La curva nera di Gian Paolo Ormezzano

La curva nera La curva nera Il petardo è la bomba atomica del calcio. Fa danni enormi, prolungati nel tempo come se fossero canoniche radiazioni. La Juventus è al secondo petardo interno (Castellini e Sanguin). Il petardo di domenica scorsa è arrivato dalla curva bianconera. In realtà è una curva in troppi posti nera: Arancia Meccanica e Gioventù Bianconera, con tanto di croce a uncino, sono striscioni con connotazione polifica ben definita. Ricordiamo i tempi in cui BoniperU -faceva giustamente notare che i tifosi della Juventus si raggruppavano sotto denominazioni pentiti, come Primo Amore, Club Giampiero Bonipertt, Club Carlo Parola. Perché l tifosi lanciano i petardi, pur sapendo che possono causare danni, a cominciare da chi li lancia? Se avessimo la risposta, potremmo avanzare serie proposte di neutralizzazione del fenomeno, dalla lobotomta (chirurgia drastica del cervello) in giù. Sicuramente ci sono sociologi che non hanno mai messo i piedi in uno stadio, ma che sanno tutto. Noi possiamo soltanto dire che ormai il lancio del petardo è un modo ormai internazionale di espressione efficace: quando verrà scoperto qualcosa di più rumoroso e di altrettanto economico (un sibilo con ultrasuoni avvertibili solo da chi ha calcisticità acquisita? oppure la 'bomba' usata dalle teste di cuoio, quella che, si, stordisce senza remissione chi sta in prassi' mità del punto di scoppio), il petardo scomparirà. Agli ita' liani comunque l'onore dell'invenzione. I petardi arrivano dai posti caldi delle curve. Si dice, mandarci degli agenti, in divisa e/o in borghese. Pare che sia anche un problema di rischio fisico, di insofferenza, nonché di straordinari. Si lamenta che in Italia ci sono troppe forze dell'ordine, in proporzione al numero dei cittadini, ma per presidiare cosi gli stadi ci vorrebbero nuove assunzioni. Dn qualsiasi ragazzo dodicenne calcio/ilo conosce ormal questi petardi, che fanno parte della panoplia dei tifosi rappresentativi, carismatici. Ci sono i 'piraU, i •mudi», accensione con sfregamento di una capocchia, botto forte (e pericoloso per mani e orecchie, se vicino ad una persona) un cinque secondi dopo l'accensione. Esplodono, dovrebbero esplodere in aria. O a terra al di là della rete, se il lancio avviene dai gradini bassi. Ce ne sono di grandi e di piccoli. Prezzo unitario sulle mille lire, dipende dalla quantità. Doveva essere stato, quello di domenica, un petardo di questo tipo. C'è poi il razzo detto 'fischione', montato su un bastone che ha in pratica sostituito la pistola lanciarazzi (da sequestro, da reato) che spedi il 'proiettile' omicida il 28 ottobre 1979, all'Olimpico di Soma, il morto si chiamava Paparelli. II bastone — una rampa di lancio, con tanto di propellente alla base del 'fischione' — può essere impugnato o sistemato in un anfratto del gradino, n razzo lascia una scia ed esplode quasi senza rumore dopo u 12 po' di secondi: di solito sul prato, o sul tartan se intorno al campo c'è la pista. Fa fuoco e fumo. La Fiorentina di Baretti e (nel campionato scorso) il Verona di Chiampan hanno preso provvedimenti impopolari, difficili, lodevoli, contro il teppismo dei tifosi.Adesso tocca alla Juventus, quale che sta la decisione del giudice. Bonipertt lo sa. Deve vincere la ritrosia di una persona perbene, alla quale certe categorie mentali sfuggono. E' dura ammettere che la Juventus, anche la Juventus, ha tifosi non all'altezza della sua signorilità, della sua tradizione. Legga Bonipertt 'Le amicizie pericolose', di Choderlos de Laclos. Il protagonista, Valmont, si scusa, soprattutto con se stesso, dicendo, dicendosi: •Cosi va 11 mondo, non è colpa mia». Lui lascia una bella donna, Bonipertt lascia, deve lasciare i brutti tifosi. Gian Paolo Ormezzano iK Il cesenate Sanguin (in alto) e l'arbitro barese Paparesta

Persone citate: Arancia Meccanica, Baretti, Carlo Parola, Castellini, Chiampan, Gioventù Bianconera, Paparelli, Paparesta, Primo Amore, Soma

Luoghi citati: Italia