Quanta anidride carbonica, anche senza smog

Quanto anidride auèenka, anche senta smog Ogni anno la Terra ne emana 35 miliardi di tonnellate, rivela uno scienziato Usa Quanto anidride auèenka, anche senta smog Le emissioni gassose, soprattutto attraverso gli oceani, determinano il clima e gli sviluppi dell'esistenza organica - Ma il temuto «effetto serra» viene in gran parte dall'inquinamento umano - Finora i dati, contraddittori, non avevano alcun riscontro NOSTRO SERVIZIO SAN FRANCISCO — Uno scienziato dell'Ames Research Center di Mountain View, in California, dove la Nasa possiede 1 più sofisticati laboratori di geochimica, esobiologla e calcolo, ha compiuto una misura senza precedenti, di immenso valore scientifico: ha scoperto che dall'interno del nostro pianeta vengono emessi nell'atmosfera 35 miliardi di tonnellate l'anno d'anidride carbonica. L'emissione avviene dalle rocce sotto la crosta terrestre, attraverso le fessure esistenti sul fondali oceanici e dai vulcani Autore dell'eccezionale impresa è il geochimico David Des Marais. La misura ottenuta consente di capire più profondamente 1 meccanismi della formazione del clima, dell'evoluzione tettonica del pianeta e di quella degli organismi viventi in quanto le emissioni di carbonio hanno avuto un ruolo basilare nella formazione del globo terrestre come lo conosciamo. Secondo le misure del dottor Des Marais, circa 11 90 per cento delle emissioni di carbonio (sotto forma di anidride carbonica proveniente dal manto terrestre) attraversa gli oceani; 11 resto proviene dalle terre emerse. I calcoli precedenti avevano fornito cifre inattendibili che variavano tra un decimo e il decuplo delle attuali. Le analisi del geochimico della Nasa hanno consentito di ripercorrere la storia del nostro pianeta da quando iniziò la sua formazione, cir¬ ca 4 miliardi e 500 milioni di anni fa, fino al giorni nostri. Le emissioni gassose dall'interno sono quelle che hanno determinato - la massima parte del carbonio esistente sulla superficie terrestre. E la ripartizione del carbonio fra oceani atmosfera e crosta (dove l'elemento si è fissato nelle rocce) rappresenta un fattore molto significativo per capire quale è stata la situazione del pianeta nelle varie epoche geologiche. In altri termini 11 lavoro condotto all'Ames Research Center permette agli studiosi di definire meglio le variazioni di temperatura e quindi climatiche attraverso le quali si è giunti alla situazione attuale. E' noto, infatti, che l'anidride carbonica è un gas capace di notevole effetto serra: lascia entrare il calore del Sole, come avviene nelle serre degli orticoltori, ma non lo lascia uscire. A conti fatti vengono notevolmente rafforzate le teorie scientifiche per le quali il nostro pianeta ha avuto nei suoi pruni periodi di esistenza un clima estremamente caldo e privo di variazioni stagionali n dottor Des Marais ha dichiarato che, nel primo miliardo di anni d'esistenza della Terra, venivano emesse dal pianeta quantità di anidride carbonica mille volte superiori rispetto alle emissioni attuali Frutto di tale situazione è stata l'evoluzione chimica, poi quella ancora più complessa delle molecole organiche, fino alla produzione del primordiali organismi viventi Analoga¬ mtnq mente, una più alta percentuale di carbonio negli oceani la cui temperatura, per quanto sopra ricordato, doveva altresì essere molto più elevata di quella attuale, rese possibile agli organismi viventi primitivi una più facile conversione dell'anidride carbonica in sostanze organiche. A tale proposito va ricordato che l'anidride carbonica è alla base dei processi della vita cosi come la conosciamo nel globo; Ecco perché l'abbondanza di questa sostanza nell'atmosfera e negli oceani della Terra deve essere stata alla base dello sviluppo e del diffondersi dei vegetali La diminuzione del livelli di anidride carbonica dopo il primo miliardo di anni coincise con la formazione delle masse continentali nelle quali si generarono enormi quantità di rocce contenenti carbonio. Secondo Des Marais, una certa quantità del carbonio emesso dal mantello sotto forma gassosa può essere stata trattenuta dalle placche discendenti della crosta terrestre, che galleggiano sul mantello allo stato fuso. La ricerca condotta alla Nasa mostra che la quantità di carbonio emessa nei primi I due miliardi di anni della storia terrestre è stata sufficiente a creare l'insieme del carbonio che sotto varie aggregazioni chimiche esiste alla superficie del pianeta. Via via che — a cominciare dalla superficie — la Terra si è lentamente raffreddata consentendo agli strati sottostanti la sottile crosta sulla quale viviamo di acquisire una maggiore capacità di trattenere il carbonio, la quantità di anidride carbonica sulla superficie (rocce, oceani e atmosfera) è diminuita fino ai livelli attuali Des Marais, che ha messo a punto un nuovo metodoper l'analisi del carbonio (lo brucia ad alta temperatura in un'atmosfera di puro ossigeno e poi distilla dagli altri gas l'anidride carbonica cosi ottenuta, misurandola in volume e pressione senza contaminazioni con l'esterno), ha determinato le quantità di carbonio sopra citate attraverso un esame su rocce basaltiche provenienti dal Mar del Caralbi dalla costa del Sud e del Nord Pacifico, nonché dell'Atlantico. Quindi ha valutato 11 totale delle emissioni di provenienza oceanica correlando le misure del carbonio con quelle dell'elio 3, un raro isotopo di questo elemento la cui quantità totale negli oceani è ben conosciuta, il raffronto fornisce l'esattezza della misura. In più lo scienziato ha scoperto che il carbonio attualmente emesso dal «ventre» terrestre ha la stessa composizione degli isotopi delle più antiche rocce carboniose. Giancarlo Musini

Persone citate: Ames, David Des Marais, Des Marais, Giancarlo Musini, Marais, Mountain

Luoghi citati: California, San Francisco, Usa