Tranquilli Gli «Echo» restan dark

Gli «Edio» restandark La band in tour Gli «Edio» restandark MILANO — Domenica sera al Rolling Stone di Milano circa mille. persone hanno assistito al concerto degli Echo & The Bunnymen (ieri al Big di Torino) che, poche settimane fa, sono usciti con un nuovo lp, il loro quinto, titolato semplicemente con il nome. Il gruppo, originario di Liverpool e considerato da qualche anno «oggetto di culto» dai fanatici del dark-mouvement. è salito sul palco alle 21,30 precise, preceduto dal suono altissimo di un organo e dai canti gregoriani di un coro vaticano. Ian «Mac» Me Culloch (leader e voce), Will Sergeant (chitarra), Les Pattison (basso) e Pete De Freitas (batteria) affiancati dal tastierista Jake Brockman non hanno dimenticato le ballate tranquille e i riferimenti ai loro idoli. Per esempio i Doors, o 1 Velvet Underground, citati nelle melodie di questa o quella canzone e applauditi con il rispetto di Chi riconosce l'origine di alcuni suoni. Ma il concerto è stato buono grazie anche ad un'acustica che dava modo di apprezzare ogni accordo di chitarra, ogni svisata di basso, come raramente accade in un live-act. Tanta cura al suono è probabilmente la risposta della band alle voci che l'hanno recentemente catalogata come un'ensemble ormai esclusivamente pop. Niente di tutto questo. Strumenti veri a partire dalla batteria — il motore delle loro composizioni — e assolutamente banditi i nastri preregistrati che gruppi come i Depeche Mode o i New Order usano senza ritegno. I.d.

Persone citate: Jake Brockman, Pattison, Pete De Freitas, Velvet, Will Sergeant

Luoghi citati: Liverpool, Milano, Torino