La Volkswagen lascia l'America
La Volkswagen lascia l'America Dopo dieci anni di attività chiudono gli stabilimenti in Pennsylvania La Volkswagen lascia l'America La produzione calata da 180 mila auto nel '79 a 60 mila quest'anno - L'azienda battuta dalla concorrenza jugoslava e coreana - Il mercato Usa ha il fiato grosso - La GM perde terreno WASHINGTON — Dopo quasi dieci anni la Volkswagen, l'avanguardia dell'invasione automobilistica straniera negli Usa, chiude i battenti. La sua fabbrica di Westmoreland nella Pennsylvania smetterà di produrre la Jetta 11 prossimo marzo e la Golf, il suo modello più popolare, i prossimi giugno o luglio. La produzione In loco delle Volkswagen è caduta vittima non tanto di quella dei modelli giapponesi, ormai vastissima, quanto delle importazioni delle vetture di due Paesi emergenti, la Jugoslavia e la Corea del Sud. Il Beetle, il Maggiolino, la macchina che ha caratterizzato una delle epoche più traumatiche della storia sociale americana, gli Anni ribelli 60 e 70, è stato messo kappaò dalle Yugo e dalle Hyundai. Per il presidente della Volkswagen Usa, Cari Hahn, la decisione non è stata facile: negli impianti di Westmoreland, che sorgono in una zona depressa, lavorano 2500 dipendenti condannati adesso alla disoccupazione; e per il prestigio della casa tedesca si tratta di un colpo mortale. Ma i fatti non gli hanno concesso alternative: da 180 mila automobili nel '79 la produzione è scesa quest'anno a 60 mila. E' un po' più di quanto vende la Yugo, ed è molto di meno di quanto vende la Hyundai, un quinto per l'esattezza. Cari Hahn ha sottolineato che la tendenze, delle vetture jugoslave e sudcoreane è all'ascesa; e che 1 loro prezzi sono imbattibili, al di sotto dei 5000 e dei 6000 dollari rispettivamente nelle versioni più economiche, i due terzi della Golf e la metà della Jetta. Ultime venute nella gamma dei modelli stranieri, le Yugo e le Hyundai, utilitarie per eccellenza, «stanno spopolando», ha scritto il Wall Street Journal per due motivi: che costano poco — anche come manutenzione — e che sono di buona qualità. Secondo il quotidiano, le Volkswagen prodotte a Westmoreland non reggono neppure il confronto qualitativo con esse: «Nel giudiaio del consumatore americano* ha riferito «non sono al livello delle macchine prodotte in Germania*. Non è un caso, ha osservato una autorità come Lee Iacocca, il presidente della Chrysler, la terza casa automobilistica americana, che le Yugo e le Hyundai rincomincino a impensierire anche i giapponesi*. Questi ultimi invadono 11 mercato americano non solo dall'esterno ma anche dall'interno: nel '90 le loro fabbriche negli Usa produrranno due milioni e mezzo di vetture, tante quante la Ford. La Volkswagen non ha intenzione di lasciare alla Jugoslavia e alla Corea del Sud da una parte e al Giappone dall'altra la battaglia per il monopolio delle piccole e medie cilindrate negli Stati Uniti. Essa spera di riuscire a vendere la fabbrica di Westmoreland — la Ford è uno dei possibili acquirenti — e di aprire una rete di importazioni in America delle auto da essa prodotte a costi inferiori e a un livello qualitativo superiore in Messico e in Brasile. E' una manòvra legata al deprezzamento del dollaro. Alla caduta della Volkswagen ha contribuito la crisi incipiente dell'auto in America. Le vendite stanno calando, e le macchine si accumulano nei parcheggi degli stabilimenti. Tutte le principali case americane offrono Invano forti sconti La più colpita è la General Motors, il colosso del settore, che cinque anni fa occupava il 48 per cento del mercato, e adesso è scesa al 34 per cento: essa metterà In cassa integrazione per qualche settimana 27 mila persone. La Chrysler ha già licenziato 3500 dipendenti, e prepara un'ulteriore ristrutturazione dopo l'acquisto della American Motors, da essa eseguito soprattutto per mettere le mani sulla Jeep, che rimane la vettura di maggior fascino per 11 mercato giovanile e delle classi abbienti. La Ford sta ancora resistendo, ma si prevede che anch'essa dovrà presto ridimensionare i suoi programmi. Ennio C aretto ■ Gli ohi e bossi dello Vw in Uso Nella tabella le quote di mercato Volkswagen in Usa, valori percentuali 1980 3,09 1981 2,68 1982 1,66 1983 1,43 1984 0,96 1985 148 1986 1,08 1987* 0,91 Primo semestre
Persone citate: Hahn, Lee Iacocca
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