La pensione non basta? Trovo un «lavoro nero»

La pensione non basta? Trovo un «lavoro nero» .Un fenomeno che si allarga a macchia d'olio ■«•••> »"; ' ! BTTH HI RIOOBria La pensione non basta? Trovo un «lavoro nero» E' un dato certo: il numero dei pensionati che, dopo la liquidazione della pensione, torna a svolgere un'attività lavorativa per arrotondare 11 bilancio familiare è in costante aumento. Si calcola che un pensionato su cinque abbia ripreso, sia pure in maniera occasionale e discontinua, a lavorare. Il fenomeno è diffuso tanto al Nord quanto in Meridione e nelle regioni del Sud tocca punte piuttosto elevate In occasione di lavori stagionali in agricoltura. Molto spesso 11 nuovo lavoro, che ha tutte le caratteristiche di un vero e proprio rapporto di lavoro subordinato, non viene denunciato nell'erronea convinzione che il pensionatolavoratore non sia più soggetto all'obbligo delle assicurazioni sociali: eppure per i pensionati dell'Inps vi sono alcune regole da osservare, tenuto conto che esiste un divieto parziale di cumulo tra stipendio e pensione e, in alcuni casi l'incompatibilità SDivieto totale. Va detto innanzitutto che la pensione di anzianità (quel particolare trattamento concesso ai lavoratori che, pur non avendo ancora raggiunto l'età pensionabile, possono tuttavia far valere trentacinque anni di assicurazione e contribu¬ zione) è assolutamente incompatibile con la nuova attività lavorativa. Lo stesso discorso vale per la pensione ordinaria di inabilità (accordata in presenza di una totale Incapacità lavorativa). In caso di rioccupazione del pensionato, entrambi i trattamenti verranno sospesi dall'Inps, per essere successivamente ripristinati alla cessazione definitiva del lavoro. HEsenzione totale. Per contro, alcune categorie di pensioni non subiscono trattenute di sorta, nel caso In cui 11 titolare riprenda a lavorare: ciò vale per 1 superstiti contitolari della pensione con minori, per le collaborazioni famiIlari e per coloro che lavorano all'estero. HTrattenute. Per tutte le altre categorie di pensioni esistono invece particolari trattenute diversificate a seconda dell'importo mensile del trattamento. HPensioni superiori al minimo. Per 1 trattamenti superiori al minimo la procedura è piuttosto semplice. L'Inps conserverà la pensione sino all'importo minimo (per 1 lavoratori dipendenti: 412.250 lire al mese da novembre '87) e «confischerà» la parte eccedente. HPensioni al minimo. La procedura risulta più complessa, soprattutto dopo l'entrata in vigore della legge 638 dell'83. Le pensioni minime non sono di norma soggette ad alcuna trattenuta lavorativa. Tuttavia, se si tratta di un «superminimo» (438.850 lire al mese, sempre dal 1° novembre '87) l'Inps prowederà a trattenere la differenza fra le prime e le seconde, pari a 26.600 lire mensili In definitiva, verrà fatto salvo solo il minimo puro e semplice di 412.250 lire 11 mese. HProcedura. Ed ecco come vengono effettuate In pratica le trattenute: la pensione corrisposta al pensionato che lavora continuerà ad essere pagata dall'Inps nell'importo originario. Sarà l'azienda a provvedere alla trattenuta di quanto dovuto sullo stipendio ed a versarlo successivamente all'In ps. HSanzioni Se 11 datore di lavoro omette di effettuare le trattenute al pensionato che ha regolarmente denunciato il suo •status», dovrà pagare una multa sino a quattro volte l'importo delle trattenute non operate. Le sanzioni a carico del pensionato che non ha denunciato la sua condizione sono altrettanto pesanti: 11 doppio delle trattenute omesse. Mario Stratta

Persone citate: Mario Stratta