, considerate le importanti assenze di Berthold (che ieri ha scontato il turno di squalifica e sarà in campo a Bucarest il 9 dicembre) e Iachini, infortunato e indisponibile anche per il ritorno. Lo Sportul, che non aveva mai impensierito Giuliani nel primo tempo, s'innervosiva e Ciuca veniva ammonito. La riposta del Verona era immediata: su corner di Volpeclna, Pacione schiacciava di testa ma Cristian,, piazzato, bloccava. Ancora Pacione, su traversone basso da destra di Elkjaer, arrivava con un attimo di ritardo e mancava la terza rete (590. Poi Soldà si faceva ammonire per una plateale trattenuta., e, essendo diffidato, jKSOtucq .W#maticame,nte . squalificato.e salterà iU.se*.. condo round con i romeni. Dopo il cambio tra Bozesan e Stanici (58') e quello tra Volpati e Terracclano (61'), il Verona commetteva l'errore di allentare la guardia e Io Sportul riduceva le distanze al 63' con un missile esploso da 30 metri di Coras, infaticabile regista con pancetta, che sorprendeva nettamente Giuliani, insaccandosi a f il di montante. Un gol che gelava la folla, non il Verona. I gialloblù minacciavano Cristian prima con Volpeclna, poi centravano in pieno il palo con un destro al volo di Verza (70'). Ad un quarto d'ora dalla fine, Volpeclna, dolorante all'inguine per una contrattura, cedeva il posto al debuttante Centofanti. Usciva anche Tirlea, sostituito da Burchel (80') e due minuti dopo, Elkjaer, toccato al piede da Popa, franava sull'erba fradicia. Rigore netto. Lo stesso Elkjaer trasformava (82'). Era 11 gol che dà concrete speranze al Verona ed agli 800 tifosi che lo seguiranno a Bucarest. Bruno Bernardi

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